È vero che l’anno prossimo aumenta il canone RAI? Ecco gli importi 2025

È vero che il prossimo anno aumenterà l'importo del canone RAI? Ecco cosa potrebbe decidere il governo per il 2025.
3 mesi fa
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canone Rai
Foto © Pixabay

A partire dal 2025 aumenterà l’importo del canone Rai? Come canta Emma Marrone con il brano Trattengo il fiato: “Non sei invitato a questo prossimo mio errore. Quanto costa ricominciare, ma mi sento già in un’altra vita”.

Tutti quanti, nel corso della vita, possiamo commettere degli errori. In tal caso non bisogna fare un dramma, bensì è opportuno cercare di trarne tesoro in modo tale da evitare di commettere in futuro gli stessi sbagli.

Un modus operandi è applicato anche dal governo che cerca di offrire delle misure a sostegno dei cittadini, tenendo conto delle politiche del passato.

Proprio quest’ultime spesso ritornano, costringendo i cittadini a dover fare una sorta di salto nel passato non particolarmente gradito. Lo sanno bene i tanti contribuenti che temono di dover tornare a pagare il prossimo una tassa sulla TV di Stato dall’importo ancora più elevato. Ma per quale motivo?

È vero che l’anno prossimo aumenta il canone RAI? Ecco gli importi 2025

Il canone tv deve essere pagato ogni anno da tutti coloro che hanno un apparecchio televisivo. È bene sapere che deve essere pagato una sola volta all’anno e una sola volta per famiglia anagrafica a patto che i familiari abbiano tutti la residenza nella stessa abitazione. Con il termine famiglia anagrafica, ricordiamo, si intende un insieme di persone che sono legate da vincoli di matrimonio, unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti e che hanno dimora abituale presso lo stesso comune.

Ma non solo, anche coloro che risiedono all’estero e hanno una televisione presso una casa in Italia devono pagare il canone. Ma a quanto ammonta? Ebbene, come spiegato sul sito dell’Agenzia delle Entrate:

“Il canone tv è addebitato direttamente in bolletta dai gestori di fornitura elettrica. Dal 2016, infatti, è stata introdotta la presunzione di detenzione di un apparecchio televisivo in presenza di un’utenza per la fornitura di energia elettrica residenziale. Il canone, quindi, non potrà più essere pagato tramite bollettino postale. L’importo del canone è pari a 90 euro l’anno. Attenzione: per l’anno 2024, l’importo del canone annuo è stato ridotto a 70 euro (articolo 1, comma 19, della legge 30 dicembre 2023, n. 213)”.

Proprio quest’ultima dicitura desta particolare interesse, poiché sottolinea il fatto che la riduzione dell’importo del canone vale solamente per il 2024.

Nel caso in cui il governo non dovesse confermare tale sconto con la prossima Legge di Bilancio, pertanto, si ritornerebbe a pagare 90 euro l’anno.

Al momento, è bene sottolineare, si tratta solo di ipotesi. Non è dato sapere se davvero il canone Rai aumenterà a partire dal 2025, oppure se il governo deciderà di confermare lo sconto. A tal proposito bisogna attendere le prossime comunicazioni ufficiali da parte dell’esecutivo per capire quali saranno le prossime mosse.

Chi ha diritto all’esonero dal pagamento della tassa sulla TV di Stato

In attesa di capire cosa riserverà il prossimo anno dal punto di vista dell’importo, è bene ricordare che, salvo future modifiche, vi sono alcuni soggetti che hanno diritto all’esonero dal canore Rai. Entrando nei dettagli, stando alle disposizioni attuali sono esonerati coloro che non possiedono in casa un apparecchio televisivo.

Tale discorso vale anche per agenti diplomatici, funzionari o impiegati consolari, così come funzionari di organizzazioni internazionali e soggetti appartenenti alle forze NATO di stanza in Italia di cittadinanza non italiana.

Non sono tenuti al pagamento della tassa sulla TV di Stato anche chi ha un’età superiore a 75 anni, a patto di avere un reddito inferiore a 8 mila euro annui. Ma non solo, è bene sapere che si ha diritto all’esonero per tutto l’anno se il soggetto richiedente compie 75 anni entro il 31 gennaio.

Se compie 75 anni tra il 1° febbraio e il 31 luglio, invece, l’esonero è riconosciuto solamente per il secondo semestre.

Veronica Caliandro

In InvestireOggi.it dal 2022 si occupa di articoli e approfondimenti nella sezione Fisco. E’ Giornalista pubblicista.
Laureata in Economia Aziendale, collabora con numerose riviste anche su argomenti di economia e attualità. Ha lavorato nel settore del marketing e della comunicazione diretta, svolgendo anche attività di tutoraggio.

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