L’emissione del BTp Italia 2032 (ISIN: IT0005648255) risale a due mesi fa. Il collocamento fu riservato agli investitori retail per le prime tre giornate e alla quarta giornata agli investitori istituzionali. Gli ordini complessivi ammontarono a 8,8 miliardi, di cui 2,25 miliardi arrivati dai secondi. Un buon successo, che conferma la voglia di investire tra gli italiani per approfittare dei rendimenti offerti ancora accettabili.
Negoziazioni sul MoT di Borsa Italiana
Il BTp Italia 2032 è negoziato dagli inizi di giugno sul Mercato obbligazionario Telematico di Borsa Italiana. Ieri, il titolo scambiava ad una quotazione di 100,60. Poiché questo genere di emissioni avviene sempre alla pari, siamo dinnanzi a un guadagno in conto capitale dello 0,60%.
Per contro è accaduto che in poche settimane sia sceso il rendimento reale. All’emissione coincideva con la cedola minima garantita dell’1,85%, mentre ieri era all’1,75%.
Le compravendite sono state all’incirca 8.300 per un controvalore di 340 milioni di euro. In media, ogni contratto ha riguardato quasi 41.000 euro di valore. Un importo relativamente elevato, che ci porta a ipotizzare che a comprare e vendere siano stato particolarmente gli istituzionali. Le famiglie starebbero tenendo il BTp Italia 2032 in portafoglio. E’ del resto quanto ci aspettiamo che accada per un titolo che si pone l’obiettivo di tutelare il capitale dalla perdita del potere di acquisto.
Aggancio a indice FOI
La cedola, come sappiamo, è agganciata all’inflazione italiana. Questa è rimasta stabile all’1,7% su base annua nel mese di luglio, stando al dato preliminare dell’ISTAT. Il pagamento con relativa rivalutazione del capitale avviene ogni sei mesi. Il mercato si attende che da qui alla scadenza del bond ci sarà una crescita media dei prezzi al consumo intorno all’1,35% annuo in Italia.
Il dato si ottiene facendo la differenza tra il rendimento nominale offerto dal BTp luglio 2032 con cedola fissa e il suddetto 1,75% reale del BTp Italia 2032.
Quanto sarà possibilmente la prima cedola in pagamento a dicembre? La premessa è che la fissazione avverrà in base al valore che assumerà l’indice FOI (per Impiegati e Operai) agli inizi di ottobre. A quel punto si dovrà effettuare il confronto con il suo valore ad inizio semestre (al 4 giugno scorso, data di emissione), che il Tesoro ha fissato a 121,39. Stando al dato di luglio, che dovrà essere confermato dall’ISTAT tra un paio di settimane, l’indice FOI sarebbe intorno a 121,40. In sostanza, non ci sarebbe una qualche variazione apprezzabile in aumento rispetto al suo valore a inizio giugno.
BTp Italia 2032, previsione cedola dicembre
Ad oggi, quindi, l’obbligazionista riceverebbe una cedola a dicembre per il BTp Italia 2032 coincidente con il tasso reale semestrale dello 0,925%. Ma ci sono altri due mesi per arrivare a quantificare l’indice FOI per la fine del semestre in corso. Forse anche per questo non si registra una corsa all’acquisto. Le aspettative d’inflazione restano basse e inferiori al target del 2% fissato dalla Banca Centrale Europea.
Lo stacco delle prossime cedole non è atteso appetibile come negli anni passati.
giuseppe.timpone@investireoggi.it

