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Oggi: 05 Dic, 2025

Stop aumento 3 mesi sulle pensioni: ecco chi si salva e le tre diverse opzioni

Cosa si dice dello stop all’aumento di 3 mesi sulle pensioni dal 2027, ecco el varie alternative in campo adesso.
2 mesi fa
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assegno sociale
Foto © Pixabay

L’aumento dei requisiti di accesso alle pensioni dal 2027 è in discussione. Anche se nel documento programmatico da pochi giorni pubblicato non c’è traccia di questa vicenda, la sterilizzazione dell’incremento è allo studio del governo. Ma probabilmente si dovranno trovare vie alternative alla soluzione del blocco totale e sistematico di questa sterilizzazione. Perché una soluzione di questo genere costerebbe troppo. Sullo stop aumento di 3 mesi dei requisiti pensionistici per le pensioni ci sono in ballo diverse opzioni.

Stop aumento 3 mesi sulle pensioni: ecco chi si salva e le tre diverse opzioni

La sterilizzazione totale dell’aumento dei 3 mesi di età pensionabile o dei contributi per le pensioni anticipate costerebbe 5 miliardi.

Non facili da trovare per il governo. la coperta è troppo corta. Ma lo stop all’aumento di 3 mesi che porterebbe le pensioni di vecchiaia a 67 anni e 3 mesi di età per esempio, deve essere se non cancellato, quanto meno detonato. Diverse volte l’argomento è finito in dichiarazioni e promesse da parte dei rappresentanti del governo. Per esempio Claudio Durigon tempo fa sottolineò come questo aumento non sarebbe stato applicato. Con il tempo però e con i calcoli sulla nuova manovra, tutto è cambiato e adesso sullo stop all’aumento di 3 mesi si ragiona per soluzioni alternative. Per ridurre il costo dell’intera operazione non sembra ci sia alternativa che ridurre la platea dei beneficiari. O al massimo, ridurre lo scatto ma applicarne uno meno pesante. magari trovando una sorta di escamotage che va nella direzione di correggere la decorrenza dei trattamenti.

Bloccare l’aumento solo per alcune categorie di lavoratori

Lo stop all’aumento di 3 mesi sui requisiti per le pensioni potrebbe essere ridotto solo a chi svolge un lavoro pesante e logorante.

Parliamo dei lavori usuranti e gravosi naturalmente. Come già successo nel 2019, quando ci fu l’ultimo aumento di 5 mesi, per questi contribuenti l’aumento non si applicherebbe. Non certo la soluzione ideale per abbattere il costo. Fatto sta che questi soggetti oggi possono andare in pensione ancora con 66 anni e 7 mesi di età proprio in virtù del fatto che nel 2019 l’età pensionabile passata a 67 anni per loro non venne applicata. Certo all’epoca si utilizzò una formula che tagliava lo stop anche per loro, riducendo i beneficiari. Infatti fu introdotta la norma che voleva la pensione a 66 anni e 7 mesi di età per gli addetti ai lavori gravosi e usuranti solo a fronte di 30 anni di versamenti contributivi senza considerare i figurativi. Che sia la soluzione da adottare anche adesso lo vedremo a legge di Bilancio approvata.

Stop aumento 3 mesi sulle pensioni e dentro le finestre di decorrenza

L’aumento automatico di tre mesi dal 2027 sia sulla pensione di vecchiaia che sulle anticipate in manovra dovrebbe essere congelato. Una soluzione alternativa sarebbe fissare un limite anagrafico a partire dal quale confermare lo stop all’aumento di 3 mesi sulle pensioni. Per esempio, bloccare l’inasprimento a 64 anni. Chi nel 2027 si trova già con 64 anni di età potrebbe vedere il tutto fermato ai requisiti odierni.

Altra soluzione allo studio è una riduzione dell’inasprimento. Infatti si potrebbe anche passare da 3 mesi di scatto ad un solo mese. E per rendere il tutto più leggero, magari con un indice di gradimento più favorevole verso i contribuenti, non si parlerebbe nemmeno di inasprimento dei requisiti. La soluzione sarebbe una giò adottata anni fa quando per esempio fu introdotta una finestra di 3 mesi per le pensioni anticipate ordinarie. In sostanza, anziché cambiare i requisiti ecco lo stop all’aumento di 3 mesi sulle pensioni di vecchiaia per esempio. Ma aggiungendo un mese di finestra. Il che significa spostare il primo rateo di pensione dal primo giorno del mese successivo a quello del compimento degli anni al primo giorno del secondo mese successivo.

Giacomo Mazzarella

In Investireoggi dal 2022 è una firma fissa nella sezione Fisco del giornale, con guide, approfondimenti e risposte ai quesiti dei lettori.
Operatore di Patronato e CAF, esperto di pensioni, lavoro e fisco.
Appassionato di scrittura unisce il lavoro nel suo studio professionale con le collaborazioni con diverse testate e siti.

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