Perdono circa il 3% le azioni Juventus all’inizio della seduta odierna in borsa. Tutto sommato, una reazione confortante per la società bianconera dopo la pessima prestazione di ieri a Lisbona in Champions League. Il Benfica si è imposto con 4 reti a 3 e spegne definitivamente i sogni di Massimiliano Allegri di accedere agli ottavi di finale. E poiché il prosieguo del cammino in Europa vale tanti milioni di euro, per Andrea Agnelli si tratta di un duro colpo non solo sul piano sportivo, ma anche finanziario.

Crollo azioni Juventus

La Juventus ha chiuso il bilancio al 30 giugno scorso con una maxi-perdita di 254 milioni di euro, la più alta di sempre nella storia della Serie A. Avrebbe proprio avuto bisogno di una boccata di ossigeno fatturando il più possibile in Champions League, ma la squadra si è fermata al primo traguardo. E questo è un segnale pessimo per i conti bianconeri che verranno.

Le azioni Juventus perdevano già prima di oggi oltre il 30% dall’inizio del campionato. Il mercato aveva, in un certo senso, scontato le pessime prestazioni in campionato e Champions, per cui oggi ha reagito in maniera misurata. In termini di capitalizzazione, stamattina in borsa la società perde circa 15 milioni di euro, scendendo a 711 milioni. Valeva il doppio nella primavera del 2019, peraltro prima delle due ricapitalizzazioni da 700 milioni complessivi.

Rischio mancato accesso a Champions 2023/2024

La scorsa stagione, la Juventus aveva incassato sui 70 milioni grazie alla Champions. Quest’anno dovrebbe essersi fermata attorno alla cifra dei 55 milioni tra bonus partecipazione, ranking storico, market pool e incassi allo stadio. Rinuncia già a 9,6 milioni con il solo mancato accesso agli ottavi di finali. E se le altre italiane proseguiranno il loro percorso, dato certo per il Napoli, le perdite per la Juventus saliranno. Infatti, a quel punto metterà le mani su una fetta più piccola dei diritti TV, avendo partecipato a un numero di gare percentualmente basso rispetto al totale disputato dalle italiane.

Il problema è che in campionato le cose non stanno messe meglio. Al momento, la classifica di Serie A vede i bianconeri solo ottavi. C’è da dire che anche la scorsa stagione era iniziata malissimo, poi il quarto posto fu centrato alla 35-esima giornata. E per Allegri questo diventa il prossimo obiettivo minimo, mancato il quale il club rischia grosso. Il mancato accesso alla Champions per la stagione 2023/2024 implicherebbe perdite nell’ordine dei 50 milioni. A quel punto servirebbe un piano B per risollevare le sorti finanziarie societarie. Le azioni Juventus ne soffrirebbero ulteriormente.

Guai giudiziari per il club di Agnelli

In settimana, la Procura di Torino ha notificato a 16 dirigenti bianconeri l’iscrizione nel registro degli indagati, tra cui il presidente Agnelli per il quale erano stati chiesti, addirittura, gli arresti domiciliari. Le accuse riguardano presunte plusvalenze fittizie per le stagioni 2018, 2019 e 2020. In altre parole, scambi di giocatori con altre società a prezzi gonfiati e fuori mercato con il solo fine di abbellire i bilanci. E poi c’è il caso pandemia. I giocatori rinunciarono a una sola mensilità degli stipendi, rinviando l’incasso di tre mensilità alla stagione successiva. La società avrebbe contabilizzato minori costi per tutte le quattro mensilità, facendosi così risultare un bilancio meno drammatico della realtà.

La Procura aveva convocato anche Cristiano Ronaldo per interrogarlo sul suo stipendio, ma l’attaccante portoghese non si è presentato. Ha fatto sapere tramite i suoi legali che non ha alcuna intenzione di discutere dei suoi ingaggi con i giudici. Insomma, un periodo nero per il club. Le azioni Juventus certificano il disastro di questi anni, ma almeno oggi sembrano averci risparmiato un tracollo.

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