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Oggi: 12 Dic, 2025

Canone RAI 2026 a 70 euro, ci risiamo: sconto in arrivo o nuove divisioni politiche?

Il canone Rai potrebbe scendere a 70 euro nel 2026, ma le tensioni politiche rischiano di mettere a dura prova la proposta
3 settimane fa
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Canone Rai
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Il tema del canone Rai ricompare al centro del confronto politico. Nella discussione sulla prossima Manovra 2026, tra le modifiche messe in evidenza dalla maggioranza spicca una proposta emendativa che punta a ridurre di nuovo l’importo del contributo per la televisione pubblica. L’idea arriva in particolare dalla Lega e prevede un abbassamento della somma dovuta in bolletta dagli attuali 90 euro a 70 euro annui.

La misura non sarebbe completamente nuova. Il progetto riprenderebbe, infatti, lo schema adottato nel 2024, quando il canone Rai era stato alleggerito di 20 euro rispetto alla cifra ordinaria. Anche allora il beneficio per le famiglie passava direttamente attraverso la bolletta elettrica, dove il tributo viene normalmente addebitato a rate durante l’anno.

Questo sconto, nel 2024, ha avuto un costo stimato per le casse pubbliche di circa 430 milioni di euro. Una eventuale conferma della stessa formula nel 2026 comporterebbe, quindi, un impegno finanziario analogo, da coprire con risorse individuate nella Manovra.

Canone RAI a 70 euro: una maggioranza non del tutto compatta

Se sul piano economico la misura sembra già definita quanto a numeri e struttura, sul piano politico lo scenario è più complesso. La proposta di ridurre il canone Rai rischia di riaccendere tensioni all’interno della stessa coalizione di governo.

Un precedente significativo è quello legato al 2025. Dopo lo sconto canone RAI concesso nel 2024, una parte della maggioranza aveva chiesto di prorogare la riduzione anche per l’anno successivo. Quella richiesta, però, non era stata accolta. All’interno della coalizione erano emerse posizioni contrastanti, con resistenze forti soprattutto da parte di Forza Italia, contraria a confermare la misura.

Il risultato è stato che per il 2025 lo sconto non è stato rinnovato e il canone Rai è tornato all’importo pieno di 90 euro in bolletta.

Un ritorno alla normalità che ha evidenziato quanto il tema sia delicato non solo dal punto di vista dei conti pubblici, ma anche dell’equilibrio politico tra i partiti della maggioranza.

Cosa cambierebbe per le famiglie con il canone a 70 euro

L’eventuale approvazione del taglio riporterebbe il canone Rai al livello ridotto già conosciuto nel 2024. L’importo annuo scenderebbe così da 90 a 70 euro, con un risparmio di 20 euro (annui) per nucleo familiare.

La modalità di pagamento resterebbe la stessa: il tributo continuerebbe a essere incluso nella fattura dell’energia elettrica, suddiviso in più rate durante l’anno. Dal punto di vista pratico, dunque, la differenza per chi paga consisterebbe solo nell’importo complessivo, non nello strumento o nelle modalità di riscossione.

Il confronto nella maggioranza e i prossimi passaggi

La sorte della proposta di riduzione non è ancora definita. Molto dipende dal confronto in corso tra i partiti che sostengono il governo. Proprio nelle prossime ore è previsto un incontro di vertice tra i leader della maggioranza, in programma dopo la riunione del Consiglio dei Ministri.

In quella sede si cercherà di capire se ci siano le condizioni politiche e finanziarie per sostenere un nuovo abbassamento del canone Rai nel quadro complessivo della Manovra 2026.

L’esperienza del 2025 pesa sul tavolo delle trattative: allora la mancanza di accordo aveva fatto saltare la proroga dello sconto, riportando il tributo alla soglia dei 90 euro.

Canone RAI: un tema simbolico tra bilancio pubblico e rapporto con i cittadini

La discussione sul canone Rai non riguarda soltanto una tassa fra le tante. Il contributo per il servizio pubblico radiotelevisivo ha un valore simbolico che va oltre la cifra in bolletta. Da un lato rappresenta una fonte di finanziamento importante per il sistema pubblico dell’informazione e dell’intrattenimento; dall’altro, è percepito come un costo ricorrente, spesso mal sopportato da molti contribuenti.

Per questo ogni intervento sul suo importo finisce per avere un impatto che è insieme economico e politico. Uno sconto può essere letto come un segnale di attenzione verso il potere d’acquisto delle famiglie, ma obbliga allo stesso tempo a trovare coperture nel bilancio dello Stato. Il mancato rinnovo di una riduzione, al contrario, può generare scontento nell’opinione pubblica ma apparire necessario per non appesantire i conti pubblici.

Riassumendo

  • Proposta di ridurre il canone Rai da 90 a 70 euro nella Manovra 2026.
  • Misura simile a quella introdotta nel 2024 con uno sconto di 20 euro.
  • La proposta ha generato divisioni politiche, come già accaduto nel 2025.
  • L’eventuale taglio comporterebbe un risparmio di 20 euro per le famiglie.
  • Il pagamento del canone resterebbe tramite la bolletta elettrica, con rate annuali.
  • Il destino del taglio dipende dalle trattative politiche in corso nella maggioranza.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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