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Oggi: 05 Dic, 2025

Detrazione spese veterinarie. Quali non si possono scaricare nel 730?

Detrazione solo su visite, farmaci e analisi di animali da compagnia entro 550 €, non su mangimi né spese funebri
5 mesi fa
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Spese veterinarie, quali NON ci sono nel 730 precompilato?
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Ogni anno, quando arriva il momento di compilare il modello 730, molti contribuenti si chiedono quali spese veterinarie possano effettivamente essere portate in detrazione.

Il dubbio nasce perché la normativa non distingue fra costi ammessi e costi esclusi, applica un tetto massimo (550 €) con una franchigia iniziale (129,11 €) e pretende precisi requisiti di tracciabilità dei pagamenti.

Capire cosa rientra e cosa no diventa quindi decisivo per non perdere la detrazione del 19%  e, al contempo, evitare errori che potrebbero far scattare controlli o rettifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate.

La detrazione per le spese veterinarie

Per le spese veterinarie spetta una detrazione dall’imposta lorda, pari al 19 per cento, delle spese medesime calcolata nel limite massimo di euro 550, con una franchigia di euro 129,11.

La detrazione spetta:

al soggetto che ha sostenuto la spesa, anche se non proprietario dell’animale per le spese sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la
pratica sportiva (Circolare 14.06.2001 n. 55/E, risposta 1.4.1).

Come spiegato nella guida sulle agevolazioni fiscali 2025 :

la detrazione spetta per le spese relative alle prestazioni professionali del medico veterinario (Circolare 16.11.2000 n. 207, risposta 1.5.3), per gli importi corrisposti per l’acquisto dei medicinali prescritti dal veterinario e definiti dall’art. 2 del decreto legislativo 7 dicembre 2023, n. 218, nonché per le spese per analisi di laboratorio e interventi presso cliniche veterinarie (Circolare 14.06.2001 n. 55/E, risposta 1.4.2).

Anche per le spese sostenute per medicinali veterinari, non è più necessario conservare la prescrizione del medico veterinario (Risoluzione 27.02.2017, n. 24/E).

È necessario, tuttavia, che lo scontrino riporti, oltre al codice fiscale del soggetto che ha sostenuto la spesa, anche la natura, la qualità e la quantità dei medicinali acquistati.

In particolare, la qualità di farmaco deve essere attestata dal codice di autorizzazione in commercio del farmaco stesso (Risoluzione 12.08.2009 n. 218/E, e Circolare 30.07.2009 n. 40/E). La natura del prodotto “farmaco” può essere identificata anche mediante la codifica FV (farmaco per uso veterinario) utilizzata ai fini della trasmissione dei dati al sistema tessera sanitaria.

Le spese devono essere tracciate fatta a eccezione per quelle sostenute per:

  • l’acquisto di farmaci veterinari;
  • per le prestazioni del medico veterinario rese nell’ambito di strutture pubbliche o di strutture private accreditate al SSN.

Detrazione spese veterinarie. Quali non si possono scaricare nel 730?

In riferimento alle spese che non si possono scaricare, il D.M. Min Finanze n°289/2001, ha previsto che: la detrazione compete in relazione alle spese veterinarie sostenute per la cura di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o per la pratica sportiva.

Lo stesso decreto precisa che non sono oggetto di detrazione le spese veterinarie sostenute per la cura di animali destinati:

  • all’allevamento;
  • alla riproduzione;
  • al consumo alimentare e di animali di qualunque specie allevati o detenuti nell’esercizio di attività commerciali o agricole e né in relazione ad animali utilizzati per attività illecite.

Questo per quanto riguarda il perimetro “soggettivo” dell’agevolazione.

In merito alle spese che non possono essere scaricate, ad esempio, rientrano tra queste:

  • le spese sostenute per i mangimi speciali per animali da compagnia, anche se prescritti dal veterinario, poiché non sono considerati farmaci, ma prodotti appartenenti all’area alimentare;
  • le spese per la cremazione (in tal senso anche la rivista Fisco Oggi dell’Agenzia delle entrate).

Dunque anche le spese “funebri” non possono essere scaricate.

Riassumendo

  • Detrazione 19% oltre la franchigia di 129,11 €, fino a un tetto di 550 € (risparmio massimo 80 €).
  • Spese ammesse: visite veterinarie, analisi e interventi, farmaci con codice AIC o sigla FV, scontrino parlante e pagamenti tracciabili.
  • Spese escluse: mangimi speciali, integratori, parafarmaci, accessori, cure per animali da reddito o uso commerciale e spese funebri (cremazione inclusa).
  • Documenti necessari: codice fiscale sullo scontrino, natura-qualità-quantità del farmaco; la ricetta non serve più salvo diversa prescrizione.
  • Detrazione piena fino a 120.000 € di reddito complessivo, decrescente fino ad azzerarsi a 240.000 €.

Andrea Amantea

Giornalista pubblicista iscritto all’ordine regionale della Calabria, in InvestireOggi da giugno 2020 in qualità di redattore specializzato, scrive per la sezione Fisco affrontando tutte le questioni inerenti i vari aspetti della materia. Ha superato con successo l'esame di abilitazione alla professione di Dottore Commercialista, si occupa oramai da diversi anni, quotidianamente, per conto di diverse riviste specializzate, di casi pratici e approfondimenti su tematiche fiscali quali fatturazione, agevolazioni, dichiarazioni, accertamento e riscossione nonché di principi giurisprudenziali espressi in ambito di imposte e tributi.