Quando un cittadino non può gestire in modo autonomo i propri rapporti con l’Agenzia delle Entrate, la normativa offre una soluzione semplice e sicura: la possibilità di nominare una persona di fiducia che operi in sua vece all’interno dell’area riservata dei servizi online. Si tratta di una forma di delega a persona fiducia che consente a chi è in difficoltà – per motivi di salute, età, mancanza di strumenti digitali o altre ragioni – di non rinunciare ai propri diritti fiscali e amministrativi.
Questa procedura permette quindi di affidare la gestione dei rapporti telematici con l’Agenzia a un soggetto di fiducia, ma la sua validità è limitata nel tempo.
Comprendere la durata dell’abilitazione e le modalità di eventuale revoca è essenziale per evitare disguidi o interruzioni nei servizi.
Cosa significa delega a persona fiducia
La delega a persona fiducia è un atto con cui il contribuente autorizza un’altra persona – un familiare, un amico o un professionista – a utilizzare, per suo conto, i servizi digitali messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Ci riferiamo ad esempio a 730 precompilato e altri servizi fiscali. In questo modo, la persona delegata può accedere all’area riservata del delegante, compiere operazioni e consultare informazioni che, di norma, sono accessibili solo all’intestatario.
L’autorizzazione non trasferisce la titolarità dei diritti fiscali, ma concede alla persona scelta la facoltà di operare per conto del delegante, nel rispetto delle regole previste. È, quindi, un atto di responsabilità e fiducia, che richiede attenzione nella scelta del soggetto a cui affidare la gestione.
Come funziona l’abilitazione
Per rendere effettiva la delega a persona fiducia, il contribuente deve presentare una richiesta formale all’Agenzia delle Entrate.
L’istanza può essere trasmessa seguendo le modalità previste, che permettono di identificare in modo chiaro sia il delegante sia il delegato.
Una volta ricevuta e accettata la richiesta, l’Agenzia abilita la persona designata, consentendole di operare nell’interesse del contribuente in tutte le attività previste dal sistema online.
L’abilitazione è immediatamente attiva dal momento dell’accettazione e consente al delegato di accedere ai servizi digitali come se fosse il contribuente, ma sempre e solo nell’interesse di quest’ultimo. È importante ricordare che l’Agenzia conserva traccia delle operazioni compiute, così da garantire la massima trasparenza e sicurezza.
La durata della delega a persona fiducia
Uno degli aspetti più rilevanti della delega a persona fiducia riguarda la durata dell’autorizzazione. La normativa stabilisce limiti precisi per evitare che un’abilitazione resti attiva per un periodo eccessivo o senza un controllo periodico da parte del contribuente.
L’autorizzazione, infatti, rimane valida fino al 31 dicembre dell’anno indicato dal contribuente nella richiesta di attivazione. Il delegante può quindi scegliere liberamente la scadenza, purché rientri nei limiti temporali fissati dalla legge.
Tuttavia, anche in caso di indicazione di un termine più lungo, la durata non può mai superare il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello in cui è stata concessa l’abilitazione.
In altre parole, se la delega è attivata nel 2025, potrà restare valida, al massimo, fino al 31 dicembre 2027.
Nel caso in cui il contribuente non specifichi alcun termine nella domanda, l’autorizzazione scade automaticamente il 31 dicembre dell’anno di attivazione. Questo meccanismo serve a garantire un controllo periodico sull’effettiva volontà del cittadino di mantenere o meno la delega in essere.
Possibilità di revoca o disattivazione
Il contribuente mantiene in ogni momento il diritto di revocare la delega a persona fiducia. Se cambia idea o se non ritiene più opportuno che la persona designata continui a operare per suo conto, può richiederne la disabilitazione in qualsiasi momento.
La procedura di revoca segue modalità analoghe a quelle utilizzate per l’attivazione: si presenta un’apposita istanza, e l’Agenzia provvede alla disattivazione dell’abilitazione.
Questo sistema flessibile consente al contribuente di mantenere sempre il controllo sulla propria posizione fiscale, evitando abusi o utilizzi impropri. La disattivazione immediata tutela entrambe le parti: il delegante, che può interrompere la delega quando lo ritiene opportuno, e l’amministrazione, che può garantire la sicurezza dei dati.
L’importanza della scelta del delegato
Affidare la gestione della propria posizione fiscale a un altro soggetto implica una grande responsabilità. La persona di fiducia deve essere selezionata con attenzione, privilegiando individui che abbiano dimostrato affidabilità, riservatezza e competenza.
Anche se la durata dell’abilitazione è limitata, la persona delegata potrà accedere a dati sensibili e operare in nome del contribuente, quindi la scelta non va mai presa alla leggera.
Nella maggior parte dei casi, la delega viene concessa a familiari stretti o a professionisti di fiducia, come commercialisti o consulenti fiscali. Tuttavia, nulla vieta di designare un altro soggetto, purché vi sia un rapporto di fiducia solido e comprovato.
Perché è utile la delega a persona fiducia
La possibilità di nominare una persona di fiducia è particolarmente utile per chi non ha dimestichezza con i servizi digitali o non dispone degli strumenti per accedere al portale dell’Agenzia delle Entrate.
Anziani, persone con disabilità o cittadini temporaneamente impossibilitati a utilizzare il computer possono così continuare a gestire le proprie pratiche fiscali in modo regolare, evitando ritardi o omissioni.
Inoltre, la delega garantisce continuità nelle comunicazioni con l’Agenzia, consentendo al contribuente di essere sempre rappresentato e assistito. È uno strumento che semplifica la vita e favorisce l’inclusione digitale, pur mantenendo saldi i principi di sicurezza e riservatezza.
Riassumendo
- La delega a persona fiducia permette di operare nell’area riservata dell’Agenzia.
- Serve a chi non può gestire autonomamente i servizi fiscali online.
- L’abilitazione dura fino al 31 dicembre dell’anno indicato o massimo due anni.
- Senza scadenza indicata, la delega termina il 31 dicembre dell’anno di attivazione.
- Il contribuente può revocare la delega in qualsiasi momento con apposita richiesta.
- È fondamentale scegliere una persona affidabile e rispettosa della privacy.