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Oggi: 05 Dic, 2025

Bond CDP in dollari, boom di ordini per il terzo yankee emesso dall’ente

Cassa depositi e prestiti (CDP) ha emesso ieri il terzo bond "yankee" (in dollari USA) della sua storia ed è stato boom di ordini.
2 mesi fa
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Bond CDP in euro a 10 anni
Bond CDP in euro a 10 anni © Licenza Creative Commons

Ieri, Cassa depositi e prestiti (CDP) è tornata a finanziarsi sui mercati finanziari con l’emissione di un nuovo bond in dollari USA. E’ stata la terza obbligazione “yankee” nella storia dell’ente e arriva dopo quella dello scorso anno. Allora, a fronte di un’offerta da 1,5 miliardi arrivarono ordini per 9,9 miliardi. L’80% delle assegnazioni finì all’estero. A questo giro è andata persino meglio. L’emissione ha riguardato un titolo quinquennale con scadenza 1 ottobre 2030. L’importo offerto è stato anche questa volta di 1,5 miliardi, mentre le richieste sono arrivate a superare i 19 miliardi da oltre 250 investitori. Per l’85% le sottoscrizioni sono arrivate dall’estero.

Caratteristiche del bond CDP in dollari

Il bond di CDP è stato prezzato a 68 punti base o 0,68% sopra il rendimento del Treasury a 5 anni. Si è trattato di un risultato migliore delle attese iniziali, che erano per un premio nell’ordine dei 90 punti. Il rendimento lordo annuale si sarebbe stato attorno al 4,40% con una cedola fissata al 4,375%. Rating atteso BBB+ per S&P e BBB per Fitch.

Rischio di cambio

Considerate che i bond emessi da CDP in euro per scadenze simili offrono rendimenti nettamente inferiori. Il Social Bond con scadenza nel febbraio 2030 rendeva ieri il 2,89% e la scadenza del luglio 2031 il 3,32%. Facendo una media tra i due titoli, ricaviamo un premio di circa 130 punti base o 1,30%. A cosa si deve tale differenza? Al rischio di cambio. Essendo in dollari, il capitale e le cedole corrisposte periodicamente all’obbligazionista possono deprezzarsi, una volta convertiti in euro, qualora il cambio euro-dollaro salisse.

Può anche verificarsi il caso contrario di un deprezzamento del cambio euro-dollaro, che innalzerebbe il valore di capitale e cedole per i bond CDP in dollari.

Non è lo scenario di base atteso dal mercato. Per questo motivo il mercato pretende un rendimento extra per acquistare scadenze denominate nella divisa americana. In passato, però, i bond in dollari hanno offerto rendimenti più alti degli omologhi in euro, salvo negli anni successivi assistere a un apprezzamento del biglietto verde contro la moneta unica.

Tassazione agevolata

C’è anche da considerare la tassazione di favore per i bond CDP. I loro rendimenti sono sottoposti all’aliquota del 12,5%, la stessa applicata ai titoli di stato. L’emittente è un ente controllato dal Tesoro e agisce sui mercati come braccio operativo dello stato per operazioni di politica industriale. Da cui la medesima agevolazione a favore degli obbligazionisti, in alternativa a un’imposizione fiscale ordinaria del 26% sui proventi finanziari da realtà societarie.

Bond CDP a premio sul BTp

Infine, vale la pena effettuare un confronto tra il bond CDP appena emesso e il BTp in dollari. Grosso modo le emissioni dell’ente rendono,  generalmente, a premio di una trentina di punti sui titoli di stato lungo la curva. Ad essersi occupate del collocamento sono state Bank of America, Citigroup, Crédit Agricole, Goldman Sachs, HSBC, IMI-Intesa Sanpaolo, JP Morgan e Morgan Stanley.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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