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Oggi: 05 Dic, 2025

Rimborso da 1.495 euro dall’Agenzia Entrate? Truffa o tutto vero?

Una nuova comunicazione sui rimborsi Agenzia Entrate promette 1.495 euro in arrivo: tutto vero oppure è l'ennesima truffa?
3 settimane fa
3 minuti di lettura
e-mail truffa rimborsi
Foto © Investireoggi

Negli ultimi giorni è tornata a circolare una pericolosa truffa che utilizza il nome e il logo dell’Agenzia delle Entrate per ingannare i contribuenti. Si tratta di un falso avviso che comunica l’esistenza di un presunto rimborso fiscale dell’importo di 1.495,39 euro. A prima vista, la comunicazione appare autentica, ma in realtà è un sofisticato tentativo di phishing, ideato per rubare dati personali e bancari.

A mettere in guarda i contribuenti è la stessa Agenzia Entrate con un comunicato ufficiale pubblicato sul proprio sito istituzionale.

Rimborso fiscale: una trappola che imita l’Agenzia delle Entrate

Già nei giorni scorso circolava un’altra truffa Agenzia Entrate sui redditi esteri.

Questa volta, Il messaggio fraudolento rimanda a un sito che sembra appartenere all’Agenzia, con un indirizzo web molto simile a quello ufficiale: agenziaentrate-rimborsi[.]com. Questo dominio, tuttavia, non ha nulla a che fare con l’ente fiscale italiano. È un portale creato da truffatori che sfruttano l’immagine istituzionale per dare credibilità alla loro frode.

Una volta aperta la pagina, viene chiesto di selezionare il proprio istituto bancario da un elenco. L’operazione sembra innocua, ma è il primo passo per spingere la vittima a inserire le proprie credenziali di accesso al conto online. Tutte le informazioni inserite nel modulo vengono poi inviate a un sistema automatico collegato a un bot Telegram, controllato da cybercriminali. In questo modo, i dati sensibili finiscono direttamente nelle mani dei truffatori, che possono poi utilizzarli per svuotare conti correnti o compiere altre frodi finanziarie.

Il vero obiettivo: rubare i dati bancari

Dietro la promessa del rimborso si nasconde dunque una strategia ben studiata per sottrarre informazioni riservate.

La truffa dei falsi rimborsi è una delle più diffuse nel campo delle frodi digitali, proprio perché fa leva sulla fiducia dei cittadini verso enti pubblici come l’Agenzia delle Entrate.

Molti utenti, attratti dalla possibilità di ricevere un rimborso, cliccano senza sospetto sul link e finiscono per inserire i propri dati personali. Ma nessun rimborso verrà mai accreditato: l’unico risultato sarà la violazione della sicurezza finanziaria e la potenziale perdita di denaro.

L’avvertimento dell’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia ha prontamente pubblicato un avviso ufficiale per mettere in guardia i contribuenti. L’ente ribadisce di essere totalmente estraneo a queste comunicazioni e di non inviare mai messaggi con link diretti a siti esterni o richieste di credenziali bancarie. Tutte le procedure legate ai rimborsi fiscali avvengono esclusivamente attraverso i canali ufficiali e sicuri dell’Agenzia, accessibili dal sito www.agenziaentrate.gov.it
o tramite gli uffici territoriali.

Nel comunicato, l’Agenzia invita inoltre i cittadini a prestare la massima attenzione a ogni comunicazione che sembri sospetta. È fondamentale non cliccare sui link contenuti nei messaggi, non fornire dati sensibili e non compilare moduli che richiedano informazioni di accesso ai conti correnti.

Come verificare l’autenticità di una comunicazione sul rimborso fiscale (e non)

Per evitare di cadere nella trappola della truffa rimborsi Agenzia Entrate, l’Agenzia consiglia di controllare sempre la veridicità dei messaggi ricevuti.

In caso di dubbio, è possibile consultare la sezione “Focus sul phishing” disponibile sul portale ufficiale. In questa pagina vengono pubblicati gli esempi delle principali frodi in circolazione, insieme agli avvisi aggiornati dell’amministrazione finanziaria.

Chi riceve una comunicazione sospetta può anche rivolgersi direttamente all’ufficio territoriale di competenza o utilizzare i contatti ufficiali disponibili sul sito dell’Agenzia. Solo attraverso questi canali è possibile ottenere informazioni affidabili e sicure.

Il fenomeno del phishing: una minaccia in crescita

Il caso della truffa dei falsi rimborsi rientra nel più ampio fenomeno del phishing, una delle tecniche più usate dai criminali informatici per appropriarsi di dati personali. Queste frodi si presentano spesso con un linguaggio formale e un aspetto grafico molto curato, che riproduce fedelmente loghi e stili di enti istituzionali o banche. L’obiettivo è sempre lo stesso: spingere la vittima a fidarsi e a fornire spontaneamente le proprie informazioni.

Negli ultimi anni, anche in Italia, le segnalazioni di tentativi di phishing sono aumentate in modo significativo. Le campagne fraudolente si diffondono rapidamente attraverso email, SMS o messaggi sui social, raggiungendo migliaia di persone in poche ore.

Prevenzione e consapevolezza sulle truffe del rimborso fiscale: le migliori difese

La difesa più efficace contro la truffa rimborsi Agenzia Entrate e altre frodi simili è la consapevolezza. Riconoscere i segnali di un messaggio falso è il primo passo per proteggersi: importi sospetti, urgenza nel fornire dati, errori grammaticali o domini web insoliti sono tutti indizi da non sottovalutare.

Inoltre, è buona norma:

  • accedere ai servizi dell’Agenzia solo tramite il portale ufficiale;
  • evitare di inserire credenziali su siti non verificati;
  • aggiornare periodicamente le password e attivare sistemi di sicurezza aggiuntivi sul conto online;
  • segnalare eventuali tentativi di truffa alle autorità competenti o direttamente all’Agenzia delle Entrate.

Riassumendo

  • Circola una falsa comunicazione sui rimborsi fiscali dell’Agenzia delle Entrate.
  • Il sito truffaldino raccoglie credenziali bancarie tramite un modulo ingannevole.
  • I dati rubati vengono inviati a criminali informatici via bot Telegram.
  • L’Agenzia smentisce ogni coinvolgimento e invita a usare solo canali ufficiali.
  • Il phishing sfrutta loghi e linguaggi istituzionali per trarre in inganno.
  • La prevenzione e la verifica delle fonti sono le difese più efficaci.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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