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Oggi: 15 Nov, 2025

Le banconote in Iran avranno 4 zeri in meno per rendere più accettabile l’inflazione

Il regime in Iran vuole cancellare 4 zeri dalle banconote per rendere più facili le transazioni con l'alta inflazione.
3 mesi fa
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Banconote in Iran con 4 zeri in meno
Banconote in Iran con 4 zeri in meno © Licenza Creative Commons

L’inflazione resta sempre nei pressi del 40% e i prezzi di beni e servizi s’impennano di anno in anno. Il regime in Iran ha trovato una soluzione, pur non originale: cancellare 4 zeri dalle banconote. La proposta è allo studio della commissione parlamentare che si occupa degli affari economici. Dopo l’eventuale approvazione del Parlamento, dovrà ancora ricevere il via libera del Consiglio dei Guardiani. Stando all’iniziativa legislativa, le nuove banconote verrebbero emesse secondo un rapporto di 1 nuovo rial per ogni 10.000 rial attualmente in circolazione.

Cambio azzerato contro il dollaro

A cos’è dovuta questa avvertita necessità? In Iran i prezzi al consumo sono aumentati del 1.000% nel decennio scorso. In sostanza, si sono moltiplicati per 11 volte. Volete un esempio? Soltanto 5 anni fa il pane Barbari dalla forma schiacciata costava 10.000 rial. Oggi, a Teheran lo si compra a 46.000 rial. In pratica, uno dei prodotti di base della cucina nazionale è rincarato alla media di oltre il 35% all’anno.

Il cambio contro il dollaro è letteralmente collassato al mercato nero. Se oggi servono 933.000 rial per acquistare 1 dollaro, nell’agosto del 2015 ne bastavano meno di 3.500. C’è stato un deprezzamento del 99,6%.

Pensate che nel 1979, l’anno in cui l’ayatollah Khomeini prese il potere cacciando lo scià, il cambio era sui 45 rial contro 1 dollaro. Ufficialmente, oggi è di 42.125 rial. Trattasi di un rapporto del tutto fuori dalla realtà. Una precisazione: se vi trovaste in Iran, probabilmente non sentireste parlare granché di rial, bensì di “toman”. Un toman corrisponde a 1.000 rial.

Idea già attuata nel Venezuela dell’iperinflazione

Dicevamo, la cancellazione degli zeri dalle banconote non è un’idea originale dell’Iran.

Nei decenni è stata implementata da diversi stati, tutti alle prese con problemi alla stabilità dei prezzi. Come non ricordare il Venezuela, che tra il 2008 e il 2021 ha cancellato in tutto 14 zeri dalle sue banconote? Il bolivar aveva perso così tanto valore che servivano intere valigie di banconote anche solo per pagare un caffè.

Un’idea simile fu discussa a lungo persino in Italia. Negli anni Ottanta l’allora premier Bettino Craxi puntava ad emettere la cosiddetta “lira pesante”, evocando un progetto già allo studio negli anni Cinquanta. L’intento era di accomunare la nostra moneta nazionale alle altre principali come il marco tedesco e il franco francese sul piano dell’unità di misura. Dalle 1.000 lire saremmo dovuti passare alle banconote da 1 lira. Non se ne fece nulla, forse anche perché di lì a pochi anni avremmo adottato una moneta unica insieme alle altre principali economie europee.

Banconote in Iran fino a 100.000 rial

Le banconote in Iran hanno tagli a partire da 100 rial e fino a 100.000 rial. Il fatto è che, in base ai prezzi attuali, con il taglio più alto ci puoi comprare solo un paio di pagnotte. Diventa complicato usare il contante per effettuare scambi di un certo valore. Bisogna portarsi dietro tante banconote. Due i possibili rimedi: stamparne dai tagli ancora più alti o togliere gli zeri per emetterne di nuove.

La seconda soluzione è generalmente preferibile sul piano psicologico, in quanto i consumatori assegnerebbero maggiore valore al denaro. I governi sperano che lo stratagemma serva a recuperare la fiducia nel potere di acquisto. In genere, però, queste misure vengono introdotte quando i buoi hanno già abbandonato la stalla e non funzionano.

giuseppe.timpone@investireoggi.it 

 

Giuseppe Timpone

In InvestireOggi.it dal 2011 cura le sezioni Economia e Obbligazioni. Laureato in Economia Politica, parla fluentemente tedesco, inglese e francese, con evidenti vantaggi per l'accesso alle fonti di stampa estera in modo veloce e diretto. Da sempre appassionato di economia, macroeconomia e finanza ha avviato da anni contatti per lo scambio di informazioni con economisti e traders in Italia e all’estero.
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