Al convegno Telefisco del 18 settembre 2025, i vice ministri Maurizio Leo e Vannia Gava hanno offerto un aggiornamento importante sulla politica per la casa, con focus su legge di Bilancio e bonus edilizi per i prossimi anni. L’intervento ha riguardato soprattutto tre strumenti: il bonus ristrutturazione, l’ecobonus ordinario e il sismabonus ordinario.
Si tratta di misure già ritoccate dalla manovra 2025, ma sulle quali si stanno valutando ulteriori interventi per il 2026, inclusa la durata delle quote annuali di detrazione.
Bonus edilizi dopo la manovra 2025
Con riferimento ai tre bonus edilizi in questione, la legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024) ha ridisegnato le percentuali di detrazione, distinguendo tra abitazione principale e seconde case per alcune annualità.
In dettaglio:
- per le spese del 2025, la detrazione fiscale resta con aliquota al 50% solo per lavori edilizi che interessano l’abitazione principale; mentre per le seconde case la detrazione è al 36%;
- per le spese 2026 e 2027, la detrazione fiscale passa al 36% per lavori edilizi che interessano l’abitazione principale; mentre per le seconde case la detrazione è al 30%.
Dalle spese 2028, solo con riferimento al bonus ristrutturazione, lo sgravio fiscale passerà al 30% senza più distinzione tra abitazione principale e seconde case. Per l’ecobonus e il sismabonus, invece, il legislatore sarà chiamato in primis a definire se ci sarà o meno proroga.
L’ipotesi per il 2026: conferma del 50% sulla prima casa
Nel corso di Telefisco del 18 settembre 2025, è emersa una possibile novità destinata ad avere un impatto diretto sulle decisioni di spesa: per il 2026, si valuta la conferma dello sconto al 50% per gli interventi sull’abitazione principale, replicando così il meccanismo del 2025 ed evitando il previsto passaggio al 36%.
Se questa soluzione fosse resa stabile dalla prossima manovra, il vantaggio fiscale per la prima casa resterebbe più elevato di quanto già programmato. Resta, tuttavia, un punto imprescindibile: la copertura finanziaria. Qualsiasi estensione dei bonus edilizi richiede, infatti, risorse adeguate, e lo stesso Governo ha richiamato l’attenzione sulla necessità di far quadrare i conti.
Le quote di fruizione: da 10 a 5 anni?
Un altro fronte aperto riguarda la tempistica di utilizzo delle agevolazioni. Oggi la ripartizione dei bonus edilizi avviene in dieci quote annuali di pari importo.
È allo studio la possibilità di dimezzare i tempi, passando a cinque rate annuali. L’eventuale accorciamento del periodo di fruizione inciderebbe sulla pianificazione economica degli interventi: un orizzonte temporale più breve accelera il recupero del beneficio fiscale, concentrando però le quote su un arco di tempo minore. La scelta tra dieci e cinque anni, quindi, non riguarda solo la cassa dello Stato, ma anche la gestione finanziaria dei contribuenti e la programmazione delle imprese che operano nel settore.
Bonus edilizi: cosa monitorare nei prossimi mesi
Il percorso delineato a Telefisco non equivale ancora a norme in vigore per il 2026. L’eventuale conferma del 50% per la prima casa e la scelta sulle rate richiedono un passaggio nella manovra di fine anno. Determinanti saranno anche le decisioni su ecobonus e sismabonus dopo il 2027, per capire se e come i bonus edilizi proseguiranno con un profilo coerente rispetto al nuovo impianto.
In sintesi, è stato tracciato un indirizzo: mantenere nel 2026 una leva più generosa per l’abitazione principale. E poi contenere gradualmente le aliquote negli anni successivi e valutare una fruizione più rapida delle detrazioni. La definizione finale dipenderà, come sempre, dall’equilibrio tra obiettivi di politica abitativa e sostenibilità dei conti pubblici.
Riassumendo
- Telefisco del 18 settembre 2025 ha anticipato possibili novità su bonus ristrutturazione, ecobonus e sismabonus.
- Nel 2025: 50% detrazione prima casa, 36% seconde case.
- Nel 2026-2027: 36% prima casa, 30% seconde case, salvo proroga.
- Dal 2028: bonus ristrutturazione al 30% senza distinzioni sugli immobili.
- Possibile conferma per spese 2026 della detrazione al 50% prima casa e 36% seconda casa
- Possibile riduzione delle rate: da 10 a 5 annualità di detrazione.
- Conferma proroga e percentuali dipendono dalla legge di Bilancio e coperture finanziarie.
