Aumenti per chi fuma le sigarette, anche quelle elettroniche. Nella bozza della manovra di Governo, infatti, spuntano delle misure che non faranno felici affatto i fumatori. Si prevede, infatti, un aumento sull’imposta al fumo che coinvolge sia le sigarette elettroniche che quelle tradizionali. 

Aumentano le tasse sulle sigarette e non solo 

L’intenzione è quella di recuperare 200 milioni di euro dal settore del tabacco, ripartiti in questo modo: 160 da un rincaro delle imposte su bruciatori, liquidi, sigaretti e trinciato e 45 milioni dall’aumento delle tasse sulle sigarette.

Oltre al balzello sulle sigarette balzano agli occhi altre microtasse che, secondo il ministero dell’Economia, dovrebbero portare a 5 miliardi di euro di coperture. Si va, ad esempio, da quella sulla plastica che consisterà in 1 euro su ogni chilo di plastica, tassa che dovrebbe partire dal prossimo giugno, alla tassa sui giochi e la stretta su slot e videolottery. Confermata anche la cedolare sugli affitti in cui questa salirà fino al 12,5%. In previsione anche una sugar tax che però sarà applicata alle bibite gasate e non alle merendine, anche se, in questo momento, non è ancora chiaro di quali bevande si tratta e soprattutto l’importo esatto. 

Tornando agli aumenti per le sigarette, previsti dal 2020, si prevede una potenziale stangata per i fumatori. E’ infatti ovvio che il balzello andrà a determinare un rincaro dei prezzi per le sigarette tradizionali e conseguenze anche per le e-cig. 

La questione sigarette elettroniche

Il periodo non sembra essere dei migliori per le sigarette elettroniche, che per molti fumatori erano diventate un’alternativa alla sigaretta classica da qualche anno o piuttosto un diversivo. Dopo l’allarme americano legato ai decessi di varie persone che fumavano le sigarette elettroniche, infatti, l’Istituto Superiore di Sanità ha diramato un’allerta di livello 2 per vigilare sulla “grave malattia polmonare tra le persone che utilizzano le sigarette elettroniche (svapo), con causa sconosciuta“.

Nel mirino, quindi, le sigarette elettroniche anche in Europa, in seguito alla segnalazione ricevuta dall’Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze di Lisbona per il rischio di lievi danni alla salute. Negli Usa, infatti, il sospetto è che i liquidi usati per le e-cig contenessero sostanze illecite, un rischio che a livello europeo sembra meno probabile grazie ai controlli più efficaci. 

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