Nonostante la crisi economica innescata dalla pandemia si è assistito ad un netto incremento delle vendite dei gioielli di lusso, soprattutto in Cina.

Il trend è stato svelato dal colosso svizzero Richemont. Dalla nota aziendale è emerso che con l’allentamento delle restrizioni imposte dai Governi le vendite sono aumentate del 17% e del 12% a cambi costanti e a tassi effettivi nel secondo semestre dell’anno 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Gioielli di lusso: è boom nelle vendite nonostante la crisi post Covid

Nel settore dei gioielli di lusso si è assistito ad una crescita delle vendite del quarto trimestre del 36% e del 30% rispettivamente a tassi di cambio costanti ed effettivi.

Il corrente anno 2021 è caratterizzato da buoni segnali di crescita con tendenze in accelerazione in tutte le aree di business.

La nota del colosso svizzero Richemont rivela l’ottima performance guidata da Jewellery Maisons, vendita al dettaglio online e Asia Pacifico.

La crescita a tre cifre delle vendite al dettaglio online di Group Maisons sottolinea il successo del digitale: le vendite complessive al dettaglio online sono cresciute del 6% a tassi di cambio effettivi, rappresentando il 21% delle vendite del Gruppo.

Jewellery Maisons ha aumentato le vendite oltre i livelli pre-Covid e ha aumentato il margine operativo al 31,0%, supportato da una forte crescita delle vendite a doppia cifra nella seconda metà dell’anno.

Il digitale consente percorsi più diversificati dei clienti, sostiene le vendite al dettaglio e permette un maggiore coinvolgimento diretto con clienti finali, che ora rappresentano circa ¾ delle vendite.

Gioielli di lusso: ottime performance in Cina

Le ottime performance nel settore dei gioielli di lusso nella Cina continentale contribuiscono alla crescita delle vendite del 19% nel Pacifico, dove le vendite anno su anno sono aumentate di tre cifre nel quarto trimestre.

Il margine operativo è migliorato all’11,2% e l’utile d’esercizio è aumentato a 1.289 milioni di euro, con un impatto positivo sul reddito finanziario netto.

Si è assistito ad un significativo aumento della posizione di cassa netta a 3.393 milioni di euro, supportato da un forte flusso di cassa operativo e una gestione rigorosa del capitale circolante.

Grazie ai profitti, il colosso elvetico Richemont ha raddoppiato il dividendo rispetto a quello dell’anno scorso, quando il consiglio di amministrazione aveva stabilito di proporre un dividendo lordo di 2 franchi svizzeri per ogni titolo posseduto.