Ieri sera, 5 marzo 2013, la puntata di Ballarò ha visto come ospite principale Matteo Renzi: durante la seconda parte del talk show politico, Giovanni Floris ha intervistato il sindaco di Firenze. La prima parte invece ha visto il confronto in studio sui temi post-elezioni con la partecipazione di Maurizio Lupi del PdL, Laura Puppato del PD, il fondatore del “Movimento per la decrescita felice” Maurizio Pallante, l’economista Alessandra Fogli, il presidente della Fieg e dell’Ansa Giulio Anselmi e l’editorialista di “Repubblica” Concita De Gregorio.

Il successo del Movimento 5 Stelle: in cerca di spiegazioni

Uno degli argomenti centrali della puntata è stata la riunione dei grillini a Roma, tenutasi lunedì scorso di cui ha parlato anche Maurizio Crozza nella sua copertina (Copertina Crozza, puntata Ballarò 5 marzo 2013: i grillini). Secondo Anselmi “I grillini hanno successo perché viviamo un momento delicato. Il 65% delle famiglie sono in una condizione economica non facile. In questo contesto chi dà la sensazione di preoccuparsi dei problemi dei cittadini riceve gli applausi della gente. Vedremo se il movimento di Grillo avrà anche un’intelligenza tattica”. La De Gregorio accusa i partiti di essere sordi alle esigenze dei cittadini. Questo distacco ha contribuito a creare lo spazio per il Movimento 5 Stelle, che si è fatto unico portavoce degli elettori e della loro volontà. La Puppato si definisce simile ai grillini e li definisce comunque un partito anche se loro rifiutano questa etichetta. Tra i punti in comune con il Movimento 5 Stelle ci sarebbe la legge anticorruzione mentre a suo dire è difficile trovare un accordo sulla proposta del reddito di cittadinanza. Floris passa in rassegna possibili punti di contatto tra Pdl e M5S e tra Pd e M5S. Lupi chiarisce che il Pdl non farà coalizioni con i grillini.

Differenze tra Italia e Germania: gli operai della Fiat e quelli dell’Audi

Un servizio ci porta in Germania, dove non si respira la crisi.

  In particolare vengono descritte le condizioni contrattuali degli operai dell’Audi.

Movimento 5 Stelle: il modello siciliano

In collegamento c’è il Governatore della Sicilia Crocetta. Lupi descrive il modello Sicilia è come un piano di interventi che si ispira a  Bersani per quanto concerne i cambi di casacca. Crocetta lo accusa di fare basse questioni moralistiche fuori luogo dopo la vicenda Scilipoti. Per Lupi il governo regionale siciliano è instabile. Crocetta sottolinea come il taglio delle province abbia permesso di risparmiare circa 50 milioni di euro.

Intervista di Renzi a Ballarò

Per Matteo  Renzi questo sembra poter essere il momento della riscossa ma il sindaco di Firenze non appare intenzionato ad affossare Bersani. Le prime critiche vanno invece a D’Alema (Renzi incontra Monti e il Pd si infuria). Quanto all’eventualità di un accordo tra Pd e Movimento 5 Stelle Renzi scarica ogni decisione su Bersani visto che lui ha vinto le primarie. Per Renzi il maggior fallimento della classe politica, che ha offerto il fianco al boom di Grillo, è stato la mancata riforma della legge elettorale.  Il Pd ha sbagliato nel non voler proporre un rottamamento che invece gli italiani chiedevano a gran voce.