Con il mese di settembre terminano definitivamente le ferie fiscali. Ripartono anche gli avvisi bonari e le lettere di compliance da parte dell’Agenzia Entrate.
La ripartenza segue lo stop previsto (dal 2024, e ogni anno), dal c.d. decreto Adempimenti (D. Lgs. n. 1/2024). In sostanza, il legislatore, ha stabilito che, per il mese di agosto e dicembre di ogni anno, l’Amministrazione finanziaria non invia ai contribuenti:
- Comunicazioni sui controlli automatizzati delle dichiarazioni (articolo 36-bis del DPR n. 600/1973 e 54-bis del DPR n. 633/1972).
- Comunicazioni sui controlli formali delle dichiarazioni (articolo 36-ter del DPR n. 600/1973).
- Comunicazioni riguardanti la liquidazione delle imposte sui redditi assoggettati a tassazione separata.
- Lettere di invito all’adempimento spontaneo, comunemente note come lettere di compliance.
Lo stop permette ai contribuenti di vivere più serenamente due periodi dell’anno contraddistinti da momenti di relax e spensieratezza (le vacanze estive e natalizie).
Quando non vale lo stop avvisi bonari e altre comunicazioni
Lo stop agli avvisi bonari e lettere di compliance in esame, tuttavia, non è assoluto. La stessa normativa, infatti, prevede che l’Agenzia Entrate può, comunque, notificare le comunicazioni anche nei mesi di agosto e dicembre nei casi di indifferibilità e urgenza.
Detti casi sono stati elencati, in maniere esemplificativa (e non, quindi, esaustiva), dall’Agenzia Entrate stessa nella circolare sul decreto Adempimenti (Circolare n. 9/E del 2024). Tra i casi più comuni, si segnalano quelli in cui esiste un rischio concreto per la riscossione delle somme dovute, ovvero situazioni in cui il mancato invio della comunicazione potrebbe compromettere la possibilità di recuperare le somme entro i termini di legge.
Altri casi in cui non vale lo stop sono le situazioni in cui è necessario trasmettere una notizia di reato e le ipotesi in cui bisogna notificare atti indirizzati a contribuenti sottoposti a procedure concorsuali.
Avvisi bonari (e non solo): tutto regolare da settembre
Con la chiusura del mese di agosto, e l’avvio di settembre, la sospensione è cessata e l’Agenzia riprende a pieno ritmo l’invio di avvisi bonari e lettere di compliance. Dal 1° settembre le comunicazioni fiscali sono tornate, quindi, a circolare regolarmente.
Per chi ha pendenze o situazioni fiscali in sospeso, questo significa che potrebbero arrivare notifiche importanti da valutare con attenzione. La tregua estiva non elimina i problemi fiscali, ma rappresenta soltanto una parentesi temporanea.
Il rientro dalle vacanze può così coincidere con un periodo impegnativo, soprattutto per coloro che attendono chiarimenti o hanno necessità di regolarizzare la propria posizione con il Fisco.
Gli avvisi bonari e le lettere di compliance non devono essere trascurati. Ignorare queste comunicazioni comporta infatti il rischio di aggravio delle somme dovute, con l’applicazione di interessi e sanzioni ulteriori. Agire tempestivamente è quindi fondamentale per limitare i costi e risolvere eventuali contestazioni.
Riassumendo
- A settembre terminano le ferie fiscali e riprendono le comunicazioni dell’Agenzia Entrate.
- La sospensione ad agosto e dicembre tutela i contribuenti durante ferie e festività.
- Lo stop riguarda avvisi bonari, controlli automatizzati, controlli formali e lettere di compliance.
- Sono previste eccezioni in caso di urgenza, notizie di reato o procedure concorsuali.
- Dal 1° settembre sono riprese le notifiche fiscali con possibili sanzioni se ignorate.
- È consigliabile affrontare subito le comunicazioni, con eventuale supporto di consulenti fiscali.
