Canone Rai d’oro nel 2017: ecco quanto ha guadagnato la televisione di Stato

Il canone Rai rimane una delle tasse più odiate dagli italiani. Lo scorso anno ci fu una mini rivoluzione, con l’introduzione dell’addebito automatico nella bolletta elettrica, in modo da combattere l’alto dato di evasione registrato negli anni precedenti. Infatti, l’Italia era uno dei Paesi che, con il 30 per cento di evasori, figurava come tra i peggiori sotto questo aspetto. Con il nuovo regolamento, entrato in vigore a partire dallo scorso anno, il governo è riuscito ad assestare un duro colpo agli evasori cronici.

A beneficiarne più di tutti è stata la stessa Rai, che ha visto aumentare sensibilmente il guadagno derivante dalla riscossione del canone.

A quanto ammonta per la Rai il guadagno

Per il canone Rai 2017, la televisione di Stato ha percepito qualcosa come 1,61 miliardi di euro. Rispetto all’importo fruttato con il canone del precedente anno, il guadagno del 2017 ha rappresentato per la Rai un aumento pari all’8,6 per cento. Il motivo per cui i ricavi sono aumentati, nonostante la diminuzione del prezzo, sceso lo scorso anno a 90 euro, è dovuto principalmente al nuovo metodo di riscossione, a cui abbiamo già accennato nel paragrafo introduttivo, il quale ha combattuto in maniera vigorosa l’alto tasso di evasione da parte del popolo italiano.

Il costo del canone televisivo negli altri Paesi

Svizzera (360,65 euro)
Norvegia (315,57 euro)
Danimarca (303,35 euro)
Svezia (232,47 euro)
Germania (215,76 euro)
Regno Unito (185,11 euro)
Belgio (172,39 euro)
Irlanda (160 euro)
Croazia (137 euro)
Francia (133 euro)
Slovenia (132 euro)
Italia (90 euro)
Repubblica Ceca (65,94 euro)
Serbia (56,50 euro)
Polonia (52,57 euro)
Grecia (51,60 euro)
Slovacchia (42 euro)
Montenegro (42 euro)
Bosnia Erzegovina (36 euro)
Malta (34,40 euro)
Portogallo (33,72 euro)
Macedonia (25,99 euro)
Romania (11,27 euro)
Albania (5,81 euro)
*Austria (varia a seconda del Land)

La Svizzera è il Paese europeo con il più alto costo del canone, pari a 360,65 euro. C’è da dire però che il costo della vita in Svizzera, così come gli stipendi, non è nemmeno paragonabile alla realtà italiana.

Lo stesso discorso può essere fatto per Norvegia, Danimarca e Svezia. L’Italia si pone a metà classifica, alle spalle della Slovenia, sotto la soglia psicologica dei 100 euro.