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Oggi: 05 Dic, 2025

Rate 2026 rottamazione quater: il calendario nascosto tra weekend, festivi e tolleranza

Le scadenze 2026 della rottamazione quater cambiano davvero quando si applicano weekend, festivi e i decisivi cinque giorni di tolleranza
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sanatoria cartelle
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La rottamazione quater prosegue il suo percorso (in attesa della quinquies) e, con la fine di novembre, molti contribuenti hanno affrontato un nuovo momento decisivo. Per chi sta seguendo il piano di pagamento stabilito al momento della domanda, era prevista la decima rata. La stessa data ha interessato anche chi, dopo essere decaduto, è riuscito a rientrare nella sanatoria presentando l’apposita richiesta: per questi ultimi si trattava della seconda rata del nuovo piano.

Rottamazione quater: la scelta del piano di pagamento in fase di adesione

Quando è stata presentata la domanda di accesso alla rottamazione quater, era possibile optare per due soluzioni: il versamento in un’unica soluzione oppure un piano a rate.

La dilazione poteva estendersi fino a un massimo di 20 rate per chi entrava nella procedura sin dall’inizio. Per chi, invece, aveva perso il beneficio e chiedeva la riammissione, il numero massimo scendeva a 10 rate, sempre con la possibilità alternativa del pagamento in una sola tranche.

La struttura della misura, dunque, ha previsto una certa elasticità, ma anche un rigoroso rispetto delle scadenze. Proprio queste date rappresentano l’elemento centrale per mantenere il diritto ai vantaggi previsti, ovvero lo sconto su sanzioni e interessi previsto dalla rottamazione quater.

L’ultima scadenza del 2025 e quelle del 2026

Chi sta seguendo tuttora il piano di rateizzazione ha davanti a sé cinque appuntamenti fondamentali, distribuiti tra il 2025 e il 2026. Le date fissate sono le seguenti:

  • 30 novembre 2025 (trascorsa ma non persa ancora ad oggi)
  • 28 febbraio 2026
  • 31 maggio 2026
  • 31 luglio 2026
  • 30 novembre 2026.

Queste scadenze, però, possono subire uno slittamento nei casi previsti dalla normativa. Il calendario, infatti, non è l’unico riferimento da considerare: entrano in gioco anche la regola dei giorni festivi e il margine di tolleranza introdotto dal meccanismo della rottamazione quater.

L’applicazione delle regole: weekend, festivi e margine dei 5 giorni

Due principi incidono concretamente sul calcolo delle scadenze effettive:

  • Posticipo al primo giorno lavorativo successivo quando la data cade di sabato, domenica o in un giorno festivo.
  • Tolleranza di cinque giorni, entro i quali il versamento è ancora valido e non comporta conseguenze negative.

Applicando questi criteri alle singole scadenze, si ottengono le date effettive.

Rata con scadenza al 30 novembre 2025

Il 30 novembre 2025 era una domenica. La scadenza è slittata automaticamente a lunedì 1 dicembre 2025.
Con i cinque giorni di tolleranza, il pagamento risulta valido fino a sabato 6 dicembre 2025. Tuttavia, trattandosi di sabato, la regola dei giorni non lavorativi porta la scadenza effettiva al lunedì 8 dicembre 2025. L’8 dicembre è però festa nazionale (Immacolata), quindi il termine ultimo diventa martedì 9 dicembre 2025. Insomma, decadenza evitata dalla rottamazione quater se si paga la rata entro il 9 dicembre.

Rata con scadenza al 28 febbraio 2026

Il 28 febbraio 2026 cade di sabato. La scadenza si sposta a lunedì 2 marzo 2026. Aggiungendo i cinque giorni di tolleranza, il termine slitta a sabato 7 marzo 2026, che essendo non lavorativo porta la scadenza finale a lunedì 9 marzo 2026.

Rata con scadenza al 31 maggio 2026

Il 31 maggio 2026 è una domenica. La nuova scadenza è lunedì 1 giugno 2026. Il quinto giorno successivo cade sabato 6 giugno 2026, che rinvia la data ultima di pagamento a lunedì 8 giugno 2026.

Rata con scadenza al 31 luglio 2026

Il 31 luglio 2026 è un venerdì, quindi non necessita di rinvii. Con i cinque giorni aggiuntivi, la scadenza finale diventa mercoledì 5 agosto 2026, giorno lavorativo.

Rata con scadenza al 30 novembre 2026

Il 30 novembre 2026 è un lunedì, quindi la data resta invariata. Il quinto giorno successivo è sabato 5 dicembre 2026, che rinvia l’ultimo giorno utile a lunedì 7 dicembre 2026, giorno non festivo prima dell’Immacolata.

Rottamazione quater: quando il mancato pagamento comporta la decadenza

Il rispetto delle scadenze, considerando tutti gli slittamenti possibili, è fondamentale. La normativa della rottamazione quater prevede che, se anche una sola rata viene pagata oltre il termine massimo — oppure non viene versata interamente — il contribuente decade automaticamente dai benefici.

La conseguenza è particolarmente gravosa: viene ripristinato il debito originario, comprensivo di tutte le sanzioni e degli interessi eliminati grazie alla misura agevolata. Gli importi già pagati non vengono restituiti, ma vengono computati come semplici acconti sul totale dovuto.

Una fase cruciale della sanatoria

In attesa della rottamazione quinquies, prevista dalla legge di bilancio 2026, i prossimi anni continueranno a rappresentare un passaggio decisivo per chi ha aderito alla rottamazione quater. Con le prossime rate ormai ben definite e con un sistema di regole molto preciso, il calendario dei pagamenti assume un ruolo centrale nella gestione del proprio rapporto con l’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

Il beneficio economico derivante dalla procedura resta significativo, ma può essere mantenuto soltanto con pagamenti puntuali e rispettosi delle norme. Tenere sotto controllo date, slittamenti e margini di tolleranza è dunque essenziale per portare a termine senza intoppi l’intero percorso della sanatoria.

Riassumendo le scadenze 2026 della rottamazione quater

  • La rottamazione quater prevede rate con scadenze precise fino al 2026 (e oltre).
  • I contribuenti iniziali avevano possibilità di scelta fino a 20 rate, i riammessi massimo 10.
  • Le scadenze possono slittare se cadono in weekend o festività nazionali.
  • Ogni rata gode di cinque giorni di tolleranza per il pagamento.
  • Superati termini e tolleranza, si decade e torna il debito originario completo.
  • Le rate già versate diventano acconti senza benefici della sanatoria.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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