Home Care Premium supporta l’assistenza ai disabili e permette ai caregiver di andare in ferie. Come canta Antonello Venditti con il brano Che fantastica storia è la vita: “Di mio Padre e mia Madre, su questa croce, nelle notti d’estate, sento ancora la voce. E quando penso che sia finita, è proprio allora che comincia la salita. Che fantastica storia è la vita“.
L’estate, per molte famiglie che si occupano quotidianamente di una persona disabile, non è sinonimo di riposo.
L’impegno costante, l’amore, la fatica e il senso di responsabilità, infatti, non vanno in vacanza. Fortunatamente, però, ci sono degli strumenti che possono offrire un momento di sollievo.
Tra questi si annovera il programma Home Care Premium che supporta l’assistenza ai disabili e offre la possibilità ai caregiver di staccare un po’ la spina.
Assistenza disabili in estate: il programma Home Care Premium che manda in ferie i caregiver
L’estate, con le sue giornate più lunghe e il ritmo rallentato, rappresenta per molti un periodo di riposo. Ma per chi si prende cura ogni giorno di un familiare con disabilità, questa pausa spesso non arriva mai. Lo sanno bene i caregiver familiari, persone che dedicano tempo, energie e affetto all’assistenza di un parente non autosufficiente, i quali raramente riescono a prendersi un momento per sé.
Ecco perché, soprattutto nei mesi estivi, diventano fondamentali alcune misure di sostegno pensate proprio per offrire loro un po’ di sollievo. Tra queste si annoverano il ricovero di sollievo e il programma Home Care Premium dell’Inps, che si inseriscono nel quadro dei diritti riconosciuti ai caregiver, tra cui spicca quello al recupero psico-fisico
Cos’è il ricovero di sollievo e come funziona
Il cosiddetto ricovero di sollievo è una misura prevista nell’ambito della Legge 104 del 1992 che permette al caregiver di staccare la spina per un periodo limitato, sapendo che la persona assistita riceverà comunque cure adeguate in una struttura specializzata.
Si tratta di un’accoglienza temporanea, generalmente fino a 30 giorni all’anno, in residenze sanitarie assistenziali o case di riposo.
Durante questo periodo di tempo il familiare non autosufficiente viene seguito da personale sanitario qualificato, mentre chi se ne prende cura abitualmente può finalmente dedicare tempo al proprio benessere, anche solo per ricaricare le energie. L’accesso può avvenire:
- presso strutture pubbliche, con richiesta da parte del medico di base e valutazione della ASL;
- oppure presso strutture private, con documentazione sanitaria appropriata.
Il costo è variabile, ma in molti casi viene coperto, in tutto o in parte, dai fondi regionali per la non autosufficienza. Per esempio nei casi di post-ricovero ospedaliero, il soggiorno può anche essere completamente gratuito per la famiglia.
Home Care Premium: assistenza a domicilio anche in estate
A differenza del ricovero, che prevede l’allontanamento temporaneo della persona assistita da casa, il programma Home Care Premium punta a rafforzare l’assistenza domiciliare. Come si evince dal relativo bando, pubblicato sul sito dell’Inps:
“L’Istituto riconosce ai beneficiari utilmente collocatisi nella graduatoria di cui al successivo art. 9 due tipi di prestazioni: prestazione prevalente e prestazione integrativa.
2. La prestazione prevalente consiste in un contributo economico, erogato al beneficiario, a rimborso delle spese sostenute per i costi derivanti dall’assunzione di un assistente domiciliare, in conformità a quanto previsto dall’art. 14.
3. La prestazione integrativa consiste nell’erogazione di servizi alla persona a soggetti residenti nel territorio di competenza degli Ambiti territoriali sociali che si convenzioneranno con l’Istituto, ed individuati all’art. 17.
4. L’Inps procede alla determinazione di dette prestazioni in relazione alla fascia corrispondente alla valutazione dello stato di bisogno, al grado di disabilità della persona ed alle condizioni economiche”.
Come fare domanda
I beneficiari, quindi, possono contare su un contributo economico per l’assunzione regolare di assistenti familiari e, parallelamente, su prestazioni integrative come interventi domiciliari non sanitari, consegna farmaci, pasti a domicilio o sollievo temporaneo con operatori qualificati. Il bando attualmente in vigore consente di presentare domanda fino al 31 gennaio 2028. Possono accedere i dipendenti o pensionati pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, così come i loro familiari non autosufficienti.
La richiesta deve essere presentata online attraverso il sito dell’Inps, utilizzando SPID, CIE o CNS, oppure avvalendosi dell’assistenza dei patronati. Servono anche l’Isee sociosanitario valido e la documentazione che attesta la disabilità o l’invalidità, par almeno al 67%.
Durante l’estate, quando le esigenze cambiano e la fatica si fa sentire di più, sapere che esistono questi strumenti può fare la differenza. L’Home Care Premium, ad esempio, rappresenta un aiuto concreto per evitare il burnout e garantire il diritto al riposo del caregiver. E al contempo la continuità e la qualità dell’assistenza. In caso di dubbi si consiglia di rivolgersi ai servizi sociali comunali, all’Asl o ad associazioni competenti in materia per ottenere maggiori informazioni e delucidazioni tenendo conto della propria situazione personale.
