La Consob prende delle misure contro l’utilizzo di criptovalute, e lancia un warning, (un cartellino giallo se si vuole) all’exchange di criptovalute Binance. Questa è soltanto l’ultima di tante vicende che hanno interessato in tal senso il gigante delle criptovalute.

Soltanto nei giorni scorsi, le restrizioni che diversi paesi hanno avanzato nei confronti di Binance, uno dei più famosi e grandi exchange di criptovalute, lo hanno costretto a sospendere temporaneamente i bonifici bancari denominati in euro. Adesso ci si mette anche la Consob, secondo la quale le società del Gruppo non sono autorizzate a prestare alcuni servizi e attività di investimento in Italia.

Ma attenzione, la Consob non ha assolutamente bloccato Binance. Ecco cosa sta succedendo.

Consob contro Binance, ma nessun blocco

Le società del “gruppo Binance”, si legge nella nota della Consob, “non sono autorizzate a prestare servizi e attività di investimento in Italia, nemmeno tramite il sito, le cui sezioni denominate «derivatives» e «stock token», relative a strumenti correlati a crypto-attività, sono risultate in precedenza redatte anche in lingua italiana».

La Consob, inoltre, invita gli investitori italiani a «usare la massima diligenza al fine di effettuare in piena consapevolezza le scelte di investimento verificando preventivamente che i siti internet mediante i quali si effettua l’investimento siano riconducibili a soggetti autorizzati», e a «prestare la massima cautela nell’effettuare operazioni su strumenti correlati a cripto-attività (crypto-asset) che possono comportare la perdita integrale delle somme di denaro utilizzate».

Insomma, un’altra tegola per Binance e, soprattutto, per le criptovalute in generale, le quali, negli ultimi giorni, stanno perdendo parecchio terreno.

Ma attenzione, bisogna chiarire un punto fondamentale: La Consob non ha bloccato assolutamente Binance. Molto semplicemente, l’autorità di vigilanza italiana “non autorizza l’axchange a prestare servizi e attività di investimento nelle sezioni “derivatives” e “stock token”, relative a strumenti correlati a crypto-attività.

In altre parole, soltanto alcune attività (peraltro poco rilevanti) sono state vietate, ma il sito è ancora online e funziona nelle altre sue sezione, soprattutto per il ben più importante exchange spot che consente di vedere o comprare criptovalute.

 

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