A febbraio il Tesoro emetteva il nuovo bond a 15 anni: il BTp 1 ottobre 2040 (ISIN: IT0005635583). L’importo raccolto fu cospicuo, ossia di 13 miliardi di euro. Impressionanti gli ordini, saliti a 133 miliardi. Il prezzo di aggiudicazione risultò di poco sotto la pari, di 99,375 centesimi. Considerata la cedola del 3,85%, il rendimento lordo annuale fu fissato inizialmente al 3,942%.
Prima cedola piena in settimana
Il BTp 2040 staccherà la sua prima cedola semestrale piena dopodomani, mercoledì 1 ottobre. Essa sarà di 1,925%: 19,25 euro lordi per ogni lotto minimo di 1.000 euro nominali. Al netto dell’imposta, l’accredito che l’obbligazionista visualizzerà sul suo conto deposito titoli sarà di 16,84 euro.
Sul mercato secondario, come per ogni altro bond anche questo titolo ha subito oscillazioni dal suo debutto. La quotazione è salita raramente sopra la pari. E al termine di una sola seduta è stata superiore a 100, cioè di giorno 13 giugno.
Mentre scriviamo, il BTp 2040 si acquista per 98,65 centesimi. In pratica, un lotto da 1.000 euro si porta a casa con un piccolo sconto per 986-987 euro. E questo rende più elevato il tasso cedolare effettivo, che sale così al 3,90%. Al netto dell’imposta, sopra il 3,40%. Non è male per un investimento a basso rischio di credito, specie alla luce delle basse aspettative d’inflazione a medio-lungo termine in Italia. Anche prendendo come riferimento il target del 2% fissato dalla Banca Centrale Europea (BCE), il rendimento reale resterebbe nettamente positivo.
Appeal speculativo pronunciato
Con una duration di 10,85 anni, il BTp 2040 si rivela un investimento ad alto potenziale speculativo. Se il rendimento crollasse dell’1%, la quotazione salirebbe sopra 110. L’ultima volta che il rendimento per la scadenza italiana a 15 anni fu così basso era tre anni e mezzo fa.
I tassi erano ancora azzerati. Di lì a breve la BCE li avrebbe iniziato ad alzare. Se, poi, il rendimento scendesse ai minimi storici toccati durante la pandemia e sotto lo 0,90%, la quotazione salirebbe sopra 120.
In realtà, allo stato attuale appaiono scarse le probabilità che ciò accada. Una discesa del rendimento resta possibile, ma non in misura così marcata. E i minimi di sempre sembrano dover rimanere un lontano ricordo. Chiaramente, i dati macroeconomici potrebbero anche mutare così repentinamente da stravolgere le condizioni di mercato. Ad ogni modo, il BTp 2040 è un bond da inserire in portafoglio se si dispone di liquidità di cui poter fare a meno anche per un periodo di tempo prolungato. Il rischio sarebbe di doverlo rivendere ad un prezzo inferiore a quello di acquisto, “bruciando” il capitale.
BTp 2040 buon investimento per cassettisti
Gli alti rendimenti sul tratto lungo della curva sono una buona notizia proprio per gli investitori cassettisti. Consentono loro di incassare alte cedole per molti anni. In alternativa, possono acquistare bond a prezzi decisamente scontati. Il BTp 2040 offre al momento un premio di poco superiore allo 0,40% sul decennale. Trattasi dello stesso livello all’emissione di febbraio.
giuseppe.timpone@investireoggi.it
