Chi sono i “working rich”? Stiamo parlando di quei lavoratori sia dipendenti che autonomi, che grazie al loro lavoro guadagnano almeno 5 volte il salario mediano calcolato sul salario del dipendente privato e che supera 97mila euro all’anno. Ad analizzare questa categoria, sicuramente rara, è il rapporto annuale Inps riportato nell’Infodata de Il Sole 24 Ore.

Chi sono i working rich

Appare subito chiaro che la maggior parte di coloro che fanno parte della categoria “working rich”, in cui non vengono considerate le rendite e il patrimonio ma solo il lavoro appunto, sono per la maggior parte dipendenti privati per oltre la metà.

Il 22% sono invece professionisti, il 18% dipendenti pubblici e il 9,2% collaboratori. Anche nella fascia che supera 194.000 euro più della metà, ossia 52,3%, sono dipendenti privati, il 39,2% professionisti, l’8,5% dipendenti pubblici mentre nessun collaboratore arriva a questa cifra. Si nota, appunto, che cresce la percentuale di professionisti.

Dove vivono

Per entrare a far parte di questa fascia di lavoratori più ricchi, come riporta Il Sole 24 Ore, bisogna considerare la concentrazione dei redditi che ad oggi si attesta su 553 mila euro all’anno per poter far parte dello 0,01% dei lavoratori  super ricchi, cifra che scende a 39.000 per entrare nella top 10% e 51mila per l’accesso al top 5%. Altri fattori considerati sono la localizzazione, infatti il 54% dello 0,01% dei lavoratori più ricchi vive nella provincia di Milano mentre il 16% nella provincia di Roma. I super ricchi si concentrano maggiormente nelle aree urbane del Nord. In ultimo,  dal rapporto appare chiaro come tra i super ricchi, in particolare all’aumentare dei redditi, diminuiscono le presenze femminili al solo 7,5%.

Accanto ai super ricchi, va considerato però che su 14 milioni di rapporti di lavoro, almeno 4,3 milioni prevedono un salario inferiore a 9 euro lordi all’ora. Un caso che sembra riguardare in particolare dipendenti privati, lavoratori agricoli e domestici.

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