La crisi di governo è aperta: Mario Draghi ha presentato le dimissioni dopo lo strappo al Senato con Il Movimento 5 Stelle sul Decreto Aiuti. Sergio Mattarella le ha però respinte. Ora il premier si dovrà presentare il prossimo mercoledì ovvero il 20 luglio in Parlamento e a quel punto gli scenari potrebbero essere vari. Potrebbe esserci un nuovo Governo guidato sempre da Draghi oppure le elezioni anticipate per le quali gli ultimi sondaggi politici danno la vittoria a Giorgia Meloni.

Tutto rimandato

Sergio Mattarella, il presidente della Repubblica, ha rinviato il premier Draghi alle Camere dopo le sue dimissioni.

In Parlamento, mercoledì, si capirà se la volontà di Draghi sia irremovibile o se toccherà ai partiti decidere se rinnovargli o meno la fiducia. Giorgia Meloni chiede però di non fare brutti scherzi in quanto questa legislatura è finita e aggiunge che era inevitabile che si arrivasse a ciò.
Intanto per scongiurare la crisi di Governo il premier potrebbe ottenere la fiducia con il Movimento Cinque Stelle o senza. In quest’ultimo caso il Governo potrebbe andare avanti fino alla naturale scadenza ma con una maggioranza diversa, cosa che però non piace a Draghi.

Possibili scenari

Non è detto che la crisi di governo rientri. Mario Draghi potrebbe anche comunicare che le sue dimissioni sono irrevocabili e salire di nuovo al Colle. A quel punto la decisione spetterebbe al Presidente della Repubblica. Quest’ultimo dovrebbe quindi decidere se conferire un nuovo incarico oppure se sciogliere direttamente le Camere. Se dovesse verificarsi quest’ultima opzione si andrebbe ad elezioni anticipate. Nel primo caso, invece, Mattarella darebbe mandato a Roberto Fico e alla Casellati (presidente Camera e Senato) di capire se c’è la possibilità affinché si crei un nuovo governo. Parliamo di una forza politica che possa arrivare alla scadenza della legislatura di marzo 2023.

Nel caso non ci sia nessuna possibilità si scioglierebbero le Camere e si andrebbe ad elezioni anticipate entro 60 giorni dalla scioglimento di queste ultime.

Se invece si decidesse per le elezioni ad inizio 2023 allora Draghi potrebbe restare in carica oppure il presidente della Repubblica potrebbe decidere di affidare l’incarico ad una personalità di “alto profilo”.
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