Ci sarà anche la quarta tranche del BTp a 15 anni (ISIN: IT0005635583) all’asta di domani 14 ottobre. Il Tesoro punta a raccogliere fino a 8,5 miliardi di euro complessivamente, di cui 1,25-1,75 miliardi attraverso questo bond con scadenza 1 ottobre 2040. La sua emissione è recente, in quanto risale al febbraio scorso. Ha già staccato due cedole semestrali: l’1 aprile e l’1 ottobre scorsi. All’asta supplementare di dopodomani, riservata agli Specialisti in titoli di stato, saranno offerti altri 350 milioni.
Quotazione sotto la pari
Il BTp a 15 anni ha quasi sempre chiuso la seduta sotto la pari. La quotazione ha oscillato in questi mesi tra un minimo di 94,47 centesimi toccati nell’aprile scorso e un massimo di 100,39 a giugno. Nella mattinata odierna si aggira in area 99,63. Interessante la cedola del 3,85% lordo annuale. Al netto dell’imposta vale il 3,38% della cifra effettivamente spesa per acquistare il titolo.
Investimento per cassettisti
A chi si rivolge l’investimento nel BTp a 15 anni? Senza dubbio agli obbligazionisti “cassettisti”, cioè che mirano a incassare le cedole per un lungo periodo di tempo senza dovere o volere rivendere necessariamente prima della scadenza. Con una duration modificata di 11 anni, infatti, espone a un rischio di tassi superiore a quello che normalmente preferisce assumersi l’investitore retail. Significa che la quotazione tende a variare molto rispetto al rendimento sottostante. E quando questi salisse, la perdita in conto capitale risulterebbe grossa.
Il rendimento lordo del BTp a 15 anni alla scadenza supera attualmente il 3,90%. Negli ultimi anni, l’apice per questa scadenza fu due anni fa sopra il 5,20%. Viceversa, in pieno Covid toccò un minimo sotto l’1%.
Solo agli inizi del 2022 risalì al 2% e già in primavera superava il 3%. Tornare a quel rendimento non sarebbe granché probabile, visto che implicherebbe una discesa veloce non solo dei tassi di interesse, ma anche dell’inflazione. Se accadesse, la plusvalenza sarebbe relativamente elevata e nell’ordine del 10%.
Asta BTp 15 anni, occhio ai dietimi
La data di regolamento è fissata per giovedì 16 ottobre. L’investitore dovrà pagare per quel giorno il prezzo determinatosi all’asta per il BTp a 15 anni. Dovrà anche corrispondere all’emittente stesso i 15 giorni di dietimi che decorrono dall’ultima data di stacco della cedola, per l’appunto l’1 ottobre scorso. Stando ai nostri calcoli, trattasi di 1,58 euro lordi per ogni lotto minimo di 1.000 euro. In cambio l’obbligazionista riceverà il pagamento pieno della cedola semestrale per il prossimo 1 aprile: 19,25 euro lordi o 16,84 euro netti.
giuseppe.timpone@investireoggi.it
