Cartelle esattoriali vecchie, nuove, piani di rateizzazione già avviati, rottamazioni dell’anno scorso e nuove rottamazioni. È evidente che ci troviamo di fronte a una materia complessa, quella delle cartelle esattoriali. Molti contribuenti continuano a chiedersi cosa fare e come mettersi in regola sfruttando tutte le possibilità introdotte negli ultimi anni e che continuano a essere riproposte.
Un susseguirsi di novità che, anziché semplificare, spesso crea confusione e incertezza. Ecco quindi alcuni suggerimenti utili per affrontare un’operazione fondamentale per moltissimi contribuenti italiani: mettersi in regola con le problematiche fiscali verso enti pubblici e Agenzia delle Entrate-Riscossione.
Ecco diverse opzioni per rateizzare le cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione
La cartella esattoriale non è un atto da sottovalutare.
Si tratta di un atto esecutivo, attraverso cui l’Agenzia delle Entrate-Riscossione può chiedere il pagamento obbligatorio di un debito.
Ignorarla significa rischiare di finire sotto procedure di esecuzione forzata che il concessionario può avviare: pignoramenti, ipoteche, fermi amministrativi.
Lo Stato, tuttavia, offre strumenti che permettono di rimediare e di “pulire” la propria posizione debitoria. Nel 2026 entrerà in vigore un nuovo provvedimento tramite il quale i contribuenti potranno ottenere sconti sulle cartelle, ma solo per debiti trasferiti all’Agenzia delle Entrate-Riscossione tra il 2000 e il 2023.
Si tratta della nuova rottamazione quinquies, che consente di eliminare sanzioni, interessi e aggi della riscossione. Il contribuente potrà poi scegliere se pagare in un’unica soluzione o con un piano rateale.
Dalla quater alla quinquies: ecco le rottamazioni delle cartelle esattoriali con pagamenti a rate
Le rate sono uno degli strumenti più richiesti dai contribuenti alle prese con debiti fiscali.
La rottamazione quater, attivata nel 2023, permette a chi vi ha aderito di continuare a pagare il debito in 18 rate trimestrali, a condizione di rispettare rigorosamente ogni scadenza.
Con la nuova rottamazione quinquies, invece, il modello cambia radicalmente:
- le rate diventano 54;
- sono bimestrali;
- e il debito può essere spalmato fino a 9 anni.
Una possibilità notevole per chi nel 2026 desidera finalmente sanare le proprie cartelle esattoriali con tempi molto più lunghi rispetto al passato.
Sempre disponibile la via ordinaria dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione
La rateizzazione non è legata esclusivamente alla rottamazione. Rimangono sempre attivi anche i piani ordinari di dilazione, previsti dalla normativa vigente.
Nel 2026 sarà ancora possibile chiedere una rateizzazione fino a 84 rate mensili, semplicemente presentando domanda di dilazione.
Sia nella rottamazione quinquies che nella rateazione ordinaria resta però valido il vincolo della rata minima da 50 euro.
Dunque il numero massimo di rate è ammesso solo se, dividendo il debito, la rata non scende sotto i 50 euro.
Per la rottamazione quinquies, le rate essendo bimestrali, la soglia minima diventa 100 euro per rata.