Il 2018 sarà un anno cruciale dal punto di vista economico. Amazon, Google e Facebook sono i tre principali protagonisti del presente e futuro. La strategia adottata negli ultimi anni ha permesso a Jeff Bezos di guadagnare la prima posizione nella classifica dei Paperoni nel mondo, superando un mostro sacro come Bill Gates. Quella che si sta profilando all’orizzonte sembra essere una guerra di tutti contro il colosso di Seattle. Le grandi manovre sono già iniziate nel 2017. Da queste si ha la netta sensazione che esista un mondo con Amazon da una parte e un mondo contro Amazon dall’altra.

Decidere da che parte stare risulterà fondamentale per il destino delle piccole aziende e innovative start up.

La mossa di Amazon

Andare oltre. La strategia del colosso di Jeff Bezos è allargare i propri confini, andando a creare ulteriori rivoluzioni al di là del mondo dell’e-commerce. E’ il caso dell’acquisizione di Whole Foods, società alimentare statunitense con sede ad Austin, in Texas, specializzata nella realizzazione di supermercati con prodotti di origine controllata e naturale. Dopo l’acquisto, Amazon ha deciso di applicare un ribasso dei prezzi, con l’obiettivo di mettere sotto pressione un diretto concorrente come Kroger, catena di negozi al dettaglio con sede a Cincinnati.

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La reazione

L’acquisto di Whole Foods da parte di Amazon può essere visto come il punto di non ritorno. Altre catene alimentari hanno scelto di stringere una partnership con Google, consentendo ai propri clienti di acquistare tramite il proprio motore di ricerca. Nello specifico, le aziende che si sono mosse in questa direzione sono state Target e Walmart. Allo stesso modo sta crescendo la popolarità di Instacart, un’innovativa start up che attraverso il suo servizio garantisce la consegna in giornata.

La battaglia condotta contro Amazon riguarda anche l’universo IT, con Walmart che ha intimato ai suoi clienti di bypassare i server del concorrente (Amazon Web Services), scegliendo Google Cloud o Microsoft Azure. Lo stesso ha fatto Kroger, nell’ottica di una guerra che non conosce confini tecnologici di sorta.

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