L’Agenzia delle Entrate ha diffuso una nuova versione del Modello RLI, lo strumento indispensabile per la registrazione e la gestione dei contratti di locazione e affitto di immobili.
L’aggiornamento non si limita a semplici modifiche di forma, ma introduce cambiamenti sostanziali pensati per rendere più agevole la compilazione e più trasparenti le regole che disciplinano gli adempimenti collegati ai rapporti di locazione.
Modello RLI aggiornato per semplificare gli adempimenti
Negli ultimi anni il Modello RLI è diventato un punto di riferimento per i contribuenti e i professionisti del settore immobiliare. La sua funzione principale è quella di consentire la registrazione dei contratti di locazione o affitto, ma il suo utilizzo si estende a numerose altre operazioni legate alla vita del contratto.
Attraverso questo modello è, infatti, possibile comunicare proroghe, cessioni, subentri o risoluzioni delle locazioni già in essere. Inoltre, offre la possibilità di esercitare o revocare l’opzione per la cedolare secca, un regime fiscale agevolato che consente di sostituire le imposte ordinarie sui canoni con un’imposta sostitutiva a aliquota fissa. Il Modello RLI serve anche per trasmettere i dati catastali dell’immobile oggetto del contratto e per segnalare eventuali variazioni del canone concordato, ad esempio in caso di rinegoziazione tra locatore e conduttore. Inoltre, con la registrazione del contratto si possono pagare anche l’imposta di registro e di bollo.
L’Agenzia delle Entrate, con questa nuova versione del Modello RLI, ha puntato a una semplificazione complessiva. Le istruzioni sono più chiare, i quadri più intuitivi e la struttura generale è pensata per ridurre gli errori nella compilazione. Si tratta di un passo importante verso una maggiore efficienza amministrativa, a beneficio sia dei contribuenti che degli intermediari fiscali.
Le motivazioni dell’aggiornamento
L’aggiornamento del Modello RLI trova fondamento nella Risoluzione n. 56/2025 dell’Agenzia delle Entrate. Questo provvedimento recepisce un recente orientamento della Corte di Cassazione, che ha fornito un chiarimento importante in materia di sanzioni per la registrazione tardiva dei contratti di locazione o sublocazione.
Secondo la Suprema Corte, quando si registra in ritardo un contratto pluriennale per un immobile a uso abitativo, e si è scelto di versare l’imposta di registro in maniera annuale, la sanzione deve essere calcolata solo sull’imposta relativa alla prima annualità. In altre parole, non è corretto commisurare la sanzione all’imposta dovuta per l’intera durata del contratto (di solito quattro anni).
Questa interpretazione, accolta ufficialmente dall’Agenzia delle Entrate, mira a rendere più equo il sistema sanzionatorio e a uniformare la prassi amministrativa alla giurisprudenza. Il nuovo Modello RLI, dunque, rispecchia questa impostazione e adegua le istruzioni operative alle nuove regole.
L’aggiornamento non modifica soltanto le istruzioni, ma anche la struttura interna del modello. Alcuni quadri sono stati rivisti per favorire una compilazione più intuitiva e per chiarire i dati richiesti in ciascuna sezione.
Modello RLI aggiornato: un passo avanti nella digitalizzazione degli adempimenti
Il Modello RLI può essere utilizzato sia in formato cartaceo, presso gli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate, sia in modalità telematica attraverso i servizi online dell’Agenzia (Fisconline o Entratel).
Questa doppia possibilità consente di adattarsi alle diverse esigenze degli utenti, ma la tendenza è sempre più orientata verso la digitalizzazione.
Un modello più chiaro e facilmente interpretabile rappresenta un vantaggio per tutti gli operatori del settore. Proprietari, inquilini, intermediari e consulenti fiscali possono contare su istruzioni più lineari e su procedure più trasparenti.
Riassumendo
- L’Agenzia delle Entrate ha aggiornato il Modello RLI per semplificare la compilazione.
- Il modello gestisce registrazioni, proroghe, cessioni, risoluzioni e opzioni per la cedolare secca.
- L’aggiornamento recepisce la Risoluzione n. 56/2025 e l’orientamento della Cassazione.
- Le sanzioni per registrazione tardiva si calcolano solo sulla prima annualità.
- I quadri del modello sono stati riorganizzati per maggiore chiarezza e praticità.
- L’obiettivo è ridurre errori e favorire la digitalizzazione degli adempimenti fiscali.
