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Oggi: 05 Dic, 2025

Quanto si prende di pensione a 64 anni con 25 anni di versamenti: 1.616 euro al mese per forza

Ecco perché si può andare in pensione a 64 anni di età e perché con 25 anni di versamenti bisogna arrivare a 1.616 euro al mese.
2 mesi fa
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Pensione a 64 anni
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Man mano che si avvicina l’approvazione definitiva della legge di Bilancio, iniziano a chiarirsi anche i dettagli relativi alle pensioni. Tuttavia, a ben vedere, c’è poco da capire: molte delle misure che negli ultimi mesi sembravano pronte a entrare nel sistema — anche dopo le dichiarazioni di alcuni esponenti del governo, come Claudio Durigonsembrano ormai cadute nel dimenticatoio. Tra queste, per esempio, la pensione a 64 anni con l’uso del TFR, che non appare più al centro del dibattito.

Resta quindi in vigore la pensione anticipata contributiva, la misura che oggi consente di andare in pensione a 64 anni e che rimarrà valida anche nel 2026, ma solo per i lavoratori contributivi puri, ossia coloro che hanno iniziato a versare dopo il 31 dicembre 1995.

La novità del 2025 ha però introdotto un elemento importante, che ci permette di capire nel dettaglio perché sia necessario raggiungere una pensione di almeno 1.116 euro mensili a 64 anni, e come in certi casi sia possibile integrare la somma con la rendita proveniente dai fondi pensione.

Quanto si prende di pensione a 64 anni con 25 anni di versamenti: 1.616 euro al mese per forza

La pensione anticipata contributiva è una misura particolare, riservata esclusivamente a chi ha iniziato a versare dopo il 31 dicembre 1995. Oltre ai requisiti di età e contributi, essa prevede un importo soglia minimo da raggiungere per poter accedere alla prestazione.

In altre parole, se la pensione maturata risulta inferiore alla soglia prevista, la domanda non può essere accolta. Per ovviare a questa rigidità, il governo ha introdotto nel 2025 una possibilità aggiuntiva per chi si trova in questa situazione: utilizzare i fondi pensione integrativi per incrementare l’importo della pensione complessiva, unendo la previdenza obbligatoria a quella complementare.

Questa novità riguarda in particolare i soggetti con 64 anni di età e 25 anni di contributi, i quali possono così raggiungere la soglia minima richiesta anche grazie alle somme accantonate nei fondi integrativi.

Ecco i conti da fare con le misure che prevedono l’importo soglia

Il problema dell’importo soglia è uno dei più rilevanti in questa misura e riguarda anche la proposta di estensione — oggi accantonata — che avrebbe permesso a tutti, e non solo ai contributivi puri, di andare in pensione a 64 anni con 25 anni di versamenti.

Per raggiungere la soglia necessaria, oltre all’eventuale rendita da fondi pensione integrativi, si era ipotizzato di poter utilizzare anche il TFR maturato.

Il punto centrale è che, per accedere alla pensione anticipata contributiva, l’importo della prestazione non può essere inferiore a circa 1.616 euro al mese. Questa cifra, valida per il 2025, è destinata ad aumentare nel 2026, arrivando verosimilmente a 1.620 euro o più, in base all’adeguamento dell’assegno sociale.

Infatti, per poter andare in pensione a 64 anni, la pensione deve essere almeno tre volte l’importo dell’assegno sociale, che oggi è pari a 538,69 euro mensili. Da qui deriva il calcolo: 538,69 x 3 = 1.616,07 euro.

Di conseguenza, alla domanda “Quanto si prende di pensione a 64 anni con 25 anni di versamenti?”, la risposta è chiara: non meno di 1.616 euro al mese, importo minimo indispensabile per accedere alla misura.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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