Intesa Sanpaolo ha emesso un certificato su un sottostante interessante che non ha bisogno di presentazioni. Se si ha l’esigenza di investire su Pfizer – quotata al S&P500 – ottenendo al contempo un flusso reddituale annuale incondizionato, è possibile quindi prendere a riferimento un certificato Intesa Sanpaolo fixed cash collect scritto su questo titolo.

Il tutto mediante “investimento indiretto” di danaro relativamente limitato – taglio nominale unitario da 100 Euro -.

Il sottostante non ha bisogno di presentazioni ma possono essere fatte delle osservazioni.

Intesa Sanpaolo Certificati di Investimento Fixed Cash Collect: informazioni quantitative sul sottostante con commento all’investimento

    1. L’azienda è stata quotata da un periodo sufficientemente ampio da poter fare adeguate valutazioni di stampo quantitativo. Ad esempio analizzare il comportamento di base e quindi la natura stocastica (mean reverting o trend following) che muove fondamentalmente il processo del prezzo del sottostante analizzato, potendo osservare possibili ed eventuali mutamenti di natura a seconda del periodo storico/time frame. L’analisi grafica ci suggerisce sicuramente un andamento crescente dal 2009 in poi ma con correzioni caratterizzate da volatilità contenuta, seguito da una e vera e propria esplosione al rialzo del prezzo a seguito della pandemia, per infine arrivare letteralmente intorno ai recenti massimi storici nonostante la correzione dei mercati.
    2. E’ poi possibile individuare una caratteristica molto interessante e tipica delle aziende il cui valore di mercato è influenzato dall’uscita di news/ufficialità (in questo caso ad esempio, news/rumors su acquisti di nuove farmaci/biotecnologie/bilancio trimestrale ecc). In altre parole gli effetti indotti da queste news provocano degli spike al rialzo, che poi vengono drenati in seguito grazie alle valutazione del “fair value” (analisi fondamentale). Sarebbe interessante analizzare il comportamento del valore di mercato in ottica event study analysis (e quindi la presenza di eventuali extra-rendimenti intorno alla finestra temporale di riferimento in presenza dei bilanci trimestrali/news/ufficialità di nuovi farmaci/biotecnologie ecc).
    3. Quanto ad un’analisi di valutazione il titolo mostra il rapporto Price / Earning è possibile supporre questo. Al gennaio 2022 il settore drugs complessivo medio del settore americano (farmaci + biotecnologie, fonte NYU) è pari a circa 130x mentre la metrica della sola industria farmaceutica americana “large cap”  è molto simile a quella di Pfizer e intorno a 10x quindi si può supporre che: sia sottovalutata rispetto al settore “drugs complessivo” ed in linea alle sole compagnie farmaceuticeutiche large cap. NB: esistono metriche molto più significative e complete per effettuare questa valutazione (ad esempio valutare la metrica P/EBITDA o EV/EBITDA), nonché confronti in ottica peer group analysis (magari con il ricorso alla tecnica statistica del clustering.
    4. Un ulteriore analisi di valutazione può esser fatta con il rapporto Price/Book ratio. In pratica misura il rapporto fra il prezzo di mercato dell’azione e il prezzo per azione che scaturisce dal bilancio (dato a sua volta dal capitale proprio diviso il numero di azioni in circolazione). Se maggiore di 1 significa che il mercato valuta l’azione più di quanto scaturisce dal bilancio della società e viceversa se minore è sottovalutata. Attualmente questo rapporto è pari a circa 4x.
    5. E’ da notare anche un interessante comportamento del β dal 2012 ad oggi, il rischio sistematico nei confronti del mercato benchmark: la metrica (calcolata su una rolling window di 5 anni), dal 2012 ad oggi ha presentato sempre un 0<β<+1. Adesso la metrica si trova intorno a +0,75, segno che il titolo stia mediamente viaggiando con una velocità meno che proporzionale al benchmark. NB: inserire il titolo direttamente in portafoglio con ribilanciamenti periodici in momenti di “raffreddamento” dei mercato di riferimento, poiché in media lo sovraperforma.
    6. Infine, per completare le analisi delle caratteristiche quantitative del titolo, la volatilità implicita media (per convenzione calcolata su un “forward period” di 30 giorni) è sempre stata mediamente contenuta e superiore a circa il 10%, arrivando a picchi di massimo oltre 45%. Ciò non giova molto contemporaneamente al tandem emittente-strutturatore (costruzione del certificato in termini di costi del pool opzionale sottostante) e all’investitore (livelli di redditività potenziale, conservatività della protezione applicata e scadenza). Tramite modelli GARCH(1,1) – per mantenerli più semplici possibili – è possibile “confermare” che la volatilità dei mercati azionari è inoltre “prevedibile” in un range che va circa dall’80% al 95% (il resto sono le così dette fat tail). Attualmente, tuttavia la volatilità implicita media si trova in salita e circa pari circa al 30%.

Commento: data la correzione contenuta che ha subito il titolo potrebbe essere segnale di acquistarlo magari effettuando un pac su una possibile ulteriore correzione. Se invece non si ha troppo capitale a disposizione si può comunque effettuare un’investimento indiretto tramite il certificato che andremo a presentare (e che comunque presenta buoni margini di protezione e livelli di cedole)

Si passa ora ad esplicare il meccanismo di base del certificato (estrapolato mediante lettura dei documenti fondamentali, che costituiscono il quadro tecnico-normativo per meglio comprendere le caratteristiche primarie del prodotto cartolarizzato).

Intesa Sanpaolo Certificati di Investimento Fixed Cash Collect: punti salienti, come investire su Pfizer

  • Barriera europea sul capitale (a cui si rimanda sotto) pari al 60% dei valori iniziali
  • Cedole annuali incondizionate del 4,19% sul taglio nominale unitario di 100 Euro
  • Opzione Quanto a cui si rimanda sotto
  • Prezzo lettera rilevato sulla pagina del sito a circa 102,45 Euro – intorno alle 12:00 del 18.03.2022 –

Intesa Sanpaolo Certificati Fixed Cash Collect: funzionamento, come investire su Pfizer

Questo prodotto, della categoria certificati di investimento Fixed Cash Collect, è stato emesso da Intesa Sanpaolo il 09.03.2022, ha data di valutazione finale posta al 05.03.2026 (scadenza/liquidazione 09.05.2026), è negoziato su SeDeX ed ha un valore nominale di 100 euro.

Il fixed cash collect targato Unicredit paga cedole annuali incondizionate di 4,19 Euro ogni anno e fino al penultimo (3 cedole). Senza condizioni significa a prescindere dall’andamento del valore del sottostante.

A scadenza si prefigurano 2 scenari:

  1. l’investitore riceve il valore nominale più l’ultima cedola incondizionata di 4,19 Euro se Pfizer, alla data di valutazione finale, non è sceso sotto la barriera europea posta al 60% del valore iniziale. Nel computo del payoff si inseriscono quindi tutte e 4 le cedole, si considerano quindi 116,76 Euro che corrispondono ad un massimo rendimento potenziale lordo a 4 anni del 13,97% rispetto il suddetto prezzo lettera;
  2. in caso contrario il Certificate paga l’ultimo premio incondizionato e rimborsa un importo proporzionale alla performance negativa del sottostante (considerando però nel computo anche le precedenti 4 cedole incondizionate che attenuano l’entità delle perdite sul capitale investito, +16,76 Euro), pagando un importo pari al valore nominale moltiplicato per la suddetta performance (data dal valore finale in rapporto al valore iniziale). In formule

Importo di rimborso scenario 2: Valore = Valore Nominale x Performance + tot 4 cedole

Dove: Performance = valore Finale / Valore Iniziale

Da notare la presenza della barriera europea: questo tipo di barriera viene osservata solo alla data di valutazione finale. Ciò implica che, se il sottostante dovesse scendere sotto la barriera durante la vita del certificato per poi risalirvici sopra alla data di valutazione finale, il capitale da rimborsare al valore nominale non viene intaccato. Per maggiori informazioni si legga anche: Certificati: la barriera cos’è e quali tipi ne esistono.

Da notare anche la presenza dell‘opzione quanto: nonostante il titolo su cui è scritto il certificato sia denominato in USD, il prodotto paga importi in Euro – cedole e capitale condizionatamente protetto -, non lasciando l’investitore esposto a variazioni (favorevoli o sfavorevoli) del cambio EUR/USD.

Intesa Sanpaolo Certificati Fixed Cash Collect: il sottostante Pfizer con analisi sulla componente lineare

La situazione attuale sul sottostante del certificato di investimento fixed cash collect è la seguente:

  • Pfizer: valore iniziale (48,75 USD), Barriera (29,25 USD), ultimo prezzo registrato (chiusura del 17.03.2022 a 54,24 USD, pari al 111,26% del valore iniziale)

NB: il fatto che il valore attuale di Pfizer sia pari al 111,26% del valore iniziale ed il prezzo lettera sia inferiore a 111,26 Euro implica che lo stesso, a circa 102,45 Euro, incorpori, proprio degli bias dovuti alle barriere e uno sconto forse dovuto alla volatilità implicita in fermento presente sul titolo. Per maggiori informazioni si legga anche: I certificates: quotazione a sconto o a premio sulla lineare. Una delle determinanti è la volatilità!

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Per problemi tecnico-operativi l’analisi dinamico – oggettiva non è e non sarà disponibile nei giorni a seguire. L’autore e la direzione si scusano per l’inconveniente che sarà risolto al più presto.

Stay Tuned, your best

DF.

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