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Oggi: 05 Dic, 2025

Modello Portogallo all’italiana: detassazione pensione per salvare i piccoli comuni

La detassazione pensione potrebbe diventare la chiave per riportare vita, lavoro e speranza nei borghi italiani dimenticati
2 mesi fa
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detassazione pensione
Foto © Licenza Creative Commons

L’idea di esentare le pensioni dalle tasse per rilanciare i piccoli centri abitati italiani arriva dal cuore dell’Appennino meridionale. A proporla è Massimo Venditti, sindaco di Celenza Valfortore, un comune di circa 1.300 abitanti in provincia di Foggia. Il progetto, ispirato a esperienze di successo internazionali, mira a invertire il declino demografico e a stimolare l’economia delle aree interne attraverso un sistema di detassazione pensione e agevolazioni fiscali mirate.

Detassazione pensione: un modello che guarda all’Europa

Il sindaco Venditti prende spunto dal modello portoghese, un esempio spesso citato per la sua capacità di attrarre nuovi residenti grazie a regimi fiscali favorevoli.

Vivere in Portogallo da pensionati, infatti, è o è stato conveniente. Un Paese che nel tempo ha introdotto politiche di esenzione fiscale sulle pensioni dei cittadini stranieri che hanno deciso di trasferirsi nel Paese. Un’idea poi ripresa anche da Albania e Slovacchia, dove la detassazione pensione ha contribuito a stimolare il turismo residenziale e a favorire la rinascita economica di intere zone rurali.

Seguendo questa scia, la proposta italiana vorrebbe adattare il modello alle peculiarità del nostro territorio. L’obiettivo è quello di offrire condizioni fiscali vantaggiose non solo ai pensionati provenienti dall’estero, ma anche agli italiani emigrati che desiderano tornare nella propria terra d’origine.

Il ritorno degli emigrati: un’occasione per ripopolare i paesi

Una parte fondamentale dell’iniziativa è dedicata proprio agli italiani che, negli scorsi decenni, hanno lasciato i piccoli paesi per cercare fortuna altrove. Molti di loro, oggi in pensione, potrebbero essere attratti dalla prospettiva di rientrare in Italia se la loro pensione non fosse soggetta a tassazione.

Venditti sottolinea che vivere in un borgo come Celenza Valfortore significa riscoprire un ritmo di vita più umano, sereno e accogliente — caratteristiche che molti pensionati cercano dopo una vita trascorsa nelle grandi città o all’estero.

Secondo il sindaco, la detassazione pensione rappresenterebbe una forma concreta di “rientro delle radici”, un modo per riportare linfa vitale nei piccoli centri che soffrono lo spopolamento. Ogni nuovo residente, infatti, genera un effetto positivo sull’economia locale: acquista beni, utilizza servizi, partecipa alla vita comunitaria e contribuisce al mantenimento delle tradizioni e della cultura del territorio.

Agevolazioni anche per le imprese

La proposta di detassazione della pensione non si limita alle pensioni. Perché la rinascita dei piccoli comuni sia duratura, Venditti propone di estendere le agevolazioni fiscali anche alle imprese che scelgono di investire nelle aree interne. In particolare, si parla di riduzione o abolizione dell’Iva per le attività economiche che si insediano in queste zone.

Un incentivo del genere potrebbe favorire la nascita di nuove imprese locali, stimolare l’occupazione e rendere sostenibili le attività produttive in territori oggi considerati marginali.

L’obiettivo è duplice: riportare persone nei borghi e creare un tessuto economico che renda possibile restarci. Senza opportunità di lavoro, infatti, il ritorno dei pensionati da solo non basterebbe a garantire un futuro stabile a queste comunità.

Detassazione pensione: una proposta condivisa tra più territori

L’iniziativa di Celenza Valfortore non è isolata. Il progetto di detassazione pensione e di incentivi alle imprese ha raccolto l’adesione di numerosi sindaci dei Monti Dauni, del Molise e della regione Campania. Tutti territori accomunati da problemi simili: calo demografico, invecchiamento della popolazione e difficoltà economiche.

I promotori hanno firmato un documento comune, inviato ad alcuni parlamentari italiani, affinché diventi la base per un disegno di legge nazionale dedicato alle aree interne. L’obiettivo è far sì che la proposta locale diventi una politica strutturale capace di interessare tutto il Paese.

Criteri oggettivi per l’applicazione

Venditti precisa che il regime agevolato non verrebbe applicato indistintamente a tutti i comuni dell’entroterra. Per evitare distorsioni, la detassazione pensione dovrebbe riguardare solo i centri che rispettano specifici criteri oggettivi, come:

  • la collocazione geografica in aree economicamente svantaggiate;
  • un’altitudine minima di 450 metri sul livello del mare, parametro che individua i territori montani o collinari più isolati.

In questo modo, il beneficio fiscale si concentrerebbe nei comuni realmente bisognosi di sostegno, garantendo un uso mirato e responsabile delle risorse pubbliche.

Proposta di detassazione pensione: dal basso per il futuro delle aree interne

Il sindaco definisce la sua idea come una proposta “nata dal basso”, frutto dell’esperienza quotidiana di chi vive e amministra nei piccoli comuni italiani. Non si tratta, dunque, di un piano calato dall’alto, ma di un’iniziativa che nasce da esigenze reali e da una profonda conoscenza del territorio.
L’obiettivo non è solo economico, ma anche sociale e culturale: ridare vita, lavoro e speranza ai borghi che rischiano di scomparire.

La detassazione pensione, unita a incentivi per le imprese, potrebbe diventare un motore di rinascita per migliaia di piccoli centri italiani.
Oltre a contrastare lo spopolamento, favorirebbe la riqualificazione del patrimonio immobiliare, la valorizzazione dei prodotti locali e il rilancio del turismo rurale. Inoltre, permetterebbe di riportare nel Paese risorse economiche oggi spese all’estero da pensionati italiani residenti in altre nazioni.

L’Italia, con la sua rete di borghi ricchi di storia e cultura, rappresenta un potenziale enorme ancora in gran parte inespresso.

Offrire un vantaggio fiscale concreto a chi sceglie di viverci non sarebbe solo un incentivo economico. Ma anche un investimento nel futuro delle comunità e nell’identità del territorio.

Riassumendo

  • Proposta di detassazione pensione per rilanciare i piccoli borghi italiani.
  • Modello ispirato al Portogallo e adattato alle aree interne italiane.
  • Incentivo al ritorno degli emigrati pensionati nei paesi d’origine.
  • Agevolazioni fiscali anche per imprese che investono nelle zone interne.
  • Applicazione limitata a comuni economicamente fragili e sopra 450 metri.
  • Obiettivo: ripopolare, creare lavoro e ridare speranza ai piccoli centri.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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