Alitalia, dopo soli 18 mesi, ha deciso di cambiare le uniformi dei propri dipendenti. La scelta deriva “dalla necessità di migliorare il benessere e la qualità del lavoro degli assistenti di volo e di terra” e, rispettando il puro stile italiano, sarà la stilista Alberta Ferretti a realizzarle. La compagnia, ancora in amministrazione straordinaria, è in attesa di conoscere chi sarà il futuro acquirente (in lizza ci sono Lufthansa, Easyjet e il fondo di investimento Cerberus) ma ha deciso già di voltare pagina e cambiare la propria immagine.

Un cambio immagine che forse presagisce anche altro

Quando arriveranno le nuove uniformi? Sicuramente per l’estate. Si tratta di una scelta che giunge dopo le numerose critiche provocate in merito alle divise introdotte dalla gestione Etihad e per promuovere il benessere di chi le indossa ogni giorno. Non a caso la scelta di cambiare divise sembra quasi segnare una chiara strategia di rottura con il passato dopo la gestione disastrosa di Etihad e celebrare, in qualche modo, l’italianità. “Siamo orgogliosi del fatto che Alberta Ferretti abbia accettato di disegnare le nuove divise Alitalia. Sono tradizionalmente un’icona di stile e vogliamo che siano un simbolo dell’italianità”confermano Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari.

Ad usufruire della nuova divisa saranno 7mila dipendenti e stavolta la creatività di Alberta Ferretti sembra promettere bene anche in termini di comodità. Oltre alle critiche, giunte al personale di volo e di terra per la cattiva gestione, anche la questione divise era molto dibattuta. In particolare erano accusate di essere troppo calde e scomode (qualcuno ha accusato che fossero altamente infiammabili in quanto realizzate per il 70% in acrilico) con la conseguenza che i dipendenti non potevano svolgere nel migliore dei modi il loro compito, senza considerare che sembravano ispirate alla cultura araba. Il cambio look dei dipendenti ha però un precedente: alcuni mesi fa Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari avevano già deciso di eliminare le calze verdi e rosse volute da Etihad preferendo delle semplici calze color carne.

Un cambio immagine in parte annunciato dunque.

Quanto costeranno le nuove divise?

Alberti Ferretti, da ciò che si apprende, sarà pagata con uno scambio merci mentre per il rinnovo totale delle divise verrà utilizzato un budget che ogni due anni è indirizzato al rimpiazzo delle divise rovinate. In passato numerosi stilisti hanno creato le divise Alitalia: Giorgio Armani nel 1991, Renato Balestra, Mila Schon, Mondrian e le ultime incriminate da Ettore Bilotta, stilista molto conosciuto in Medio Oriente.

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