Il calendario fiscale di dicembre riporta al centro dell’attenzione l’Imposta Municipale sugli immobili, una delle principali entrate per i comuni italiani. Anche nel 2025, il versamento dell’IMU segue la tradizionale suddivisione in due tranche: un primo pagamento andava fatto a giugno scorso e il saldo finale a dicembre. Quest’ultimo, fissato al 16 dicembre 2025, rappresenta il momento conclusivo dell’adempimento annuale, e richiede particolare attenzione perché dipende dalle decisioni assunte dalle amministrazioni locali sulle aliquote da applicare.
IMU 2025, acconto di giugno e pagamento unico: come funzionano
Per il 2025, la prima rata è stata corrisposta entro il 16 giugno. Come avviene ogni anno, era possibile scegliere tra la modalità ordinaria in due rate o la soluzione unica, che permetteva di pagare l’intero importo già a giugno.
Questa opzione può risultare comoda per chi preferisce sbrigare subito la pratica, ma non sempre garantisce un risultato certo. Le amministrazioni locali, infatti, hanno la facoltà di aggiornare le aliquote dell’imposta, e tali variazioni possono comportare differenze rispetto a quanto calcolato a inizio estate.
Il pagamento anticipato diventa pienamente corretto solo se il comune non interviene successivamente con nuove delibere valide ai fini del saldo IMU 2025. Se, invece, l’amministrazione modifica le aliquote entro i limiti previsti dalla legge, sarà necessario tenere conto delle variazioni e integrare quanto versato in precedenza.
Quali aliquote utilizzare per il saldo IMU 2025
La disciplina dell’IMU fa riferimento alle norme introdotte dalla legge di bilancio 2020, che stabiliscono delle aliquote standard. Su queste basi i comuni possono intervenire aumentando o riducendo le percentuali, entro i limiti previsti. La regola generale distingue chiaramente due momenti dell’anno fiscale:
- Acconto di giugno 2025: andava calcolato facendo riferimento alle aliquote valide per il 2024;
- Saldo IMU di dicembre 2025: richiede l’utilizzo delle aliquote definitive relative al 2025, a condizione che siano state pubblicate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze entro una data precisa: il 28 ottobre 2025.
Questa data costituisce un passaggio fondamentale. Solo le delibere disponibili sul sito MEF entro questo termine sono efficaci per il calcolo del saldo IMU 2025. Se l’amministrazione non rispetta questa scadenza o decide di non modificare nulla, il versamento finale dovrà essere eseguito usando le aliquote base, non quelle dell’anno precedente.
Cosa succede per chi ha pagato tutto a giugno
La possibilità di saldare l’intera imposta già nel mese di giugno continua a essere prevista, ma presenta alcuni aspetti da valutare. Se il comune non introduce cambiamenti entro le tempistiche stabilite, chi ha già versato tutto a giugno risulta in regola e non deve effettuare ulteriori pagamenti. Se invece l’amministrazione aggiorna le aliquote entro la data limite, occorre ricalcolare l’importo dovuto e versare la differenza.
Può verificarsi anche un ulteriore scenario: il comune approva le aliquote 2025 prima di giugno, il contribuente paga utilizzando quei valori, e successivamente l’amministrazione interviene di nuovo rispettando il termine del 28 ottobre. In questo caso, nonostante il pagamento unico già effettuato, sarà necessario adeguare quanto versato.
La convenienza del pagamento anticipato dipende, quindi, dal comportamento del comune e dalla sua propensione a modificare le aliquote durante l’anno.
Ma l’aggiornamento del calcolo in vista del saldo non sempre si traduce in qualcosa si negativo. Se la nuova aliquota è più bassa di quella utilizzata a giugno per il pagamento in unica soluzione, per il contribuente si genera un credito che può chiedere a rimborso. Il rimborso IMU va chiesto al comune in cui si trova l’immobile che ha generato il credito.
Come verificare le delibere comunali IMU
Per individuare correttamente l’aliquota da applicare al saldo 2025, è fondamentale controllare le delibere IMU approvate dal proprio comune e la loro effettiva pubblicazione sul portale del federalismo fiscale. Il prospetto delle aliquote registrato sul sito MEF è l’unico riferimento ufficiale utile per stabilire se una delibera è valida oppure no.
Le amministrazioni pubblicano generalmente queste informazioni anche sui propri siti istituzionali. Inoltre, sono disponibili strumenti online che consentono di calcolare l’imposta in base ai dati aggiornati del comune di riferimento. Questi servizi non sostituiscono la verifica ufficiale, ma possono facilitare il calcolo e ridurre il rischio di errore.
Riassumendo il saldo IMU 2025 per chi ha pagato tutto a giugno
- L’IMU 2025 si paga in due rate: giugno (acconto) e dicembre (saldo).
- Il pagamento unico di giugno è valido solo se il comune non modifica le aliquote.
- Per il saldo IMU 2025 valgono le aliquote pubblicate sul MEF entro il 28 ottobre.
- In assenza di nuove delibere valide, si applicano per il saldo le aliquote base previste dalla normativa.
- Chi ha pagato tutto a giugno integra solo se il comune aggiorna le aliquote.
- Le delibere comunali vanno verificate su portale MEF o sito istituzionale del comune.
