La discussione sul disegno di legge di bilancio 2026 è entrata nel vivo, con l’audizione del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, tenutasi qualche giorno fa, davanti alle commissioni bilancio di Camera e Senato.
L’intervento del ministro ha chiarito la filosofia alla base della manovra: proteggere il sistema produttivo nazionale e accompagnare l’Italia in un contesto economico internazionale sempre più complesso.
La priorità della legge bilancio 2026: salvaguardare il tessuto industriale
Giorgetti ha sottolineato che il fulcro della legge di bilancio 2026 è la difesa dell’apparato industriale europeo, minacciato da una fase di forte instabilità.
Senza misure adeguate, ha avvertito, esiste il rischio concreto che molte imprese europee possano scomparire entro i prossimi cinque anni.
L’obiettivo del governo è dunque creare le condizioni per mantenere competitività e occupazione, sostenendo le aziende in un contesto di tassi d’interesse elevati e costi energetici ancora alti.
Tassi e debito pubblico: una sfida costante
Il ministro ha ricordato come lo scenario economico attuale sia radicalmente diverso rispetto a quello di pochi anni fa. Cinque anni fa, i tassi d’interesse erano negativi; oggi viaggiano intorno al 4%. Questa variazione incide pesantemente sulla gestione del debito pubblico, che rimane una delle principali criticità per il bilancio dello Stato.
In tale contesto, Giorgetti ha ribadito l’impegno del governo nel mantenere sotto controllo lo spread, per evitare ulteriori pressioni sui conti pubblici e garantire la stabilità finanziaria.
Riforme fiscali e sostegno al ceto medio nella legge bilancio 2026
Un altro tema centrale della legge di bilancio 2026 riguarda la politica fiscale. Giorgetti ha invitato a considerare il pacchetto complessivo delle riforme fiscali avviate dal 2022, che comprende il taglio del cuneo contributivo e altre misure a favore dei redditi più bassi, fino a 35 mila euro l’anno.
Finora, ha precisato il ministro, nessun beneficio è stato destinato ai redditi medio-alti, motivo per cui la nuova manovra prevede interventi mirati a favore del ceto medio, considerato il motore della società e dell’economia. Si tratta, ha spiegato, di un intervento equilibrato, che tiene conto di tutte le misure già in campo e punta a rafforzare la tenuta sociale del Paese. Su tutte spicca la misura che prevede il taglio al 33% della seconda aliquota IRPEF.
Sul lato fiscale in campo vengono messe altre misure: la rottamazione quinquies, la conferma della detassazione premi di risultato, ecc. Sul fronte pensioni, si conferma Ape sociale anche per il 2026. Stop a Quota 103 (c.d. pensione anticipata flessibile) e Opzione donna che non sono prorogate. C’è il blocco selettivo dell’aumento età pensionabile: 1 mese nel 2027 e ulteriori 2 mesi nel 2028. Nessun aumento per gravosi e usuranti.
Giovani e lavoro: investire nel futuro
Nel suo intervento, Giorgetti ha posto l’accento anche sulle nuove generazioni. Per il ministro, è essenziale costruire un sistema che creda nei giovani e offra loro opportunità concrete, attraverso l’impegno congiunto di università, imprese e istituzioni.
Le iniziative pensate per i giovani nella legge di bilancio 2026 vanno proprio in questa direzione, con misure volte a favorire l’inserimento nel mondo del lavoro e a sostenere la formazione.
Legge bilancio 2026: attenzione anche a consumi, risparmio e dissesto finanziario dei comuni
Il ministro ha poi toccato il tema dei consumi, sottolineando che, nonostante la necessità di rilanciare la domanda interna, si registra una crescente tendenza al risparmio.
Questa dinamica, se da un lato rafforza la stabilità delle famiglie, dall’altro rischia di frenare la ripresa economica. Per questo motivo, la manovra punta a stimolare i consumi senza compromettere la sostenibilità dei conti pubblici, cercando un equilibrio tra prudenza finanziaria e crescita.
Infine, il ministro ha affrontato la questione dei comuni in dissesto finanziario. Giorgetti ha definito “inaccettabile” che la cattiva gestione di alcuni enti, incapaci di riscuotere le imposte dovute, finisca per gravare su tutta la collettività. La legge di bilancio 2026 punta, quindi, a rafforzare i meccanismi di responsabilità fiscale, per evitare che gli errori di pochi ricadano sull’intera popolazione.
Riassumendo
- La legge di bilancio 2026 punta a proteggere l’industria e la competitività italiana.
- Tassi d’interesse alti e debito pubblico restano le principali sfide economiche del governo.
- Previsti interventi fiscali mirati per sostenere il ceto medio e i redditi più bassi.
- Misure dedicate ai giovani per favorire formazione e inserimento nel mondo del lavoro.
- Maggiore responsabilità fiscale per i comuni in dissesto.