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Oggi: 05 Dic, 2025

Cumulo pensione e lavoro autonomo, scadenza 31 ottobre: come evitare la maxi sanzione di un anno (istruzioni INPS)

L’INPS chiarisce le nuove regole sul cumulo pensione: scadenze, obblighi e sanzioni per i redditi da lavoro autonomo 2024
2 mesi fa
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pensione
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Con il messaggio n. 3036 del 13 ottobre 2025, l’INPS ha diffuso importanti chiarimenti sul tema del cumulo pensione, fornendo le istruzioni operative per la dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo relativi all’anno 2024.

L’istituto previdenziale ha definito in modo preciso chi è tenuto a presentare la comunicazione, le modalità di invio e le sanzioni previste in caso di omissione.

Cumulo pensione: dichiarazione dei redditi e scadenze

Tutti i pensionati soggetti al divieto di cumulo pensione devono presentare la dichiarazione dei redditi da lavoro autonomo entro il 31 ottobre 2025, data che coincide con la scadenza ordinaria per la dichiarazione IRPEF (Modello Redditi 2025). Si tratta di un termine importante perché riguarda esclusivamente coloro che percepiscono una pensione soggetta a limitazioni nel cumulo con i redditi derivanti da attività autonoma.

Sono, invece, esclusi dall’obbligo i titolari di pensione di vecchiaia, di anzianità, di prepensionamento o coloro che possono vantare almeno 40 anni di contributi. In questi casi, il cumulo tra reddito da lavoro e pensione è consentito integralmente e non richiede alcuna comunicazione all’INPS.

Modalità di invio telematico: il servizio RED Precompilato

La dichiarazione deve essere trasmessa in modalità telematica tramite il servizio “RED Precompilato”, accessibile con le consuete credenziali digitali: SPID, Carta d’Identità Elettronica (CIE) o Carta Nazionale dei Servizi (CNS).

Questo sistema consente di verificare i dati già presenti negli archivi INPS e di integrare le informazioni mancanti, semplificando l’adempimento per i pensionati.

Il RED Precompilato è uno strumento che garantisce maggiore precisione nei controlli e riduce gli errori nella comunicazione dei redditi. Una volta completato l’invio, il sistema rilascia una ricevuta digitale che costituisce prova dell’avvenuta presentazione.

Le categorie di pensionati interessate

L’obbligo di dichiarazione riguarda tutti i pensionati per i quali il cumulo tra pensione e redditi da lavoro autonomo non è pienamente consentito. In particolare, si tratta di soggetti che percepiscono trattamenti pensionistici anticipati o con particolari condizioni di contribuzione, per i quali la normativa continua a prevedere limiti parziali.

Il messaggio INPS specifica che le regole valgono anche per pensionati pubblici, iscritti all’ex INPGI (Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani) e per i lavoratori sportivi che percepiscono redditi da attività professionale autonoma.
Ogni categoria deve attenersi alle stesse modalità di dichiarazione e agli stessi termini di scadenza.

Le conseguenze dell’omessa dichiarazione sul cumulo pensione

L’INPS ha ricordato che la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi comporta sanzioni molto severe. In caso di omissione, infatti, è prevista una penalità pari a un anno di pensione, calcolata sull’importo totale percepito.
Si tratta di una misura particolarmente rigida, introdotta per garantire il rispetto delle regole e la corretta applicazione dei limiti al cumulo.

Oltre alla sanzione economica, l’omissione può determinare anche la sospensione temporanea della pensione fino a quando il pensionato non regolarizza la propria posizione, con possibili effetti negativi sui flussi di pagamento successivi.

La dichiarazione preventiva per i redditi del 2025

Oltre alla comunicazione relativa ai redditi del 2024, i pensionati interessati devono trasmettere all’INPS anche una dichiarazione preventiva per i redditi che si prevede di conseguire nel 2025.

Questa comunicazione consente all’istituto di calcolare eventuali trattenute provvisorie sulla pensione, in attesa del conguaglio definitivo che verrà effettuato l’anno successivo.

La dichiarazione preventiva ha, quindi, una funzione di stima: serve a determinare in anticipo il possibile impatto dei redditi da lavoro autonomo sul trattamento pensionistico, evitando che si generino somme da restituire in sede di conguaglio.

Cumulo pensione e lavoro autonomo: obiettivo delle nuove istruzioni

Con il messaggio n. 3036, l’INPS mira a rendere più chiaro e uniforme l’iter di dichiarazione dei redditi per i pensionati soggetti a limitazioni nel cumulo pensione.

L’intento è garantire trasparenza e correttezza contributiva, semplificando le procedure per i cittadini ma mantenendo rigore nei controlli.
Il documento sottolinea anche l’importanza della collaborazione dei pensionati, che devono comunicare tempestivamente i propri redditi per evitare errori e sanzioni.

Riassumendo

Il messaggio dell’INPS rappresenta un aggiornamento importante per migliaia di pensionati che ancora oggi non possono cumulare liberamente la pensione con i redditi da lavoro autonomo. Le regole fondamentali da ricordare sono:

  • Scadenza: 31 ottobre 2025, in coincidenza con la dichiarazione IRPEF.
  • Destinatari: pensionati con divieto parziale di cumulo.
  • Esclusi: titolari di pensione di vecchiaia, anzianità, prepensionamento o con 40 anni di contributi.
  • Modalità: invio telematico tramite RED Precompilato.
  • Sanzione: perdita di un anno di pensione in caso di mancata comunicazione.
  • Dichiarazione preventiva: obbligatoria per i redditi previsti nel 2025.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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