Nel duello tra Michele Santoro e Silvio Berlusconi la vera star è stata la letterina dell’ex premier a Marco Travaglio. Il giornalista si aspettava una mossa da parte di Berlusconi, anche se non sapeva con esattezza quale. “Tutti noi ci aspettavamo che Berlusconi si sarebbe inventato qualcosa di pessimo e ce lo siamo pure detto. Quando ho visto che tirava fuori quella letterina ho pensato: mi attaccherà sulla solita solfa delle mie vacanze in Sicilia con Ingroia o su che cos’altro? Mi ha stupito che non abbia tirato fuori chissà che cosa, visto che i servizi segreti di Pio Pompa mi hanno spiato” racconta Marco Travaglio, che quando ha visto che le notizie su cui si basava l’ex premier era sbagliate e per giunta raccolte sul web, è rimasto deluso dalla poca inventiva del Cavaliere.

L’idea della lettera contro Travaglio è stata data a berlusconi da Storace che racconta a tal proposito “Ma mi sono limitato a dare l’idea a Berlusconi, durante un incontro di alcuni giorni fa a palazzo Grazioli […] Mi è sembrato abbastanza convinto. Ho fatto notare a Berlusconi che il momento più duro della trasmissione è quando Travaglio legge la sua lettera. E ho aggiunto: perchè, Presidente, non ti presenti con una contro-lettera?”. Berlusconi ha seguito il consiglio del leader della Destra, anche se in realtà non esiste una vera e propria contro-lettera contro Travaglio. Il materiale e la documentazione che il Cavaliere ha usato per partecipare a Servizio Pubblico di Michele Santoro, come sempre è stato organizzato dai curatori del Mattinale di palazzo Grazioli scaricando notizie da Wikipedia e aggiungendo altre fonti. [youtube]http://www.youtube.com/watch?v=_s4YOT2iM-8[/youtube] Così Berlusconi prende il materiale  e al momento giusto, memore del consiglio di Storace, lo trasforma in una lettera per Marco Travaglio esordendo “Egregio Signor Travaglio…”.
La letterina contiene una serie dettagliata dei procedimenti processuali subiti dal giornalista. Travaglio, basito, non commenta, neanche quando il Cavaliere lancia l’affondo “Lei, dopo essersi laureato, si fece raccomandare dallo scrittore Arpino per lavorare da un editore. E quell’editore ero io” Ma ieri su Twitter è spuntato un giornalista che ha dichiarato di essere il vero autore, indiretto, della lettera di berlusconi a Travaglio: Filippo Facci che scrive “Si tratta di roba presa da Wikipedia e molte cose di quella voce su Travaglio le ho scritte io”. Travaglio non ha risposto alla missiva del Cavaliere e spiega il perchè “Ma come si fa a rispondere a uno che sostiene che io, giovane corrispondente da Torino per il Giornale, potessi infinocchiare Montanelli spingendolo a suo tempo a rompere con Berlusconi? Questa è solo una delle tante balle. Il Cavaliere ha dimostrato di avere una enorme tenacia, dovuta alla disperazione, e se l’altra sera avesse avuto di fronte Bersani e Monti se li divorava. Però, è come quelle macchinette che usano i maestri di tennis e sparano palline a raffica. Ne spara talmente tante, che è impossibile ribatterle tutte”