A che punto siamo sul mercato obbligazionario? Esistono ancora titoli di stato capaci di soddisfare le esigenze dell’investitore? La risposta dipende da quali siano queste esigenze, essendo diverse da individuo a individuo. Un fondo non è la stessa cosa di una famiglia. Se il primo può attendere anche anni prima di azzerare le perdite, lo stesso non vale per la seconda. Tra i titoli di stato che offrono attualmente buone condizioni, abbiamo il BTp 1 settembre 2040 con cedola 5% (ISIN: IT0004532559).
Debutto sul mercato come trentennale
Questo bond fu emesso dal Tesoro nel settembre del 2009 e debuttò sul mercato sovrano come trentennale.
Siamo arrivati a metà vita con una durata residua di altri 15 anni. E’ il tempo di fare un bilancio sin dall’emissione per capire se il BTp settembre 2040 abbia onorato l’investimento o, al contrario, abbia provocato perdite e in quale misura.
Bilancio dall’emissione
L’emissione avvenne a un prezzo di 98,19 centesimi e con data di godimento 1 settembre 2009. Sono passati sostanzialmente 16 anni e da allora le cedole nette effettive incassate sono state pari ad oltre il 71% del capitale sborsato. Poiché sul mercato quota a 113,40, rivendendo oggi il bond riporteremmo una plusvalenza netta del 13,5%. Il saldo totale sarebbe positivo per l’85%, decimale in più o meno. Resta ancora da verificare l’inflazione italiana in tutti questi anni. Stando all’ISTAT, essa è stata superiore al 32%.
Facendo una semplice sottrazione, otteniamo che il rendimento netto reale medio dall’emissione del BTp settembre 2040 è stato di oltre il 51%. L’investimento ha esitato un risultato oltremodo positivo. D’altra parte la cedola fu fissata al tempo a livelli elevati.
La cedola netta effettiva ancora oggi è appetibile: 3,86% ai prezzi attuali. Sarebbe questo il nostro rendimento immediato fino alla scadenza, quando riporteremmo una perdita di quasi il 12% conseguente al sovrapprezzo pagato oggi per acquistare il bond.
BTp settembre 2040, possibile ulteriore apprezzamento
Nel solo ultimo anno, il BTp settembre 2040 si è apprezzato di circa il 2% a cui sommare la cedola per un guadagno lordo del 7%. Esistono probabilità che il bond continui ad apprezzarsi nel medio periodo? Con una “duration” modificata di 10,45 anni, un calo del rendimento per l’1% spingerebbe la quotazione a un +10,45%. A fronte del 3,90% odierno, una discesa sotto il 3% nei prossimi mesi appare improbabile, pur non impossibile. Servirebbe un allentamento delle tensioni internazionali su geopolitica e dazi, oltre che minori timori sull’indebitamento europeo a medio-lungo termine. Ciò non toglie che i rendimenti lunghi possano cedere un po’ nel medio periodo.
giuseppe.timpone@investireoggi.it