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Dai cesti ai gadget: come gestire gli omaggi natalizi 2025 senza sorprese con il fisco

Gli omaggi natalizi tornano protagonisti, ma dal 2025 nuove regole fiscali impongono attenzione per trasformare i regali in costi deducibili
3 settimane fa
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omaggi natalizi
Foto © Pixabay

Con l’avvicinarsi del mese di dicembre torna anche il tema degli omaggi natalizi, una tradizione diffusa tra aziende e professionisti che scelgono di regalare beni a clienti, fornitori o collaboratori come gesto di cortesia e promozione commerciale.

Queste spese, però, non rappresentano soltanto un modo per rafforzare le relazioni professionali: hanno anche un impatto fiscale significativo e devono rispettare precise condizioni per poter essere dedotte correttamente. Oltre che a pesare sul bilancio aziendale.

La Legge di Bilancio 2025 ha previsto alcune novità importanti, in particolare legate ai metodi di pagamento. Un aggiornamento che richiede attenzione, soprattutto per evitare errori che potrebbero trasformare una buona iniziativa in un onere non riconosciuto ai fini fiscali.

Omaggi natalizi: pagamenti tracciabili obbligatori dal 2025

Il cambiamento riguarda le modalità di pagamento. Dal 1° gennaio 2025, i costi sostenuti per comprare omaggi natalizi sono deducibili solo se l’acquisto è regolato con strumenti tracciabili, come bonifico, carta o altri mezzi che permettano di identificare chi paga e chi riceve il pagamento.

La scelta è in linea con il più ampio orientamento del legislatore volto a limitare l’uso del contante nelle operazioni aziendali. Quindi, per mantenere il diritto alla deduzione, i pagamenti in contanti non saranno più ammessi.

Il limite dei 50 euro resta valido

Un punto fermo della disciplina riguarda il valore dell’omaggio. La soglia dei 50 euro rimane il discrimine tra deducibilità piena e deducibilità limitata:

  • se il regalo ha valore unitario pari o inferiore a 50 euro, il costo è interamente deducibile.
  • se supera i 50 euro, diventa una spesa di rappresentanza deducibile solo entro specifici limiti percentuali calcolati sui ricavi dell’impresa.

Non si tratta solo di un limite formale. Per esempio, un cesto composto da più prodotti va considerato nella sua totalità. Una composizione da tre articoli da 30 euro ciascuno, anche se ogni singolo bene è sotto soglia, genererebbe un omaggio da 90 euro e andrebbe, quindi, trattato come regalo superiore al limite.

I limiti di deducibilità omaggi natalizi per le imprese

Quando il valore del bene omaggiato supera la soglia dei 50 euro, la deduzione si aggancia ai ricavi aziendali e segue percentuali ben precise previste dal TUIR.

Le spese eccedenti il valore minimo sono deducibili:

  • fino all’1,5% dei ricavi fino a 10 milioni di euro (con un tetto massimo di 150.000 euro);
  • fino allo 0,6% della parte di ricavi oltre i 10 milioni e fino ai 50 milioni (per un massimo di 390.000 euro);
  • fino allo 0,4% per il fatturato che supera i 50 milioni, con possibilità di dedurre ulteriori importi calcolati sulla parte eccedente.

Una volta superati questi limiti, la quota di spesa che eccede non può essere recuperata in alcun modo e diventa totalmente indeducibile.

Le regole IVA sugli omaggi natalizi

Oltre alle imposte sui redditi, gli omaggi natalizi richiedono attenzione anche sotto il profilo IVA. Le regole cambiano in base alla natura del bene regalato.

Se il bene rientra nell’attività ordinaria dell’impresa (per esempio un produttore di olio che regala una bottiglia di olio), la cessione gratuita è soggetta a IVA, salvo che l’IVA sull’acquisto non sia stata detratta.

Per i beni che, invece, non appartengono all’attività caratteristica, la disciplina è diversa:

  • per i beni di valore superiore a 50 euro, l’IVA pagata all’acquisto non è detraibile e la successiva consegna gratuita non rientra nel campo IVA;
  • per i beni fino a 50 euro, l’IVA sull’acquisto è detraibile e anche in questo caso la cessione gratuita rimane irrilevante ai fini IVA.

Queste regole creano una distinzione netta tra omaggi “coerenti” con la produzione dell’azienda e omaggi esterni all’attività, con effetti diversi su detraibilità e imponibilità.

L’impatto per i lavoratori autonomi

Il tema degli omaggi natalizi riguarda anche i professionisti. Per loro la disciplina è più sintetica ma altrettanto rigorosa. Le spese sostenute per regalare beni a titolo gratuito rientrano tra le spese di rappresentanza e seguono quanto previsto dall’articolo 54-septies del TUIR.

In questo caso, la deduzione è ammessa entro un limite preciso: l’1% dei compensi incassati nel corso dell’anno. Anche per i lavoratori autonomi vale l’obbligo del pagamento tracciabile, senza il quale la deduzione non è concessa.

Resta fermo, sia nel caso di imprese che di professionisti, che il costo degli omaggi natalizi non è deducibile per coloro che agiscono in regime forfettario. Per natura di questo regime tali contribuenti non deducono i costi sostenuti per l’attività svolta, salvo i contributi previdenziali e assistenziali assolti per obbligo di legge.

Una gestione più consapevole degli omaggi natalizi

Le nuove regole rendono evidente quanto sia importante programmare con attenzione gli omaggi natalizi, considerando non solo l’aspetto relazionale, ma anche quello fiscale. La scelta dei beni, il loro valore, il metodo di pagamento e l’inquadramento IVA rappresentano elementi decisivi per mantenere la deducibilità.

Un corretto approccio permette alle imprese di mantenere una tradizione apprezzata e utile sul piano commerciale, evitando però costi aggiuntivi inattesi o la perdita del beneficio fiscale. In un contesto economico in cui ogni voce di spesa va valutata con precisione, conoscere la disciplina diventa fondamentale per utilizzare in modo efficace e regolare gli strumenti messi a disposizione dal legislatore.

Riassumendo

  • Dal 2025 gli omaggi natalizi sono deducibili solo con pagamenti tracciabili.
  • Soglia di 50 euro confermata per la deducibilità totale del singolo omaggio.
  • Oltre 50 euro si applicano percentuali di deduzione basate sui ricavi aziendali.
  • Regole IVA diverse per beni dell’attività e beni estranei all’attività.
  • Per professionisti deduzione limitata all’1% dei compensi annui.
  • Pianificare correttamente gli omaggi natalizi evita costi indeducibili e errori fiscali.

pasquale.pirone@investireoggi.it

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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