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Oggi: 05 Dic, 2025

Legge di bilancio 2026, le 6 tappe che decidono i conti: cosa succede dal 1° ottobre al 31 dicembre

La legge bilancio 2026 prende forma: un percorso scandito da scadenze decisive che orientano politica economica e conti pubblici
2 mesi fa
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verso legge bilancio 2026
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La preparazione della legge bilancio 2026 rappresenta uno dei momenti più importanti per la vita economica e istituzionale del Paese. Ogni anno il percorso di approvazione segue un iter preciso, scandito da scadenze definite che coinvolgono Governo, Parlamento e Commissione europea.

Il meccanismo è complesso, ma fondamentale per garantire la stabilità dei conti pubblici e l’allineamento dell’Italia alle regole europee in materia di bilancio.

Di seguito, un’analisi approfondita delle principali tappe che porteranno alla nascita della nuova manovra.

L’avvio del percorso verso la legge di bilancio 2026: ottobre 2025

Il cammino verso la legge bilancio 2026 comincia ufficialmente con la predisposizione del Documento programmatico di finanza pubblica (DPFP).

Questo documento, che sostituisce la tradizionale Nota di aggiornamento al DEF (NADEF), viene approvato dal Governo entro il 1° ottobre 2025.

Il DPFP rappresenta il quadro programmatico di riferimento: indica le linee guida della politica economica, le previsioni sull’andamento dei conti pubblici e le priorità che guideranno le scelte nella manovra successiva.

Già entro il giorno successivo, il 2 ottobre 2025, il documento dovrebbe essere trasmesso alle Camere. In questo modo, Parlamento e opinione pubblica hanno la possibilità di conoscere con chiarezza le intenzioni dell’esecutivo sui principali capitoli di spesa e sulle eventuali misure di contenimento del deficit del prossimo anno.

Il passaggio europeo: metà ottobre

Il mese di ottobre segna un momento cruciale nei rapporti con le istituzioni europee. Entro il 15 ottobre 2025, infatti, l’Italia deve trasmettere alla Commissione europea e all’Eurogruppo il Documento programmatico di bilancio (DPB).

Si tratta di un testo che sintetizza gli impegni assunti dal Paese e li confronta con gli obiettivi di stabilità fissati a livello comunitario.

Questo passaggio è particolarmente delicato, poiché consente a Bruxelles di verificare se le misure previste siano coerenti con le regole europee sul debito e sul deficit.

Il dialogo con l’Europa non è una mera formalità, ma un momento di confronto che spesso orienta o condiziona alcune scelte politiche interne.

La presentazione in Parlamento: il Disegno di legge di bilancio 226

Una volta definito il quadro programmatico, il Governo deve tradurre le linee generali in norme concrete. Entro il 20 ottobre 2025, dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri, il cammino verso la legge di bilancio 2026 continua con la presentazione in Parlamento il Disegno di legge di bilancio.

Questo rappresenta l’atto formale di avvio dell’iter parlamentare della manovra. In esso trovano spazio misure su fisco, previdenza, lavoro, spesa sociale e investimenti pubblici. Il dibattito parlamentare diventa allora il centro dell’attenzione politica e mediatica, con il confronto tra maggioranza e opposizione sulle singole misure.

Il giudizio della Commissione europea: fine novembre

Tra la fine di ottobre e novembre si sviluppa un processo parallelo. Mentre in Italia Camera e Senato iniziano la discussione e l’analisi del disegno di legge, a Bruxelles si procede alla valutazione del Documento programmatico di bilancio inviato dal Governo.

Entro la fine di novembre 2025, la Commissione europea formula un parere ufficiale sulla legge di bilancio 2026 italiana.

Il giudizio non ha valore vincolante, ma costituisce un segnale politico forte. In passato non sono mancate osservazioni critiche o richieste di modifica, che hanno avuto un impatto diretto sul contenuto della manovra.

Questa fase evidenzia quanto l’equilibrio tra esigenze interne e vincoli europei sia costantemente al centro delle dinamiche di politica economica.

L’approvazione definitiva: entro il 31 dicembre 2025

La parte conclusiva del percorso si gioca tutta in Parlamento. Camera e Senato devono esaminare, discutere ed emendare il testo entro il 31 dicembre 2025, termine ultimo per l’approvazione della legge bilancio 2026. Qui si discuterà la conferma e/o la modifica delle misure contenute nel testo che arriva. Ad esempio, se dare conferma alla rottamazione quinquies e altre disposizioni.

Il rispetto della scadenza è essenziale: rischio di sanzioni e ammonizioni europee. Per questa ragione, la sessione di bilancio occupa gran parte dei lavori parlamentari degli ultimi mesi dell’anno, con sedute serrate e tempi stretti per la discussione.

L’entrata in vigore della legge di bilancio: dal 1° gennaio 2026

Una volta approvata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale, la legge bilancio 2026 entra in vigore a partire dal 1° gennaio 2026. Da quel momento, tutte le misure contenute nella manovra diventano operative e producono effetti concreti su cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche.

Questo passaggio segna la conclusione di un lungo percorso iniziato mesi prima. E allo stesso tempo l’avvio della fase di attuazione delle politiche economiche decise dal Governo e approvate dal Parlamento.

L’iter verso la legge di bilancio 2026 è fondamentale

Il processo che porta alla legge bilancio 2026 non è soltanto una sequenza di date da rispettare. Si tratta di un percorso che garantisce trasparenza, responsabilità e confronto tra le istituzioni.

Il calendario stabilito permette di armonizzare le esigenze interne con quelle europee e di fornire certezze agli operatori economici, che possono programmare le proprie attività sulla base di regole chiare e definite.

La manovra di bilancio, in definitiva, non è solo un atto tecnico: rappresenta il cuore della politica economica di un Paese e incide direttamente sulla vita quotidiana di famiglie e imprese.

Riassumendo

  • Iter della legge bilancio 2026 scandito da date e passaggi istituzionali precisi.
  • Ottobre: Governo approva e trasmette DPFP a Parlamento, avvio percorso economico.
  • Entro metà ottobre l’Italia invia il Documento programmatico di bilancio a Bruxelles.
  • Dal 20 ottobre Disegno di legge bilancio presentato in Parlamento per discussione.
  • Fine novembre: Commissione europea esprime parere ufficiale sulla manovra italiana.
  • Entro 31 dicembre approvazione finale, legge bilancio 2026 in vigore dal 1° gennaio.

Pasquale Pirone

Dottore Commercialista abilitato approda nel 2020 nella redazione di InvestireOggi.it, per la sezione Fisco. E’ giornalista iscritto all’ODG della Campania.
In qualità di redattore coltiva, grazie allo studio e al continuo aggiornamento, la sua passione per la materia fiscale e la scrittura facendone la sua principale attività lavorativa.
Dottore Commercialista abilitato e Consulente per privati e aziende in campo fiscale, ha curato per anni approfondimenti e articoli sulle tematiche fiscali per riviste specializzate del settore.

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