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Oggi: 08 Dic, 2025

Dall’Anagrafe ai controlli smart: l’IA nell’Agenzia Entrate entra in azione contro evasione e frodi

L’IA nell’Agenzia Entrate segna la rivoluzione digitale del fisco: controlli più rapidi, meno errori e maggiore trasparenza
1 mese fa
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utilizzo IA nell'Agenzia Entrate
Foto © Licenza Creative Commons

L’Agenzia delle Entrate sta vivendo una profonda trasformazione tecnologica che segna un punto di svolta nella gestione del sistema tributario italiano. Durante un’audizione alla Commissione parlamentare di vigilanza sull’Anagrafe tributaria, il direttore Vincenzo Carbone ha illustrato le principali linee di questa evoluzione, sottolineando tre pilastri fondamentali: la lotta all’evasione fiscale, la sicurezza dei dati e la tutela della privacy dei contribuenti. Attenzione particolare è stata data ai benefici che sta portando l’utilizzo dell’IA (intelligenze artificiale) nell’Agenzia Entrate.

L’arrivo dell’IA nell’Agenzia Entrate: la digitalizzazione al servizio del fisco e dei cittadini

Secondo Carbone, la Pubblica Amministrazione non può più rimanere ancorata a modelli tradizionali, ma deve sfruttare le opportunità offerte dall’innovazione digitale.

Le nuove tecnologie rappresentano una risorsa essenziale per migliorare l’efficienza dell’amministrazione finanziaria e rispondere con tempestività alle esigenze di cittadini e imprese.

La strategia digitale dell’Agenzia delle Entrate, infatti, non mira solo a modernizzare i propri sistemi, ma a rendere l’intero apparato fiscale più equo e trasparente. L’obiettivo è quello di creare un rapporto più diretto e collaborativo con i contribuenti, in un’ottica di prevenzione e dialogo costruttivo, piuttosto che di repressione successiva.

I vantaggi dell’innovazione tecnologica

L’ammodernamento dei processi interni ha già prodotto risultati significativi. Grazie all’accesso immediato a dati precisi e aggiornati, l’Agenzia è in grado di ridurre gli spazi per l’evasione e individuare più rapidamente comportamenti anomali. Ciò ha permesso di aumentare il gettito spontaneo, limitando la necessità di controlli a posteriori.

Il nuovo approccio tecnologico consente di pianificare verifiche più mirate e di instaurare un confronto preventivo con i contribuenti, evitando sanzioni e contenziosi inutili.

Inoltre, l’automazione dei processi riduce gli errori e migliora la qualità delle informazioni, rendendo il sistema fiscale più affidabile e accessibile.

Il ruolo centrale dell’intelligenza artificiale (IA) nell’Agenzia Entrate

Uno degli strumenti più innovativi introdotti è l’intelligenza artificiale. L’Agenzia delle Entrate, ha sottolineato il direttore Carbone, dispone di un patrimonio informativo enorme, come quello dell’Anagrafe tributaria, che viene analizzato attraverso algoritmi sofisticati e in continuo apprendimento.

L’IA nell’Agenzia Entrate consente di interpretare automaticamente i documenti, estrarre le informazioni più rilevanti e accelerare le fasi di analisi. Grazie a questi sistemi, i controlli fiscali possono essere effettuati con maggiore rapidità e precisione, ottimizzando le risorse e riducendo i tempi di risposta.

Il direttore Carbone ha, tuttavia, chiarito che il contributo dell’intelligenza artificiale resta limitato alla fase preparatoria. Le decisioni finali e l’esecuzione dei controlli restano di esclusiva competenza del personale dell’Agenzia, nel pieno rispetto dei principi di trasparenza, contraddittorio e tutela dei diritti dei cittadini.

Analisi del rischio e prevenzione mirata

Un’area in cui l’intelligenza artificiale ha già mostrato risultati concreti è quella dell’analisi del rischio fiscale. Questo processo, continua il direttore, serve a identificare i contribuenti che presentano situazioni potenzialmente irregolari e su cui conviene concentrare le verifiche o le azioni preventive, come le comunicazioni di compliance.

L’analisi del rischio, spiega Carbone, è un’attività organizzativa che combina l’uso di dati e tecnologie avanzate per individuare i casi di possibile violazione delle norme tributarie. In questo ambito vengono applicate metodologie come il machine learning, che permette ai sistemi di apprendere dai dati passati, il text mining, utile per analizzare testi e documenti, e la network analysis, che consente di ricostruire reti di relazioni economiche e finanziarie.

Queste tecniche innovative rendono più efficace la prevenzione delle frodi, riducono i margini di errore e permettono di intervenire prima che si verifichino comportamenti illeciti.

Sicurezza e tutela dei dati

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale e la crescente digitalizzazione impongono però un’attenzione particolare alla sicurezza informatica. Il direttore ha ribadito che la protezione dei dati personali dei contribuenti rappresenta una priorità assoluta.

Le banche dati dell’Anagrafe tributaria sono gestite con sistemi di sicurezza di alto livello e l’accesso è rigorosamente controllato. Ogni innovazione tecnologica viene introdotta nel rispetto delle normative europee sulla privacy e con l’obiettivo di garantire la massima riservatezza delle informazioni.

Con l’IA nell’Agenzia Entrate fisco più moderno, trasparente e vicino ai cittadini

La digitalizzazione non ha solo un impatto tecnico, ma anche culturale. Un sistema fiscale moderno, fondato su strumenti digitali e sull’IA, favorisce la fiducia tra Stato e contribuenti. Procedure più semplici, tempi più brevi e maggiore chiarezza normativa contribuiscono a rendere l’Italia un Paese più attrattivo per gli investimenti.

Il percorso intrapreso dall’Agenzia delle Entrate segna quindi una trasformazione profonda del rapporto tra amministrazione e cittadini. L’obiettivo è quello di costruire un fisco capace di prevenire gli illeciti e semplificare la vita ai contribuenti. E garantire allo stesso tempo equità e trasparenza.

In questo scenario, l’IA nell’Agenzia Entrate non rappresenta solo un’innovazione tecnologica, ma un vero e proprio strumento di giustizia fiscale. Un mezzo che, se usato con equilibrio e responsabilità, può rendere il sistema tributario più efficiente, sicuro e al passo con le sfide del futuro.

Riassumendo

  • L’Agenzia Entrate punta sulla digitalizzazione per un fisco più equo e trasparente.
  • Le nuove tecnologie migliorano l’efficienza dei controlli e riducono l’evasione fiscale.
  • L’intelligenza artificiale analizza dati e documenti per individuare anomalie fiscali.
  • Le decisioni restano sempre affidate al personale umano, nel rispetto dei diritti.
  • L’analisi del rischio fiscale sfrutta machine learning, text mining e network analysis.
  • Sicurezza e tutela dei dati restano priorità assolute nel processo di digitalizzazione.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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