Il saldo dell’IMU 2025 è prossimo alla scadenza. La data resta fissata al 16 dicembre. Anche se si tratta di un adempimento ormai ricorrente, la preparazione del versamento richiede attenzione, soprattutto nella compilazione del Modello F24, strumento indispensabile per il pagamento dell’imposta. La complessità del modello e la presenza di diverse versioni possono generare dubbi, ma conoscere in anticipo le modalità e i dati necessari permette di evitare errori e conseguenze indesiderate.
Le tipologie di Modello F24 disponibili per il pagamento IMU
Il versamento può essere effettuato utilizzando due varianti del Modello F24: quello ordinario e quello semplificato. Entrambi consentono di assolvere correttamente l’obbligo fiscale, ma presentano differenze di struttura e di utilizzo.
Il Modello F24 ordinario è composto da tre pagine e prevede due copie destinate a banca, posta o agente della riscossione e una per il contribuente. La sua suddivisione in sezioni permette di gestire numerosi tributi, inclusi quelli locali come l’IMU. È il modello utilizzato abitualmente da chi possiede una partita IVA, poiché consente operazioni più articolate.
Il Modello F24 semplificato, invece, si sviluppa su un’unica pagina e risulta più immediato per chi deve gestire solo pochi tributi. È pensato soprattutto per chi non ha esigenze fiscali complesse e necessita di una procedura più lineare per il pagamento IMU.
Nonostante le differenze grafiche tra le due versioni, le informazioni richieste per completare il versamento restano sostanzialmente le stesse.
Modalità di presentazione del modello
Le regole di invio del modello non sono uguali per tutti. Il pagamento IMU deve avvenire obbligatoriamente in via telematica per chi possiede una partita IVA.
I contribuenti senza partita IVA, invece, possono ancora utilizzare il modello cartaceo, ma solo quando non sono presenti crediti da compensare. Nelle stesse condizioni, i privati hanno anche la possibilità di pagare tramite bollettino postale, purché non vi siano compensazioni da effettuare. In casi diversi, invece, anche loro devono fare l’F24 telematico.
Come compilare correttamente l’F24 per il pagamento saldo IMU 2025
Per completare in modo corretto il modello F24 per il pagamento IMU, è necessario predisporre una serie di dati essenziali. Una compilazione accurata evita errori che potrebbero portare a ritardi o sanzioni.
I campi fondamentali sono:
- Codice catastale del Comune – ogni Comune dispone di un codice identificativo univoco. È indispensabile riportarlo correttamente per indirizzare l’imposta all’ente competente.
- Codice tributo IMU – indica il tipo di versamento e cambia in base alla tipologia dell’immobile. L’abitazione principale (se soggetta all’imposta), le pertinenze, i fabbricati diversi dall’abitazione e le aree edificabili richiedono codici differenti.
- Casella dedicata alla tipologia di versamento – per il saldo IMU 2025 si deve selezionare la voce “Saldo”, distinguendola dall’acconto versato a giugno.
- Anno di riferimento – occorre indicare 2025, che identifica l’annualità a cui si riferisce l’imposta.
- Importo dovuto – deve essere riportata la somma risultante dal calcolo dell’IMU, già suddivisa eventualmente tra quota comunale e quota statale, quando prevista.
- Eventuali crediti compensabili – chi possiede crediti fiscali può utilizzarli in compensazione per pagare IMU, indicandoli negli spazi dedicati.
Un elemento specifico riguarda il Modello F24 semplificato, che richiede anche la compilazione della colonna “Sezione” con il codice EL, acronimo di Enti Locali. Questa indicazione non è necessaria nel modello ordinario, che presenta già una sezione predisposta per i tributi comunali.
Ritardi nel pagamento IMU e ravvedimento
Nel caso in cui il pagamento IMU avvenga oltre la scadenza del 16 dicembre, è possibile ricorrere al ravvedimento operoso. Per farlo, occorre barrare l’apposita casella “Ravvedimento”, segnalando così la regolarizzazione spontanea. Verranno applicate sanzioni ridotte e interessi calcolati in base al tempo trascorso dal termine.
Un aspetto importante riguarda la casella “Rateazione/mese rif.”. Questo spazio non deve essere compilato per l’IMU, poiché la normativa non permette il pagamento rateale dell’imposta oltre le due scadenze canoniche, vale a dire acconto e saldo.
Riassumendo
- Il saldo IMU 2025 scade il 16 dicembre e richiede compilazione accurata dell’F24.
- Esistono due modelli F24: ordinario per Partita IVA e semplificato per esigenze semplici.
- Il pagamento IMU telematico è obbligatorio salvo casi senza compensazioni per non titolari IVA.
- Servono codice catastale, codice tributo, anno 2025, importo dovuto e eventuali crediti.
- Nel modello semplificato va indicata la sezione EL e, in ritardo, il ravvedimento.
- La casella “Rateazione/mese rif.” non si compila perché l’IMU non è rateizzabile.