Bonus Cultura, scoperta una nuova truffa: i voucher venivano “comprati”

È stata scoperta una nuova truffa con la quale, sostanzialmente, venivano comprati i bonus cultura da 500 euro.
3 anni fa
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Bonus cultura 500 euro
Foto © Pixabay

Con la Legge di Bilancio 2022, il cosiddetto bonus cultura da 500 euro a favore dei neo 18enni è diventato una misura strutturale. Ciò significa, sostanzialmente, che la stesso non dovrà più essere approvato e rifinanziato di anno in anno.

In questi giorni, secondo quanto reso noto da “tg24.sky.it”, è stata scoperta un’enorme truffa con la quale alcuni soggetti avrebbero “comprato” i voucher dei neomaggiorenni. Vediamo meglio cosa è successo.

Bonus cultura da 500 euro, cos’è e a chi spetta?

Il bonus 500 euro cultura, sostanzialmente, consiste in un incentivo dal valore di 500 euro destinato a chi ha compie 18 anni di età.

I buoni generabili attraverso il servizio possono essere utilizzati esclusivamente per l’acquisto di determinati beni e servizi:

  • biglietti per il teatro, cinema o spettacoli dal vivo;
  • libri;
  • biglietti per l’accesso ai musei, mostre, eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche, parchi naturali;
  • corsi di musica, teatro, lingua straniera;
  • prodotti dell’editoria audiovisiva;
  • abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale;
  • e molto altro ancora.

Ricordiamo che i nati nel 2003 potranno richiedere il proprio bonus cultura entro il 31 agosto 2022.

Nel napoletano i voucher da 500 euro venivano comprati

La Guardia di Finanza di Napoli, secondo quanto reso noto da “tg24.sky.it”, avrebbe scoperto una truffa dove venivano sostanzialmente comprati i bonus cultura da 500 euro. La banda chiedeva ai giovani i propri voucher in cambio di ricariche Postepay, ed è riuscita ad ottenere 3.300 voucher, per una truffa da 1 milione e 650mila euro. I neomaggiorenni venivano reclutati su Instagram.

A capo della banda c’era un commerciante all’ingrosso di computer, il quale avrebbe simulato l’acquisto di alcuni beni consentiti dalla stessa normativa, emettendo, poi, fatture false.

Il denaro veniva incassato e suddiviso tra tutti i componenti della banda e i giovani che hanno ceduto i loro bonus.

Cedere i propri bonus è reato

Attenzione, a questo punto dobbiamo segnalare che, secondo la stessa normativa, vendere il proprio bonus cultura da 500 euro costituisce un reato perseguibile dalla legge.

In una delle Faq relativa al bonus in argomento, inoltre, si legge quanto segue:

“Se si ricevere un’offerta che ti propone di trasformare il tuo Bonus 18 App in contanti devi subito inviare una mail all’indirizzo [email protected] segnalando il profilo di colui che vuole truffarti”.

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