Negli ultimi anni, migliaia di investitori italiani hanno visto svanire gran parte dei propri risparmi in Borsa a causa di titoli che hanno perso drasticamente valore o sono stati sospesi dalle negoziazioni. Molti di questi casi non riguardano scommesse speculative, ma investimenti apparentemente solidi, suggeriti da banche o consulenti, che col tempo si sono rivelati fallimentari.
Per aiutare i risparmiatori a orientarsi e comprendere se vi siano margini di tutela, Martingale Risk — società specializzata nella difesa degli investitori — ha elaborato una blacklist dei titoli in perdita, ovvero un elenco di società che negli ultimi 10 anni sono state sotto osservazione per l’andamento negativo dei propri titoli e per possibili violazioni delle regole di trasparenza previste dalla Consob.
Cosa rappresenta la blacklist
La blacklist di Martingale Risk fotografa un fenomeno che da anni colpisce il mercato italiano: quello delle società che, dopo il collocamento o l’ingresso in Borsa, hanno progressivamente distrutto valore per gli azionisti retail.
Le società in lista sono state assoggettate negli ultimi 10 anni agli obblighi di diffusione di informazioni periodiche da parte della Consob. Questa infatti, come stabilito dall’art. 114 del d.lgs. 58/1998 (Testo Unico per la Finanza, TUF) può individuare dei compiti da affidare alle società quotate affinché forniscano tutte le notizie necessarie per adempiere gli obblighi di comunicazione al mercato.
Per il risparmiatore, conoscere questa lista significa poter verificare se il proprio portafoglio include titoli potenzialmente controversi e, soprattutto, se esistono i presupposti per un’azione di recupero.
Esempi di società presenti nella blacklist
La lista elaborata da Martingale Risk comprende diversi nomi noti, simbolo delle difficoltà di molti comparti del mercato italiano.
Alcuni di questi casi sono ormai emblematici per l’impatto avuto sui risparmiatori:
- Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS): la più antica banca del mondo, oggi partecipata dallo Stato, ha perso oltre il 99% del proprio valore dai massimi pre-crisi, bruciando miliardi di euro di risparmio privato.
- Tessellis S.p.A. (ex Tiscali): la società sarda delle telecomunicazioni ha vissuto una lunga parabola discendente, culminata in forti riduzioni di capitale e gravi perdite per i piccoli azionisti.
- Mondo TV S.p.A.: il gruppo di produzione di contenuti televisivi ha registrato negli ultimi anni un andamento altalenante e una perdita consistente rispetto ai massimi storici.
- Fidia S.p.A.: storica azienda piemontese specializzata in sistemi di fresatura ad alta tecnologia, ha attraversato anni difficili segnati da pesanti perdite e da un progressivo deterioramento dei fondamentali di bilancio, fino alla sospensione dalle contrattazioni e al forte ridimensionamento del valore di Borsa.
Questi esempi, solo rappresentativi di una lista ben più ampia, mostrano come anche società considerate “innovative” o “solide” possano rivelarsi estremamente rischiose per chi investe senza un’adeguata informazione.
Come funziona il recupero delle perdite
Il recupero delle somme investite in titoli oggi inseriti nella blacklist non è automatico, ma può essere possibile qualora si accerti una violazione delle norme di trasparenza o dei doveri di consulenza da parte degli intermediari.
È su questa base che Martingale Risk conduce le proprie analisi, verificando caso per caso se gli intermediari bancari che hanno venduto i titoli delle società in lista abbiano rispettato gli obblighi di legge o se vi siano i presupposti per una richiesta di rimborso.
Il percorso prevede la ricostruzione della posizione del singolo investitore — analizzando il momento dell’acquisto, i documenti informativi forniti, e il comportamento della banca o del consulente — per valutare se vi siano state omissioni, errori di profilazione o mancata informativa sui rischi.
Una volta accertate eventuali irregolarità, il risparmiatore può tentare di ottenere un risarcimento attraverso diverse vie, come un accordo stragiudiziale con l’intermediario, un ricorso all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) oppure, nei casi più complessi, tramite un’azione legale ordinaria.
Perché è importante conoscere la blacklist
Molti investitori non sanno che le perdite subite in Borsa non sempre sono definitive. La normativa italiana prevede forme di tutela precise nei confronti di chi è stato indotto a investire senza una corretta informazione.
La blacklist elaborata da Martingale Risk non è solo un elenco di società in difficoltà: è uno strumento di consapevolezza. Permette di capire se si è esposti su uno dei titoli attenzionati, di conoscere le possibili violazioni commesse e di valutare l’opportunità di una verifica personalizzata con un consulente legale o finanziario.
Chi ha investito in uno dei titoli segnalati dovrebbe oggi verificare la propria posizione e valutare le possibilità di recupero, anche parziale, del capitale investito.
Consulta la lista completa dei titoli in perdita sul sito di Martingale Risk e contatta gli esperti per richiedere un’analisi gratuita della tua posizione.
Clicca qui per consultare la blacklist: https://martingalerisk.it/blacklist-titoli-in-perdita/
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