Solitamente eravamo abituati a quelle aziende virtuose che premiavano i dipendenti con dei bonus per la produttività. Con l’emergenza coronavirus e il cambio di rotta sui mezzi di trasporto e la promozione di mezzi alternativi come la bici per raggiungere il posto di lavoro, alcune aziende hanno deciso di incentivare l’utilizzo della bicicletta. A ciò si aggiungono i bonus bici per l’acquisto di questi mezzi green che hanno fatto crescere la domanda. 

Azienda rimborsa chi va al lavoro in bici

E’ il caso Bermec di Talamona, in provincia di Sondrio, azienda che ha pensato al progetto ‘Bike to work‘, un piano per i dipendenti che vuole incentivare l’uso della bici per spostarsi da casa a lavoro.

I dipendenti che decidono di aderire otterranno, per ogni chilometro pedalato, un rimborso di 0.25 centesimi a km per le bici muscolari, 0.15 per le e-bike. L’azienda trasformerà il bonus per servizi da utilizzare a scopo personale. I dipendenti che decideranno di usare la bici per andare al lavoro monteranno un’app con Gps in grado di monitorare i dati relativi alle distanze percorse. Emanuele Bertolini, titolare dell’azienda, come riporta Il Fatto Quotidiano, ha spiegato che “Oltre ai vantaggi derivanti dalla mobilità sostenibile in termini di miglioramento del benessere psicofisico e salvaguardia del proprio territorio grazie a ‘Bike to work’ i lavoratori usufruiranno di una maggior disponibilità di spesa, ottenendo i servizi di cui hanno bisogno”.

Un business in crescita

L’idea dell’azienda di Sondrio è piaciuta a livello territoriale e molte altre potrebbero seguire lo stesso esempio della Bermec, premiando i dipendenti che si spostano in bici. Dall’emergenza covid, infatti, l’uso delle biciclette è aumentato a dismisura tanto che i venditori e fornitori stanno avendo difficoltà con gli ordini. Un vero e proprio boom che ha creato un business mai visto prima d’ora a livello globale.

Anche Decathlon, che vende anche bici economiche, aveva sottolineato di avere difficoltà con gli ordini e così molti fornitori si sono trovati a dover gestire un numero impressionante di richieste con ritardi anche di settimane per avere la propria bici.  

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