Il prossimo 4 dicembre sarà messa in pagamento la prima cedola del BTp Italia 2032 (ISIN: IT0005648255). L’emissione di questo bond indicizzato all’inflazione italiana (FOI ex tabacchi) risale al giugno scorso. L’importo collocato sul mercato fu complessivamente di 8,79 miliardi di euro, di cui 6,53 miliardi da parte degli investitori retail o famiglie.
Bassa indicizzazione
Questo BTp Italia offre cedola annua reale dell’1,85%. Questo è il tasso a cui hanno diritto i possessori anche in assenza di inflazione. Per calcolare la prima cedola il Tesoro ha dovuto fare riferimento all’indicizzazione semestrale. L’indice FOI al 4 giugno 2025 era stato fissato a 121,39, mentre al 4 dicembre prossimo sarà di 121,67097.
Sappiamo che i dati fanno riferimento nel concreto ai valori di due mesi prima.
Pagamento di dicembre
Ebbene, questi numeri segnalano una variazione dello 0,231%. Ad essa andranno indicizzati la cedola semestrale del BTp Italia 2032 e il suo stesso capitale. La prima risulterà, quindi, dello 0,927% e si sommerà allo 0,231% di rivalutazione del capitale. Totale: 1,158%. Questo significa che il Tesoro pagherà 11,58 euro lordi per ogni lotto minimo di 1.000 euro. Al netto dell’imposta del 12,50% dovuta sugli interessi, sarà di 10,13 euro. Questa è la cifra che l’obbligazionista si ritroverà versata sul conto deposito titoli.
Se l’indicizzazione vi sembra molto contenuta, ciò si deve al fatto che negli ultimi mesi i prezzi al consumo in Italia (per fortuna) sono aumentati poco e niente. Ne abbiamo discusso a proposito della bassa inflazione di ottobre, scesa all’1,2%. Il bond quota sul mercato secondario sopra la pari. Ieri, si acquistava a quasi 101. In pratica, bisognava spendere circa 1.010 euro per un lotto minimo nominale di 1.000 euro.
Tale valore andava moltiplicato per 1,00286, al fine di tenere conto dell’indicizzazione maturata dal venditore.
Cedola BTp Italia 2032, occhio a indice FOI
La seconda cedola del BTp Italia 2032 sarà pagata nel giugno del 2026. Il valore del FOI di inizio semestre è di 121,67097 e con esso si confronterà il valore di fine semestre per determinare il tasso finale. In altre parole, se da qui al mese di aprile (due mesi prima, vedi sopra) i prezzi al consumo in Italia saliranno, la cedola sarà più alta dello 0,925% reale.
giuseppe.timpone@investireoggi.it

