Come era largamente previsto dal calendario iniziale dell’INPS riguardo all’Assegno di Inclusione, la prima data utile di pagamento delle ricariche di agosto è stata il 14 del mese, poiché il 15 è festivo.
Questa prima data utile di agosto riguarda coloro che hanno presentato per la prima volta la domanda di sussidio entro luglio. Tuttavia, assume rilievo anche per chi ha fatto domanda a luglio per il secondo ciclo di sussidio, dopo aver percepito ininterrottamente l’Assegno di Inclusione da gennaio 2024 a giugno 2025.
Per questi beneficiari, l’attesa era maggiore: oltre alla ricarica ordinaria, spettava anche il bonus introdotto dal governo per compensare il mese di pausa previsto tra un ciclo e l’altro.
Alcuni, però, segnalano di non aver ancora ricevuto la ricarica, e il motivo sembra essere uno soltanto, che analizzeremo di seguito.
Assegno di Inclusione: è arrivata la ricarica con il bonus, ma non a tutti. Ecco perché e cosa fare adesso
L’Assegno di Inclusione ha superato, per moltissimi beneficiari, lo step dei primi 18 mesi, ossia il periodo massimo fruibile con la prima domanda.
Chi ha percepito il sussidio da gennaio 2024 a giugno 2025 ha dunque concluso i primi 18 mesi. La regola prevede che il mese successivo al diciottesimo sia dedicato alla nuova domanda e, in quel mese, non si ricevono ricariche.
Il secondo ciclo, per chi ha ancora diritto al sussidio, parte da agosto e dura 12 mesi. In questo caso, la ricarica è arrivata il 14 agosto, anziché il 27, come accade per chi ha presentato la domanda per la prima volta a luglio 2025.
Oltre alla ricarica ordinaria, è stato accreditato anche il bonus fino a 500 euro, deciso dal governo come parziale copertura del mese di sospensione del sussidio (luglio).
Si tratta di un importo extra che ha reso la ricarica di agosto particolarmente attesa. Eppure, alcuni beneficiari dichiarano di non aver ricevuto nulla, nonostante:
- le condizioni del nucleo familiare siano invariate rispetto ai primi mesi del 2025;
- la domanda sia stata regolarmente presentata a luglio.
Ecco i motivi della mancata prima ricarica del secondo ciclo dell’Assegno di Inclusione
Per l’Assegno di Inclusione, la presentazione della domanda è necessaria, ma non è l’unico passaggio determinante. La decorrenza del beneficio non si basa infatti sulla data di presentazione, bensì sull’adempimento collegato: la sottoscrizione del PAD (Patto di Attivazione Digitale). Chi ha già usufruito del sussidio in passato lo conosce bene.
Il procedimento prevede:
- presentare la domanda tramite il portale INPS;
- accedere alla piattaforma SIISL per sottoscrivere il PAD.
Il pagamento decorre dal mese successivo alla sottoscrizione del PAD e non dalla data della domanda. Nella maggior parte dei casi, domanda e PAD vengono completati lo stesso giorno, ma non sempre.
Chi ha presentato la domanda senza sottoscrivere il PAD si trova ora senza la ricarica di agosto e senza bonus. Nulla è perduto: completando ora il PAD, il primo mese del nuovo ciclo sarà settembre, e includerà anche il bonus di 500 euro.
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Chi presenta la domanda tramite SPID o CIE sul sito INPS deve poi effettuare un nuovo accesso con le stesse credenziali alla piattaforma SIISL per sottoscrivere il PAD.
Alcuni si sono fermati alla sola domanda, senza completare questo passaggio.
Un’altra possibile causa riguarda la card su cui l’INPS accredita i fondi. Come già avveniva con il Reddito di Cittadinanza, in caso di nuovo ciclo il sistema può generare una nuova card.
In questi casi, i soldi sono già accreditati ma non sulla vecchia card in possesso del beneficiario: bisogna recarsi alle Poste per ritirare la nuova, completa di PIN.