Adozione e diritto al nome e all’identità personale: il figlio può conoscere il nome della madre biologica dopo la sua morte

Quando un figlio nato da un parto anonimo ha diritto a conoscere l'identità della madre dopo il decesso di quest'ultima?
8 anni fa
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Cognome materno

Secondo l’articolo 2 della costituzione, che tutela l’identità dell’individuo, ognuno ha il diritto al nome ed all’identità personale.

Per quanto riguarda, invece, il codice civile è riconosciuto soltanto il diritto al nome mentre il diritto all’identità personale si configura come diritto ad essere riconosciuto in base alle proprie caratteristiche individuali. Ma in tutto questo come va inquadrato il diritto a conoscere le proprie origini biologiche?

Origini biologiche dopo parto anonimo: quale diritto a conoscerle

Qual è il diritto del figlio nato da parto anonimo di conoscere le proprie origini biologiche e i dati della madre biologica? La madre biologica ha il proprio diritto all’anonimato, ma questo decade dopo il decesso.

Il caso che ha portato alla legge viene da una sentenza della Corte di Cassazione: il fatto riguarda una donna che aveva chiesto in tribunale o poi la corte d’appello, di poter accedere ai dati riguardanti il parto presenti nella cartella clinica dopo essere nata da madre che aveva richiesto l’anonimato ed era stata adottata. In entrambi i casi la richiesta era stata respinta anche dopo l’accertamento del decesso della madre poichè il decesso non era considerato come revoca della volontà di rimanere anonima.

La Suprema Corte, quindi dopo un ampio excursus di fonti nazionali e internazionali, ha definito il diritto alla conoscenza delle proprie origini biologiche proteggendo al tempo stesso la privacy della madre che ha scelto di rimanere anonima. I diritti che si contrappongono in questo caso sono due: quello del figli di conoscere le proprie origini e quello della madre che sceglie l’anonimato.

Il segreto chiesto dalla madre non può essere irreversibile per non andare in contrasto con gli articoli 2 e 3 della Costituzione. Proprio per questo motivo la Suprema Corte afferma che in caso di parto anonimo, il diritto del figlio di conoscere le proprie origini dopo il decesso della madre è legittimo poichè la volontà di anonimato della madre non può essere operativa oltre il limite della vita.

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