Quali sono le principali differenze tra la Legge 104 e la Legge 162? Come canta Marco Mengoni con il brano Mi fiderò: “Differenza sottile tra il fare e il dire, sai che c’è di mezzo un mare e ci puoi morire. Ho tracciato un confine, sono solo linee. Ho camminato mille strade per non farmi scoprire”. Parole che evidenziano quanto sia complesso, se non addirittura talvolta invisibile, il confine tra ciò che si promette e ciò che si realizza davvero.
Lo stesso vale per il mondo delle normative sulla disabilità, dove la differenza tra una legge e l’altra può sembrare sottile, ma ha implicazioni molto concrete nella vita quotidiana delle persone coinvolte.
È proprio questo il caso della Legge 104 del 1992 e della Legge 162 del 1998, ovvero due provvedimenti spesso confusi ma che rispondono a logiche, obiettivi e ambiti di applicazione differenti. Se è pur vero che entrambe nascono per garantire diritti, tutele e opportunità di inclusione alle persone con disabilità, infatti, è bene sapere che lo fanno con strumenti e destinatari diversi. Entriamo quindi nei dettagli e scopriamo quali sono le principali differenze tra le due misure in questione.
Disabilità, tutele e agevolazioni: differenze tra Legge 104 e 162
Quando si parla di tutele per le persone con disabilità, è fondamentale comprendere la differenza tra due normative chiave dell’ordinamento italiano, ovvero la Legge 104/1992 e la Legge 162/1998. Entrambe, come già detto, si rivolgono a persone con disabilità, ma hanno finalità e ambiti di applicazione differenti. Entrando nei dettagli, la Legge 104/92 è la norma nazionale di riferimento per garantire l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità.
Prevede una serie di agevolazioni rivolte sia alle persone con disabilità che ai familiari che prestano loro assistenza, tra cui si annoverano, a titolo di esempio, le seguenti:
- Tre giorni di permessi retribuiti al mese, anche frazionabili, per lavoratori disabili o per chi assiste un familiare non autosufficiente.
- Estensione del congedo parentale per i genitori di figli con disabilità.
- Agevolazioni fiscali per l’acquisto di auto adattate, dispositivi sanitari e servizi come telefono e internet.
Questi benefici sono validi su tutto il territorio nazionale e sono finalizzati a migliorare la qualità della vita e l’inclusione della persona disabile nella società.
Legge 162/1998: un sostegno personalizzato
La Legge 162, dal sui canto, è stata introdotta con l’intento di potenziare e integrare quanto già previsto dalla Legge 104, volgendo un’attenzione particolare alle persone con disabilità grave. Come si evince dal testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale, attraverso la legge 162 vengono apportate alcune modifiche alla legge numero 104 del 5 febbraio 1992, come:
“all’articolo 39, comma 2, dopo la lettera l), sono aggiunte le seguenti: “l-bis) a programmare interventi di sostegno alla persona e familiare come prestazioni integrative degli interventi realizzati dagli enti locali a favore delle persone con handicap di particolare gravità, di cui all’articolo 3, comma 3, mediante forme di assistenza domiciliare e di aiuto personale, anche della durata di 24 ore, provvedendo alla realizzazione dei servizi di cui all’articolo 9, all’istituzione di servizi di accoglienza per periodi brevi e di emergenza, tenuto conto di quanto disposto dagli articoli 8, comma 1, lettera i), e 10, comma 1, e al rimborso parziale delle spese documentate di assistenza nell’ambito di programmi previamente concordati; l-ter) a disciplinare, allo scopo di garantire il diritto ad una vita indipendente alle persone con disabilità permanente e grave limitazione dell’autonomia personale nello svolgimento di una o più funzioni essenziali della vita, non superabili mediante ausili tecnici, le modalità di realizzazione di programmi di aiuto alla persona, gestiti in forma indiretta, anche mediante piani personalizzati per i soggetti che ne facciano richiesta, con verifica delle prestazioni erogate e della loro efficacia”.
Tra gli strumenti più importanti e utilizzati si cita il Piano Personalizzato di Assistenza.
Grazie a cui, come è facile intuire dal nome, è possibile ricevere supporto concreto e su misura. In particolare tra i servizi di cui è possibile beneficiare si annoverano i seguenti:
- Assistenza domiciliare con operatori qualificati.
- Attività per alleggerire il carico familiare, come trasporto per visite mediche o inserimento in centri diurni.
- Educatori e terapisti, anche a domicilio.
Ogni Piano è progettato in collaborazione con i servizi sociali e tenendo conto delle reali necessità della persona assistita, così come del contesto familiare. Per accedere ai benefici della Legge 162 è necessario avere ottenuto il riconoscimento dello stato di disabilità grave e presentare un modello ISEE aggiornato. E anche eventuali altri documenti richiesti dal proprio comune di residenza. L’attuazione dei Piani Personalizzati, è bene sottolineare, differisce da una regione all’altra. Si consiglia, pertanto, di rivolgersi agli uffici territoriali di competenza per ottenere maggiori delucidazioni in merito.
