Con il Messaggio INPS n. 3781 del 15 dicembre 2025 si è chiusa la fase di calcolo e liquidazione delle somme accessorie collegate alla rata di pensione di dicembre 2025. In questa tornata rientrano due voci: l’importo aggiuntivo di 154,94 euro previsto dalla legge n. 388/2000 (art. 70, comma 7) e la quattordicesima mensilità per chi ha maturato il diritto nel secondo semestre 2025.
Nel linguaggio comune, si parla spesso in modo indistinto di “extra” sulla pensione, ma in realtà si tratta di strumenti diversi per finalità e requisiti. In particolare, il binomio “importo aggiuntivo pensione e quattordicesima” descrive due misure con regole tecniche precise, gestite dall’INPS con procedure informatiche e verifiche amministrative.
Importo aggiuntivo sulla pensione dicembre 2025: cosa viene pagato e a chi
L’importo aggiuntivo, introdotto a partire dal 2001, è un accredito annuo di 154,94 euro. Per le pensioni dicembre 2025 risulta attribuito d’ufficio a oltre 400.000 beneficiari. L’erogazione non richiede una domanda ordinaria: l’assegnazione avviene in automatico quando i sistemi rilevano la presenza dei requisiti.
Sul piano operativo, l’INPS ha seguito due canali:
- Gestione nei sistemi integrati: pagamento gestito in via centrale e in modo provvisorio, basandosi sui redditi “noti” più recenti disponibili, comunque non anteriori al 2021.
- Gestione pubblica ed ex INPGI: lavorazione affidata alle Strutture territoriali, con controllo dei requisiti soggettivi prima dell’attribuzione.
Gli esclusi dall’importo aggiuntivo
La platea potenziale è definita in modo puntuale: l’importo aggiuntivo spetta ai titolari di trattamenti pensionistici a carico dell’Assicurazione generale obbligatoria (AGO) e delle forme sostitutive, esclusive ed esonerative. Rientrano anche le forme pensionistiche obbligatorie degli enti disciplinati dal d.lgs. 509/1994.
Esistono però esclusioni importanti, perché non tutte le prestazioni pagate dall’INPS sono considerate “pensione” ai fini di questa misura.
L’importo aggiuntivo non è riconosciuto su varie prestazioni non qualificate come pensioni (ad esempio invalidità civile, assegni sociali, indennità di esodo e simili). Inoltre, non viene attribuito alle pensioni liquidate in regime di cumulo a formazione progressiva fino a quando non risultano completate tutte le quote.
La regola: “classifica” è basata su reddito e importo della pensione
All’interno di questo meccanismo, la logica è quella di una graduatoria per fasce: la spettanza dipende da due parametri, importo del trattamento e limiti reddituali. È questo l’elemento che consente di parlare di una “classifica” (in senso tecnico): chi rientra in determinate soglie ha diritto pieno, chi supera i tetti previsti resta escluso.
Per il 2025 i limiti sono stati rapportati all’indice di perequazione definitiva pari a +0,80%, e i valori di riferimento comunicati sono:
- Trattamento minimo annuo: 7.844,20 euro
- Soglia massima per spettanza piena: 7.999,14 euro
- Reddito individuale massimo: 11.766,30 euro
- Reddito familiare massimo: 23.532,60 euro.
In pratica, la “classifica” qui coincide con l’ordinamento per requisiti economici: la misura si colloca nel filone delle integrazioni e degli importi accessori concentrati sulle fasce con pensioni più basse e redditi entro determinati tetti, con regole di selezione tracciabili.
Sono previste anche regole di proporzionamento: per pensioni con decorrenza infrannuale, l’importo viene riconosciuto in dodicesimi.
In presenza di più pensioni con decorrenze differenti, la lavorazione considera l’intera annualità quando risulta dovuta.
Tracciabilità e comunicazioni: come viene registrato l’accredito
Le somme sono state contabilizzate nei sistemi informativi e nelle procedure di certificazione: tra queste, la registrazione su CUD, sull’archivio CONGUAGLI e nella procedura ARTE. Il pagamento è agganciato alla cosiddetta pensione primaria, così da rendere univoco il canale di liquidazione.
Sul fronte delle comunicazioni, ai pensionati viene inviata una notifica con la dicitura: “Importo aggiuntivo (Legge 23 dicembre 2000, n. 388) – CREDITO ANNO 2025”. L’avviso può comparire sul cedolino e arrivare tramite App IO, My INPS ed e-mail, quando il contatto risulta disponibile.
Quattordicesima pensione: riconoscimento per chi matura i requisiti nel secondo semestre 2025
Accanto all’importo aggiuntivo, la rata di dicembre 2025 include anche la quattordicesima per i pensionati che hanno maturato il diritto nel secondo semestre. La somma aggiuntiva annuale è prevista dal D.L. n. 81/2007, convertito con legge n. 127/2007. Per questa lavorazione l’INPS segnala 149.580 pensionati coinvolti: 148.291 nei sistemi integrati e 1.289 nella Gestione pubblica.
Il pagamento con la mensilità di dicembre riguarda chi rientra in specifiche condizioni, tra cui:
- compimento dei 64 anni in finestre temporali diverse a seconda del sistema (1° agosto–31 dicembre 2025 per i sistemi integrati; 1° luglio–31 dicembre 2025 per la Gestione pubblica);
- titolarità della pensione maturata nel corso del 2025, a condizione che gli altri requisiti risultino presenti;
- aggiornamento delle dichiarazioni reddituali almeno fino al 2021.
Il ricalcolo
Sono state ricalcolate anche posizioni prima scartate per mancanza di dati reddituali e, in senso opposto, sono state escluse le situazioni in cui i requisiti sono venuti meno nel secondo semestre. In questi casi è prevista comunicazione individuale e recupero dell’importo in 12 rate dalla prima rata utile.
Anche qui, il tema “importo aggiuntivo pensione e quattordicesima” resta centrale perché l’INPS utilizza lo stesso approccio di controllo: lavorazioni massificate, verifica dei dati reddituali disponibili, notifiche digitali e tracciabilità amministrativa. Per la quattordicesima la notifica riporta la dicitura: “QUATTORDICESIMA (LEGGE 3 AGOSTO 2007, N. 127) – CREDITO ANNO 2025”, con invio su cedolino, App IO, My INPS ed eventuale e-mail.
Riassumendo l’importo aggiuntivo pensione e quattordicesima
- INPS ha concluso i pagamenti di importo aggiuntivo pensione e quattordicesima a dicembre 2025.
- L’importo aggiuntivo è pari a 154,94 euro ed è riconosciuto automaticamente.
- La spettanza dipende da importo pensione e limiti di reddito prefissati.
- Escluse prestazioni non pensionistiche e pensioni in cumulo non completato.
- La quattordicesima spetta a chi ha maturato i requisiti nel secondo semestre 2025.
- Accrediti e comunicazioni sono tracciati tramite cedolino e canali digitali INPS.

