Sui social network da mesi girano voci che gli immigrati percepiscono 40 euro al giorno dallo Stato italiano e la polemica impazza. Ma in realtà quanto ricevono gli immigrati, i rifugiati e chi richiede asilo politico?   Il costo di ogni richiedente asilo o rifugiato è di 35 euro al giorno, il costo non è stato stabilito da nessun decreto ma calcolato sui reali costi di gestioni dei centri di accoglienza. Le spese di gestione possono variare da regione a regione e sono stimate tra i 35 e i 40 euro pro capite al giorno e vanno a coprire il costo della vita, l’affitto delle strutture di accoglienza.

I soldi in questione però non finiscono nelle tasche dei migranti ma sono versati alle cooperative che si occupano della gestione dell’accoglienza (tramite vittoria di una regolare gara di appalto) e coprono anche le spese di vitto e alloggio, manutenzione e pulizie degli stabili. Una piccola quota di queste somme va a coprire anche gli eventuali costi di inserimenti lavorativi come interventi di riqualificazione professionale o tirocini volti a permettere ai migranti di trovare un’autonomia per uscire dai centri di accoglienza.   Dei 40 euro di cui tanto si parla ai migranti viene data una cifra pari a 2,5 euro al giorno, il cosiddetto pocket money, una somma simbolica per coprire le piccole spese quotidiane come telefonate, sigarette, caffè, acqua.   I 40 euro di cui tanto si scrive in maniera indignata sui social network, quindi, non sono elargiti ai migranti ma a chi si assume la responsabilità di gestirli per coprire le spese che questo comporta (come ad esempio a pagare anche gli operatori che si occupano dei centri e i fornitori dei beni di consumo).