Dal 2000 il tuo quotidiano indipendente su Economia, Mercati, Fisco e Pensioni
Oggi: 05 Dic, 2025

I conti pubblici a Londra peggiorano e i rendimenti risalgono, i mal di testa per Starmer si moltiplicano

Dati negativi oltre le previsioni per i conti pubblici britannici, aggravando la crisi politica e fiscale del governo di Keir Starmer.
3 mesi fa
1 minuto di lettura
Conti pubblici peggiorano a Londra
Conti pubblici peggiorano a Londra © Licenza Creative Commons

Il sollievo arrivato con la visita del presidente americano Donald Trump a Londra è durato poco. Per il premier Keir Starmer si moltiplicano le cattive notizie sul fronte dei conti pubblici. Nel mese di agosto il deficit è salito a 18 miliardi di sterline dai 14,5 miliardi di un anno prima. E le stime dell’Office per Budget Responsibility erano per un calo a 13,5 miliardi. Dall’inizio dell’anno fiscale ad aprile, il deficit è lievitato a 83,8 miliardi, 16,2 miliardi in più rispetto allo stesso periodo del 2024 e +11,4 miliardi rispetto alle previsioni.

S’impenna la spesa per interessi a Londra

Un contributo determinante al deterioramento dei conti pubblici lo sta dando la spesa per interessi, salita di 10,6 miliardi a 49,9 miliardi tra aprile e agosto.

Solamente il mese scorso è stata di 8,4 miliardi contro i 6,5 di un anno prima. Colpa in gran parte dell’inflazione, che fa salire le cedole dei Gilt indicizzati. Non va meglio sul fronte della spesa corrente: deficit a 13,6 miliardi in agosto contro i 9,6 miliardi di un anno prima. Dall’inizio dell’anno fiscale è aumentato da 46,6 a 62 miliardi.

Gilt in fibrillazione sul deficit

Secondo Paul Dales, capo economista per il Regno Unito di Capital Economics, al 2029-2030 il deficit corrente si attesterà a 18 miliardi. Poiché la stessa Rachel Reeves, cancelliere dello Scacchiere, ha fissato un margine di 10 miliardi a garanzia dei conti pubblici, entro la fine della legislatura il governo Starmer dovrà trovare 28 miliardi tra aumenti delle tasse e/o tagli alla spesa pubblica. Il debito si avvicina più velocemente alla soglia del 100% in rapporto al Pil.

A seguito della pubblicazione dei dati, la sterlina è andata sotto il cambio di 1,35 contro il dollaro.

I rendimenti dei Gilt sono lievitati lungo la curva delle scadenze. Il decennale è salito al 4,71% e il trentennale al 5,55%. Quest’ultimo aveva toccato il 5,70% agli inizi di settembre, ai massimi dal 1998. I conti pubblici peggiorano insieme agli indici di gradimento per governo e laburisti. Difficile attuare una politica di austerità fiscale in queste condizioni. Ecco perché i rendimenti galoppano, mentre l’inflazione resta molto alta: 3,8% ad agosto.

Da Banca d’Inghilterra soccorso ai conti pubblici

Proprio il giorno prima la Banca d’Inghilterra aveva annunciato di tenere i tassi invariati al 4%. La vera notizia è stata che rallenterà il ritmo con cui rivende bond sul mercato di 70 miliardi di sterline entro i prossimi 12 mesi. Una boccata di ossigeno per il governo, che può così confidare su una minore pressione sui Gilt. Per i conti pubblici il beneficio vi sarebbe grazie ai minori costi di emissione. Sempre che il mercato si accontenti. Tra instabilità politica e incapacità di tenere a bada a deficit, i timori si moltiplicano. Dall’opposizione conservatrice, il cancelliere-ombra Mel Stride tuona: “il cancelliere ha perso il controllo dei conti pubblici”. A Londra tira aria di austerity.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
Il suo motto è “Il lettore al centro grazie a una corretta informazione”; ogni suo articolo si pone la finalità di accrescerne le informazioni, affinché possa farsi un'idea dell'argomento trattato in piena autonomia.

Aumento dell'Assegno di Inclusione
Articolo precedente

Assegno di Inclusione, aumento di 130 euro in arrivo: ecco perché

faq permessi 104
Articolo seguente

Permessi 104, dal 2026 ci sono 10 ore extra: solo per il lavoratore disabile o anche per il caregiver?