Con un importante avviso, l’Agenzia Entrate comunica ai contribuenti di poter cestinare gli avvisi bonari ricevuti o che riceveranno. La motivazione? La prima pagina della comunicazione, ossia quella più importante, è in bianco per un errore di stampa.
Ma andiamo nel dettaglio.
Gli avvisi bonari, sono comunicazioni con cui i contribuenti sono messi a conoscenza, da parte dell’Agenzia Entrate, di errori (violazioni) che sono stati commessi nella propria dichiarazione dei redditi.
Cosa fare davanti agli avvisi bonari
Con gli avvisi bonari, dunque, nasce una pretesa tributaria da parte del fisco. A fonte di detta comunicazione, il ricevente ha due alternative possibili:
- pagare la somma contestata, godendo di una significativa riduzione sanzionatoria;
- inviare informazioni e documentazione all’Agenzia Entrate a propria discolpa (ciò può farsi tramite il canale CIVIS).
Entrambe le azioni vanno fatte entro 60 giorni dalla notifica dell’avviso. Si tratta di un termine prolungato rispetto a quanto era previsto fino agli avvisi bonari notificati entro il 2024 (prima i giorni erano 30). Se l’avviso bonario è notificato all’intermediario che ha inviato la dichiarazione redditi oggetto di contestazione, i giorni passano a 120 (rispetto ai 90 dello scorso anno).
La tregua estiva e natalizia
Una tregua dagli avvisi bonari è stata concessa, dal 2024, ad opera del c.d. decreto Adempimenti (D. Lgs. n. 1/2024). Con detta normativa il legislatore stabilisce che nei mesi di agosto e dicembre di ogni anno, l’Agenzia Entrate non li notifica.
Lo stop, tuttavia, non è assoluto. Infatti, è previsto che l’Amministrazione finanziaria può, comunque, inviare comunicazioni in detti mesi laddove esistono cause di “indifferibilità ed urgenza”. Tali ipotesi sono elencate nella Circolare n. 8/E del 2024 (circolare di chiarimenti sul decreto Adempimenti).
Ad esempio, l’Agenzia può trasmettere avvisi bonari anche ad agosto e dicembre verso soggetti che si trovano sottoposti a procedure concorsuali.
Prima pagina in bianco? Avvisi bonari da cestinare
Dalla fine di giugno, l’Agenzia Entrate sta inviando ai contribuenti avvisi bonari aventi ad oggetto la Dichiarazione redditi 2023 (anno d’imposta 2022).
Dette comunicazioni, tuttavia, sono da cestinare. A farlo sapere è stata la stessa Agenzia Entrate sul proprio sito istituzionale con apposito comunicato stampa.
La motivazione è legata alla circostanza che le comunicazioni presentano la prima pagina in bianco. La prima pagina è quella più importante. E’ la pagina in cui sono spiegate le motivazioni che hanno portato l’Agenzia ad emanare l’avviso. E’ anche quella in cui è indicato l’anno d’imposta oggetto della contestazione e dove sono riportate le azioni possibili. Ossia, il tempo entro cui pagare o rispondere. Sono indicati anche i canali attraverso cui il contribuente può mettersi in contatto con gli uffici dell’Agenzia Entrate per far valere le proprie eventuali ragioni.
Nello stesso comunicato l’Amministrazione finanziaria informa i contribuenti interessati che riceveranno nuovamente l’avviso bonario completo della prima pagina, dal mese di settembre prossimo. E solo da quando riceveranno la nuova comunicazione che decorreranno i termini per pagare o rispondere.
Riassumendo
- Gli avvisi bonari comunicano al contribuente le irregolarità commesse nella dichiarazione redditi.
- I contribuenti hanno 60 giorni dalla notifica per pagare o rispondere.
- Per i mesi di agosto e dicembre l’Agenzia Entrate non invia avvisi bonari, salvo cause di indifferibilità ed urgenza.
- L’Agenzia Entrate fa sapere di cestinare gli avvisi bonari ricevuti dai contribuenti con la prima pagina in bianco.
- Gli avvisi bonari completi della prima pagina saranno notificati da settembre.
